Sanofi e la ricerca clinica in Italia: innovazione, sostenibilità e collaborazione per la crescita del sistema salute

Sanofi e la ricerca clinica in Italia: innovazione, sostenibilità e collaborazione per la crescita del sistema salute

Sanofi sottolinea l’importanza della ricerca clinica in Italia, evidenziando innovazione, sostenibilità e collaborazione pubblico-privato per migliorare terapie, attrarre investimenti e superare ostacoli burocratici.
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L'articolo evidenzia il ruolo strategico della ricerca clinica in Italia, con Sanofi protagonista nell'innovazione, sostenibilità e collaborazione pubblico-privato, per migliorare terapie e rafforzare il sistema sanitario nazionale. - Gaeta.it

La ricerca clinica rappresenta un punto cruciale per il futuro della sanità italiana. In un contesto europeo sempre più competitivo, investire in innovazione e sostenibilità significa garantirsi terapie migliori, una maggiore attrazione di investimenti e un rafforzamento del sistema sanitario nazionale. Sanofi, attiva nel nostro Paese con due stabilimenti e numerosi progetti, ha sottolineato l’importanza di questi temi durante l’evento Health Innovation Show a Roma, tenutosi a giugno 2025.

Il ruolo strategico della ricerca clinica nella sanità italiana

La ricerca clinica occupa una posizione centrale nel rafforzamento del sistema sanitario nazionale, specialmente per aziende biofarmaceutiche come Sanofi. Questo settore non serve solo a portare nuove terapie sul mercato, ma aiuta a sviluppare competenze, attrarre fondi e migliorare la qualità delle cure su più livelli. Sanofi lo sa bene e ha scelto di focalizzarsi sull’immunologia e la medicina di precisione, aree dove la sperimentazione continua a produrre risultati concreti.

L’azienda italiana conta su due stabilimenti che si dedicano non solo alla produzione ma anche alla ricerca e sviluppo, creando nuovi profili professionali e tecnologie. Così si stimola un circuito virtuoso che unisce sviluppo scientifico, industriale e occupazione. Questo approccio integrato ha rafforzato il sistema sanitario italiano anche nel confronto europeo, dove la concorrenza cresce in modo costante, e dove è necessario mantenere una posizione di rilievo per assicurare risorse e innovazione.

Sanofi all’health Innovation Show: confronto e politiche per la ricerca clinica

Il 3 e 4 giugno 2025, a Roma, si è svolto l’Health Innovation Show, promosso dalla fondazione Mesit, dedicato a innovazione e sostenibilità in medicina. Sanofi ha preso parte con un incontro dal titolo “Visione, innovazione e sostenibilità: investire nella ricerca clinica” che ha coinvolto esperti del mondo sanitario, rappresentanti istituzionali e politici.

La giornata si è aperta con l’intervento di Mariangela Amoroso, direttore medico di Sanofi Italia, seguito dalla lectio magistralis del professor Antonio Gasbarrini, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. La tavola rotonda ha raccolto opinioni diverse su come rafforzare il legame tra pubblico e privato, non solo con singoli progetti ma in una logica istituzionale più ampia che valorizzi la ricerca come risorsa nazionale ed europea. Chiudendo i lavori, il ministro dell’università e della ricerca, Anna Maria Bernini, ha ribadito l’urgenza di superare ostacoli burocratici per mettere a frutto il potenziale scientifico italiano.

Sfide e prospettive per la ricerca clinica italiana

Durante l’evento sono emersi i problemi che limitano lo sviluppo della ricerca clinica in Italia. Molte norme e procedure rallentano l’avvio degli studi. Lo ha sottolineato Marcello Cattani, presidente e AD di Sanofi Italia e Malta, evidenziando la necessità di semplificare e velocizzare i processi per mantenere la competitività a livello globale. L’azienda conferma quanto la qualità dei ricercatori italiani e dei centri clinici sia elevata, ma ricorda che altre nazioni investono con meno ostacoli e più velocità.

Tra gli argomenti affrontati vi sono anche le tappe imminenti del tavolo ministeriale sulla ricerca clinica e l’applicazione del regolamento europeo sulla sperimentazione clinica, che presenta problematiche operative ancora da risolvere. Il ruolo del farmacista territoriale è stato discusso come risorsa per rafforzare la comunicazione e la consapevolezza su studi osservazionali, fondamentali per far capire il valore della ricerca a pazienti e cittadini.

Il coinvolgimento dei pazienti e la collaborazione pubblico-privato

Un punto centrale emerso riguarda la partecipazione attiva dei pazienti in tutte le fasi della ricerca, dalla progettazione alla valutazione. Coinvolgerli permette di sviluppare studi più aderenti alle reali esigenze e di orientare meglio la valutazione dei risultati. Questa strategia, adottata anche da Sanofi con l’approccio Patient Disease Strategy, mira a integrare i feedback dei pazienti all’interno dei protocolli clinici, per raggiungere terapie più efficaci e personalizzate.

La collaborazione tra pubblico e privato viene indicata come l’unica strada per accelerare l’accesso a nuove cure e sviluppare tecnologie innovative. Modelli come quello del CN3 sono esempi concreti di come unire competenze diverse porti benefici all’intero sistema, aumentando qualità e valore della ricerca. L’Osservatorio Life Science del Politecnico di Milano ha presentato dati che confermano tanto le criticità quanto le potenzialità italiane nel contesto europeo.

Sanofi e l’impegno nella ricerca globale e italiana

Sanofi ha condiviso numeri e dati relativi al proprio investimento nella ricerca e sviluppo, puntando su un approccio centrato sul paziente e sul miglioramento della vita quotidiana delle persone. L’azienda tiene conto delle preferenze individuali di trattamento e mette in conto gli insight raccolti direttamente dai pazienti nei disegni degli studi clinici.

Questa attenzione contribuisce a creare farmaci più mirati, con risultati che vanno oltre il semplice dato scientifico, interessando aspetti pratici e tangibili per chi deve affrontare la malattia. Questo orientamento rappresenta un elemento di continuità con la missione di Sanofi, che intende giocare un ruolo significativo nel panorama della salute italiana ed europea nei prossimi anni.

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