San Lorenzo: trovato ordigno risalente alla Seconda Guerra Mondiale, intervengono i vigili e l'Esercito

San Lorenzo: trovato ordigno risalente alla Seconda Guerra Mondiale, intervengono i vigili e l’Esercito

Un proiettile di mortaio rinvenuto a San Lorenzo, Roma, ha attivato un intervento delle forze dell’ordine e degli artificieri, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza urbana e la presenza di ordigni storici.
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San Lorenzo: trovato ordigno risalente alla Seconda Guerra Mondiale, intervengono i vigili e l'Esercito - Gaeta.it

Un’emergenza ha colpito il quartiere di San Lorenzo, a Roma, dove un proiettile di mortaio è stato scoperto da alcuni passanti. Questo ritrovamento ha portato a una rapida mobilitazione delle forze dell’ordine e dei servizi di emergenza, a testimonianza dell’attenzione necessaria nell’affrontare situazioni potenzialmente pericolose legate a materiale bellico risalente a periodi di conflitto. Un episodio che accende i riflettori sulla sicurezza urbana e sulla presenza di ordigni risalenti alla Seconda Guerra Mondiale.

Scoperta dell’ordigno e immediato intervento

È stata una mattina di tensione per i residenti del quartiere San Lorenzo, quando alle 13.45 di martedì è emersa una situazione critica. Un proiettile di mortaio, lungo circa 50 centimetri, è stato rinvenuto sul marciapiede in prossimità dei cassonetti dei rifiuti. Fortunatamente, alcuni passanti hanno notato l’ordigno e hanno immediatamente allertato le autorità competenti. La scoperta ha scatenato un rapido intervento da parte delle forze dell’ordine, che hanno coinvolto prima gli agenti delle volanti e poi gli artificieri della polizia per gestire la situazione.

In un contesto così delicato, il protocollo di sicurezza ha richiesto l’adozione di misure tali da garantire la sicurezza della popolazione. Pertanto, i vigili urbani hanno prontamente chiuso la circolazione ai veicoli in un’ampia zona attorno al ritrovamento, affinché nessuno potesse trovarsi in pericolo. Questa chiusura ha riguardato in particolare le strade di via degli Ausoni e via degli Enotri, aree molto frequentate da studenti e cittadini.

Brillante dell’ordigno presso la cava

Dopo circa quattro ore di intervento, il gruppo di artificieri del Genio dell’Esercito è stato in grado di isolare e gestire in sicurezza il proiettile. L’ordigno è stato prelevato e trasferito in una cava a Ciampino, dove è stato fatto brillare. Queste operazioni hanno richiesto particolare attenzione, considerando che l’ordigno poteva contenere ancora esplosivo attivo. L’efficienza degli operatori ha permesso di riportare la situazione alla normalità entro le 17.45, ora in cui l’allerta è cessata e i residenti hanno potuto riappropriarsi delle loro strade.

Il brillante dell’ordigno è avvenuto in un contesto protetto, dove le autorità hanno potuto garantire che non ci fossero rischi per la popolazione circostante. L’operazione è stata un chiaro esempio di coordinamento tra diversi corpi dello Stato, che hanno lavorato insieme per affrontare un’emergenza potenzialmente grave.

Indagini sul ritrovamento del proiettile

Con il recupero dell’ordigno, le indagini si sono spostate su chi possa aver lasciato il proiettile di mortaio sul marciapiede. Le autorità competenti stanno esaminando le riprese delle telecamere di sicurezza nella zona per cercare di ricostruire la dinamica del ritrovamento. È possibile che il proiettile non fosse stato abbandonato a caso, ma che potesse appartenere a qualcuno della zona.

Le indagini non si concentrano solo sull’identificazione del responsabile, ma anche sulla provenienza del residuato bellico inesploso. La presenza di ordigni di questo tipo non è nuova in diverse aree d’Italia, dove reperti della Seconda Guerra Mondiale emergono sporadicamente, generando allerta e preoccupazione. Gesti di cura e attenzione da parte della popolazione e delle autorità aiutano a mantenere alta la sicurezza in contesti urbani densi di problemi e sfide.

L’accaduto ha già attirato l’attenzione sulle problematiche legate alla presenza di ordigni bellici nelle aree urbane, sollevando interrogativi sulla necessità di sensibilizzazione e di strategie di prevenzione nei confronti di reperti storici che possono rappresentare un rischio per la società moderna.

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