condizioni estreme di lavoro nello stabilimento fincantieri di ancona: caldo e malori tra gli operai

condizioni estreme di lavoro nello stabilimento fincantieri di ancona: caldo e malori tra gli operai

Lo stabilimento Fincantieri di Ancona affronta il caldo intenso che mette a rischio la salute di oltre 4mila operai, con malori e cali di pressione durante le lavorazioni su navi in ferro.
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Lo stabilimento Fincantieri di Ancona affronta gravi difficoltà dovute al caldo intenso, che provoca malori e cali di pressione tra i 4mila operai impegnati nelle faticose lavorazioni su navi in ferro, con misure adottate per garantire sicurezza e salute sul lavoro. - Gaeta.it

Lo stabilimento fincantieri di ancona affronta un momento difficile per i suoi lavoratori. In questo periodo, il caldo intenso e le lavorazioni sulle navi in ferro mettono a dura prova oltre 4mila operai. Le segnalazioni riguardano malori e cali di pressione dovuti alle alte temperature e alle attività faticose, soprattutto per chi opera con la fiamma e la saldatura.

Il caldo che pesa sulle lavorazioni in corso

Il sito di ancona produce navi in ferro, un lavoro che con il caldo diventa molto più gravoso. Massimiliano Anastasi, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza della Fiom, spiega che il problema riguarda soprattutto le fasi iniziali della produzione, in cui le lavorazioni a fiamma dominano. Durante il giorno, le lamiere, esposte al sole, raggiungono temperature elevate. Il calore si somma a quello generato dai processi di saldatura e carpenteria, creando ambienti di lavoro difficili da sopportare.

Calore diretto e fumi nelle operazioni di saldatura

Le operazioni di saldatura sviluppano calore diretto e fumi, aumentando ulteriormente la sensazione di caldo per gli operai. Le superfici metalliche appena tagliate o saldate conservano a lungo il calore. Il sole non dà tregua e aggrava la situazione, specialmente nelle ore centrali della giornata. Questo porta a diversi episodi in cui gli operai devono ricorrere all’infermeria per malesseri, legati principalmente a cali di pressione.

Le misure adottate per minimizzare i rischi

Anastasi racconta che lo stabilimento cerca di affrontare la situazione adattando gli orari di lavoro quando possibile, per evitare di concentrare le attività più pesanti nelle ore più calde. Tuttavia, lo stress della produzione e le esigenze delle commesse spesso non consentono una gestione flessibile del tempo. Questa rigidità costringe gli operai a lavorare in condizioni pesanti, senza poter spostare troppo le mansioni più faticose.

Tra le strategie più comuni, la distribuzione di sali minerali ai lavoratori mira a compensare la perdita di liquidi e sali causata dalla sudorazione intensa. Questo aiuta a mantenere un minimo di equilibrio idrico, riducendo il rischio di malori per disidratazione o cali di pressione. L’esperienza di finicantieri di ancona indica che i lavoratori sono generalmente consapevoli di questi rischi e riescono a gestirli, almeno in parte.

Pause regolari per fronteggiare il caldo

È importante fermarsi per pause regolari, soprattutto nei momenti in cui il caldo diventa insopportabile. Lo stabilimento permette di fermarsi, in modo da dare sollievo agli operai che sentono la pressione alta o bassi, anche se tale flessibilità può variare da azienda ad azienda. In alcuni casi, come qui, i capi reparto non esercitano pressioni eccessive, consentendo soste senza particolari problemi.

Il contesto di un sito produttivo con migliaia di lavoratori

Il sito faticoso dove si costruiscono grandi navi conta migliaia di operai impegnati in attività pesanti e ripetitive. In queste condizioni, le temperature che salgono e i ritmi di lavoro si sommano spesso a fattori di rischio per la salute. Il momento estivo è noto per essere il più critico, viste le caratteristiche della lavorazione su metalli e le superfici esposte al sole diretto.

Sicurezza e produttività in equilibrio

La dinamica tra linea produttiva e sicurezza sul lavoro diventa uno snodo delicato. Il rappresentante sindacale anastasi ribadisce l’importanza di misure di sicurezza a tutto campo per prevenire incidenti legati al caldo, ma senza ridurre eccessivamente la produttività. Il sistema di distribuzione di liquidi e la gestione delle pause aiutano a contenere i sintomi più evidenti dovuti al caldo intenso. Niente però cancella del tutto lo stress fisico imposto dalle temperature e dalla natura del lavoro.

Finicantieri di ancona resta così uno degli esempi più significativi in Italia dell’impatto del clima su un ambiente produttivo pesante. Seguendo le indicazioni degli esperti della sicurezza, lo stabilimento cerca di mantenere equilibri non sempre facili tra lavoro e salute in un contesto complicato come quello della costruzione navale estiva.

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