San Lazzaro di Savena difende l'erba alta nelle aiuole spartitraffico per la tutela ambientale

San Lazzaro di Savena difende l’erba alta nelle aiuole spartitraffico per la tutela ambientale

a San Lazzaro di Savena il Comune spiega la scelta di lasciare l’erba alta nelle aiuole spartitraffico di via Di Vittorio per favorire biodiversità, equilibrio ecologico e habitat degli insetti impollinatori.
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A San Lazzaro di Savena, il Comune spiega che l’erba alta nelle aiuole di via Di Vittorio è lasciata crescere per preservare biodiversità e equilibrio ecologico, non per incuria. - Gaeta.it

Nel comune di San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna, alcune richieste di cittadini hanno acceso il dibattito sulla gestione del verde pubblico. In particolare, la segnalazione riguarda lo sfalcio dell’erba alta nelle aiuole spartitraffico di via Di Vittorio. Il Comune ha chiarito che quella vegetazione non solo è voluta, ma serve a preservare l’equilibrio ecologico e la biodiversità locale, seguendo una precisa strategia ambientale.

Il verde pubblico di via di vittorio e la sua funzione

Le aiuole spartitraffico di via Di Vittorio ospitano una miscela di specie vegetali composta da erbe graminacee, leguminose e piante spontanee. Secondo il settore ambiente del Comune, queste piante richiedono di completare il loro ciclo naturale di fioritura e produzione dei semi per svolgere il loro ruolo. Uno sfalcio troppo frequente interromperebbe questo processo, impedendo agli ecosistemi locali di mantenersi sani.

Il verde così gestito favorisce una copertura stabile del suolo che previene erosione e infiltrazioni indesiderate. L’erba alta contribuisce anche all’alternanza naturale delle fioriture, un elemento importante per l’attività degli insetti impollinatori, fondamentali per la replicazione di molte piante e per il mantenimento della biodiversità urbana. I cittadini spesso associano l’erba alta a situazione di abbandono, ma qui il contrario: è un intervento calibrato per non interferire con la crescita naturale di queste piante.

Motivazioni ecologiche per scegliere questa gestione

Il Comune spiega che le piante delle aiuole devono poter raggiungere la maturità e produrre semi affinché possano riprodursi e auto-sostenersi nel tempo. Ciò permette di creare un ambiente verde capace di autorigenerarsi senza bisogno di interventi costanti. La gestione adottata punta alla durabilità nel tempo delle aree verdi, caratterizzate da un’evoluzione naturale.

Le piante pionieristiche, come quelle spontanee presenti, sono ideali per questo scopo. Esse offrono rifugio e nutrimento a diversi insetti, in particolare api e altri impollinatori, che trovano in queste aiuole un habitat essenziale soprattutto in contesti urbani dove il verde è ridotto. La regolare fioritura, garantita dall’assenza di tagli frequenti, permette un supporto biologico anche alle specie più fragili, collegate a questi insetti.

Le aiuole non sono spazi aperti al pubblico

L’area verde di via Di Vittorio non è destinata a essere un luogo di svago o passeggio, ma uno spazio pensato per scopi ambientali ben precisi. La scelta di lasciar crescere l’erba non crea disagi ai cittadini perché queste aiuole non sono accessibili né aperte al pubblico, limitando così la possibilità di interventi tradizionali di sistemazione estetica.

La funzione di questi spazi è diversa dalle aree verdi comunemente frequentate. In questo modo il Comune evita la compattazione del terreno e possibili danneggiamenti agli habitat delle specie spontanee, che invece necessitano di un ambiente tranquillo per completare il loro ciclo. La gestione si concentra perciò su un equilibrio da mantenere all’interno del contesto urbano, senza rinunciare alla sostenibilità e alla tutela delle biodiversità.

Come si comunica la scelta ai cittadini

Dopo le segnalazioni arrivate da alcuni residenti sulla necessità di tagliare l’erba, il Comune ha risposto con un comunicato chiarificatore per spiegare le ragioni tecniche e ambientali dietro questa scelta, spesso fraintesa. L’amministrazione sottolinea che questo tipo di verde risponde a specifiche esigenze e non si tratta di incuria.

Con queste precisazioni si mira a far capire che non tutte le aree verdi devono rispondere a criteri estetici tradizionali. Esistono spazi urbani dove la natura va lasciata libera di svolgere i suoi cicli per mantenere una funzione attiva sulla qualità dell’aria, sulla biodiversità e sulle reti ecologiche. Il dialogo con i cittadini, in questo senso, si rende fondamentale per conciliare esigenze sociali e ambientali.

Il verde di via Di Vittorio rappresenta così un esempio di un approccio che guarda alla città come un sistema complesso da gestire con attenzione, evitando interventi che penalizzerebbero la vita naturale.

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