San Felice Circeo limita gli accessi al picco di Circe con nuove regole dopo soccorsi complessi

San Felice Circeo limita gli accessi al picco di Circe con nuove regole dopo soccorsi complessi

Il Comune di San Felice Circeo limita l’accesso al Picco di Circe solo con guide riconosciute per ridurre incidenti, garantire sicurezza e tutelare l’ambiente nel Parco Nazionale del Circeo fino al 2025.
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Il Comune di San Felice Circeo ha emanato un’ordinanza per limitare l’accesso al Picco di Circe, consentito solo con guide autorizzate, al fine di garantire la sicurezza degli escursionisti e tutelare l’ambiente, con multe fino a 500 euro per chi trasgredisce. - Gaeta.it

Il Comune di san Felice Circeo ha emanato una nuova ordinanza per limitare l’accesso al Picco di Circe, una zona naturale nota per i suoi sentieri impegnativi e i rischi legati alla posizione e al terreno. La decisione arriva dopo una serie di interventi di soccorso che hanno coinvolto più persone nel tentativo di affrontare questi percorsi senza adeguata preparazione o attrezzatura. Il provvedimento mira a ridurre incidenti e garantire più sicurezza agli escursionisti.

Nuove regole per l’accesso al sentiero del picco di circe

L’ordinanza stabilisce che il Picco di Circe potrà essere raggiunto solo accompagnati da figure esperte riconosciute, come guide alpine, accompagnatori di media montagna, guide ambientali, CAI, membri del soccorso alpino o guide accreditate dall’Ente Parco Nazionale del Circeo. Questa restrizione riguarda in particolare i sentieri 750, considerati particolarmente difficili e pericolosi a causa dei tratti esposti e della natura del terreno. I numerosi soccorsi degli ultimi anni hanno convinto l’amministrazione a mantenere rigide queste regole e a sanzionare chi trasgredisce con multe fino a 500 euro.

Le guide riconosciute permettono agli escursionisti di affrontare i percorsi in sicurezza, minimizzando i rischi legati a inesperienza o scelte sbagliate di equipaggiamento. Le informazioni sui professionisti abilitati sono disponibili sul sito ufficiale del parco nazionale, per facilitare la programmazione delle escursioni. L’ordinanza non è una novità, ma viene rinnovata anche nel 2025 per far fronte all’aumento di persone che si avventurano senza preparazione.

I rischi e le criticità dei sentieri al picco di circe

Il percorso 750 è noto per la sua difficoltà tecnica e per diversi punti dove si cammina su creste strette con potenziali rischi di caduta. L’accesso da san Felice Circeo presenta anche sentieri che attraversano zone con dissesti idrogeologici, come il tratto compreso tra il parcheggio di Sabaudia e il picco stesso, già interdetto nel 2024 per tutela e sicurezza. Queste condizioni rendono l’area vulnerabile agli incidenti, soprattutto in assenza di equipaggiamento adeguato o di accompagnamento da parte di esperti.

Molti escursionisti però tendono a sottovalutare i pericoli, affrontando il tragitto con scarpe non adeguate o senza dispositivi di sicurezza. Questo ha spinto le istituzioni a misure più restrittive. Il sentiero attraversa ecosistemi fragili anche dal punto di vista ambientale: l’Ente Parco ha un interesse diretto a tutelare l’area, limitando l’accesso a chi può garantire rispetto delle norme e un comportamento in sicurezza.

Ultimi soccorsi e interventi nel 2025

La decisione di emettere l’ordinanza è legata anche agli interventi recenti. Domenica 27 aprile, un’operazione complessa ha portato al salvataggio di tre persone rimaste in difficoltà sul Picco di Circe. I soccorsi sono stati coordinati dal Cnas Lazio, con l’intervento di vigili del fuoco, carabinieri e operatori sanitari del 118. L’operazione è durata diverse ore, con un impegno significativo delle squadre e si è conclusa solo nella notte.

In uno dei casi più recenti, due ragazze di vent’anni hanno richiesto aiuto dopo essersi perse o trovate in condizioni critiche. Questi eventi mettono in evidenza quanto il percorso non sia adatto a escursionisti improvvisati o senza guida. Le difficoltà del terreno, unite a condizioni meteorologiche variabili, richiedono competenze specifiche e attrezzature idonee per garantire l’incolumità.

Nel corso degli anni, le operazioni di soccorso sono aumentate, confermando la necessità di regolamentare e limitare l’accesso all’area. Le autorità locali vigilano affinché le regole vengano rispettate, salvaguardando sia la sicurezza delle persone sia la conservazione dell’ambiente naturale del parco.

Durata e validità dell’ordinanza 2025

L’ordinanza firmata dalla sindaca Monia Di Cosimo ha effetto dal 30 aprile e rimarrà valida fino al 15 ottobre 2025. Il periodo scelto coincide con la stagione in cui maggiori sono le escursioni e, allo stesso tempo, l’esposizione ai rischi legati al meteo e alle condizioni del terreno può risultare più alta per l’incremento della frequentazione. Il provvedimento punta a prevenire incidenti nei mesi più critici, garantendo una sorveglianza più attenta e una presenza qualificata lungo il percorso.

Le sanzioni previste toccano chiunque si avventuri senza il supporto di guide riconosciute o che non rispetti i divieti imposti. Le multe possono raggiungere fino a 500 euro, misura che vuole dissuadere dal comportamento imprudente. La pubblicazione dell’ordinanza e la sua diffusione nei canali ufficiali rafforzano l’azione preventiva sul territorio, indicando con chiarezza le modalità di accesso e la necessità di affidarsi a professionisti.

San Felice Circeo conferma così un approccio rigoroso, volto a proteggere la salute dei visitatori e la salvaguardia del paesaggio, evitando situazioni di rischio che hanno accompagnato la storia recente delle escursioni in quella zona.

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