La sfida allo stadio Ferraris tra Sampdoria e Cremonese si è chiusa senza reti, lasciando entrambe le squadre insoddisfatte. Un pareggio che non cambia molto, specie per i blucerchiati ancora in zona play out e per i grigiorossi fissi al quarto posto, a due passi dalla zona playoff. Il match ha mostrato un primo tempo vivo, seguito da una ripresa più equilibrata ma meno incisiva in fase offensiva.
Sampdoria parte aggressiva ma cala nel secondo tempo
La Sampdoria ha iniziato la partita mostrando un approccio deciso. Nel primo tempo la squadra di casa ha creato qualche occasione pericolosa, sostenuta dai circa 25mila spettatori che hanno animato le tribune del Ferraris. Niang, Sibilli e Vieira sono stati i protagonisti del reparto offensivo blucerchiato, che ha provato a impensierire la difesa cremonese con tiri da fuori area e azioni insistite nell’ultimo terzo di campo.
Nonostante le buone giocate e tre chance importanti, il portiere della Cremonese, Fulignati, ha respinto con sicurezza. Un tiro finito sulla traversa ha spento l’entusiasmo del pubblico, così come una conclusione terminata di poco fuori. La squadra di casa però non è riuscita a concretizzare la pressione, pagando un calo evidente nel secondo tempo.
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Rallentamento e ripresa frammentata per la sampdoria
Dopo l’intervallo la Sampdoria si è chiusa troppo, abbassando il ritmo e rinunciando a ripartire con la stessa intensità . Il gioco è diventato più frammentato, con pochi palloni giocati in profondità e senza tentativi concreti di forzare la difesa grigiorossa. Questa fase più passiva ha facilitato la gestione del match da parte della Cremonese, che così ha avuto più possibilità di tenere palla senza subire troppi pericoli.
Cremonese detiene il possesso ma fatica a finalizzare
La squadra lombarda ha prediletto il controllo del pallone per tutta la partita, riuscendo a mantenere il possesso per il 72% del tempo. Questa superiorità ha permesso ai grigiorossi di gestire il ritmo e di provare a costruire giocando pazientemente nella metà campo avversaria.
Nonostante questa predominanza, la Cremonese ha faticato a trasformare il possesso in vere occasioni da gol. L’unica chance da segnalare nel primo tempo è arrivata con Johnsen, lanciato in area, ma la difesa Sampdoria ha respinto sulla linea un tiro che sembrava destinato a finire in porta. L’estremo difensore Cragno ha comunque assistito quasi senza interpellanza, ma è rimasto concentrato fino all’ultimo.
Occasioni mancate e pressing cremonese
Nel secondo tempo il pressing della Cremonese si è fatto più intenso e sono arrivate altre occasioni, come quella di Collocolo, respinta da Cragno, e soprattutto quella di Azzi che nel tentativo di ribadire un pallone in area piccola non è riuscito a indirizzarlo nello specchio. La mancanza di concretezza sotto porta ha impedito alla Cremonese di rompere l’equilibrio e di portare a casa i tre punti.
Il pareggio mantiene la sampdoria in difficoltà e consolida il quarto posto per la cremonese
Il risultato finale lascia la Sampdoria sempre nei bassifondi della classifica, appesa alla speranza di risalire da una zona play out che ancora la preoccupa. I successi di Sudtirol, Mantova e Reggiana hanno complicato ulteriormente la situazione per i blucerchiati, costretti a cercare punti con urgenza nelle prossime giornate.
Per la Cremonese invece il pareggio non elimina la possibilità di playoff, ma frena la rincorsa verso la zona alta della classifica. Gli avversari diretti come Spezia e Juve Stabia restano a distanza variabile, rendendo il cammino ancora aperto ma non privo di insidie.
Difficoltà offensive evidenziate da entrambe le squadre
La partita tra Sampdoria e Cremonese ha confermato la difficoltà di entrambe le squadre nel trovare la via del gol, nonostante il possesso e la volontà di fare gioco. Adesso il calendario si presenta impegnativo e ogni punto guadagnato o perso peserà sulle ambizioni di stagione per i due club.