Salvatore Luongo nuovo Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri: le scelte del Governo

Salvatore Luongo nuovo Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri: le scelte del Governo

Salvatore Luongo è stato nominato nuovo Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, portando con sé un’importante esperienza militare e una carriera caratterizzata da ruoli di responsabilità nella Difesa.
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Salvatore Luongo nuovo Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri: le scelte del Governo - Gaeta.it

Il 14 novembre segna una nuova era per l’Arma dei Carabinieri con la nomina di Salvatore Luongo come nuovo Comandante Generale. La decisione è stata presa durante la riunione del Consiglio dei ministri, direttamente legata alla scadenza del mandato del suo predecessore, Teo Luzi. Luongo, già vice di Luzi, affronterà questa posizione di comando in un contesto di continuità e stabilità per l’Arma.

La nomina: un processo istituzionale

Secondo il Codice dell’ordinamento militare, la nomina del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri deve avvenire tramite un decreto del Presidente della Repubblica. Questa decisione è preceduta da una deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della Difesa, che in questo caso è stata sostenuta da Guido Crosetto. La scelta di Luongo è avvenuta dopo una valutazione di diversi candidati, tra cui Mario Cinque e Riccardo Galletta. Cinque è attualmente Capo di Stato Maggiore del Comando Generale, mentre Galletta ricopre il ruolo di Comandante dell’Interregionale Pastrengo. La scelta finale è stata influenzata dalla Premier Giorgia Meloni, la cui approvazione ha fatto la differenza. Luongo, che ha ricoperto ruoli importanti nella gestione legislativa con vari Ministri, ha dovuto confrontarsi con opinioni discordi riguardo alla sua vicinanza con il Partito Democratico, ma alla fine il supporto del Ministro Crosetto ha prevalso.

Il profilo di Salvatore Luongo: una carriera militare di prestigio

Nato a Napoli nel 1962, Luongo ha iniziato la sua carriera militare nel 1977, frequentando le scuole militari di Nunziatella e di Modena. Successivamente, ha completato la sua formazione con studi in Giurisprudenza, Scienze Politiche e Sicurezza, ottenendo diversi master e diplomi presso prestigiose istituzioni, tra cui l’Università Gregoriana di Roma. Luongo ha anche collaborato con l’Università di Roma come docente, affrontando tematiche legate alla medicina legale e alla lotta al doping. Questa combinazione di formazione accademica e esperienza pratica ha fornito a Luongo una solida base per affrontare le sfide che si presenteranno nel suo nuovo ruolo.

Un’esperienza consolidata a Roma

La carriera di Luongo è stata fortemente caratterizzata dal servizio a Roma. È stato Comandante di Plotone e di Sezione nel Nucleo Radiomobile, prima di assumere ruoli di maggiore responsabilità, come Comandante delle Compagnie di Taurianova e Roma. Tra i suoi incarichi significativi figura anche quello di Capo Ufficio del Capo di Stato Maggiore dell’Arma e Comandante Provinciale Carabinieri di Milano e Roma. Questa lunga esperienza nella capitale ha permesso a Luongo di conoscere a fondo il contesto e le dinamiche che regolano l’operato dell’Arma nella grande metropoli.

Il ruolo di Capo Ufficio legislativo della Difesa

Dal 2016, Luongo ha ricoperto la posizione di Capo Ufficio legislativo del Ministro della Difesa, un incarico che gli ha conferito un ruolo centrale nella gestione delle attività normative e legislative legate alla Difesa. Dal 2021, è anche membro attivo del Comitato di gestione della Scuola Nazionale dell’Amministrazione ed è stato coinvolto in commissioni di studio per la riforma del codice penale militare. Questi ruoli dimostrano non solo la sua esperienza, ma anche il suo impegno nel promuovere riforme significative per il settore della difesa, compreso il progetto di codici per i crimini internazionali.

Salvatore Luongo, dunque, porta con sé un bagaglio di esperienza e conoscenza che, unito alla sua formazione accademica e alle relazioni consolidate nel campo della Difesa, rappresenta un valore aggiunto per l’Arma dei Carabinieri.

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