La corte di assise di napoli ha emesso la sentenza definitiva per il femminicidio di anna scala, uccisa con 17 coltellate a piano di sorrento il 17 agosto 2023. Salvatore ferraiuolo, l’ex compagno accusato del delitto, è stato condannato all’ergastolo. Il processo ha coinvolto la procura di torre annunziata e si è svolto davanti alla prima sezione del tribunale partenopeo.
Dettagli del delitto avvenuto a piano di sorrento
Il delitto si è consumato nel cuore dell’estate 2023, in provincia di napoli. Anna scala è stata colpita ripetutamente con un coltello dall’ex compagno, che ha inferto almeno 17 coltellate secondo le ricostruzioni dell’accusa. Subito dopo l’omicidio, salvatore ferraiuolo ha tentato di nascondere le prove occultando il corpo della donna all’interno della sua automobile. Il fatto ha colpito profondamente la comunità locale, suscitando shock e indignazione per la brutalità del gesto.
La procura di torre annunziata ha seguito da vicino le indagini, guidata dal pm ugo spagna. Durante il processo, ferraiuolo ha più volte modificato la sua versione dei fatti, cercando di giustificarsi o di minimizzare la sua responsabilità. L’accusa ha insistito per la condanna più severa, evidenziando la crudeltà e la premeditazione del delitto.
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Il processo e la lettura della sentenza in aula
La fase conclusiva del processo si è svolta nell’aula 115 del nuovo palazzo di giustizia di napoli, dove la corte ha letto il dispositivo di sentenza. In aula era presente la figlia di anna scala, maria svato, accompagnata dal suo avvocato di parte civile salvatore esposito. La donna ha seguito la lettura con grande emozione, trattenendo a fatica le lacrime.
Salvatore ferraiuolo, presente anch’egli durante la sentenza, non ha manifestato alcuna reazione visibile di fronte alla condanna all’ergastolo. Entro novanta giorni la corte renderà note le motivazioni ufficiali che hanno portato alla decisione. Sono stati riconosciuti tutti i capi d’accusa e le aggravanti, compresa quella della crudeltà, che ha pesato in modo significativo sul giudizio finale.
La reazione della famiglia e le parole di maria svato
La sentenza ha rappresentato un momento cruciale per la famiglia di anna scala, soprattutto per maria svato, sua figlia. Con la voce rotta dall’emozione, maria ha parlato ai giornalisti presenti fuori dall’aula, esprimendo il dolore per la perdita e la sensazione di giustizia raggiunta. Ha detto che questa condanna è quella della giustizia terrena, consapevole che nulla può riportare indietro la madre.
La giovane ha anche voluto sottolineare il valore della pena inflitta a ferraiuolo: un riconoscimento della gravità del crimine e del dolore inflitto. Maria svato ha raccontato di voler solo stringere ancora una volta la madre, un desiderio che rende ancor più drammatico il senso della sentenza. La famiglia ha potuto così vedere accertata la responsabilità del colpevole davanti a un tribunale, con un verdetto pesante e chiaro.
Il caso resta una delle pagine tragiche nella cronaca della provincia di napoli, e la condanna all’ergastolo di salvatore ferraiuolo si inserisce nel quadro delle risposte giudiziarie a episodi di violenza domestica. Il processo ha messo in luce la gravità del fenomeno e l’importanza di una reazione ferma da parte della giustizia.