Sabrina knaflitz e leo gassmann insieme per la prima volta in teatro con ubi maior

Sabrina knaflitz e leo gassmann insieme per la prima volta in teatro con ubi maior

Sabrina Knaflitz e Leo Gassmann debuttano insieme in teatro con la commedia noir “Ubi Maior” di Franco Bertini, in scena al festival di Borgio Verezzi, Torbellamonaca Festival e a Roma.
Sabrina Knaflitz E Leo Gassman Sabrina Knaflitz E Leo Gassman
Sabrina Knaflitz e Leo Gassmann debuttano insieme in teatro con la commedia noir "Ubi Maior" di Franco Bertini, in scena al festival di Borgio Verezzi e in altre tappe tra cui Roma. - Gaeta.it

Sabrina Knaflitz e Leo Gassmann condividono per la prima volta il palco in una produzione teatrale. La commedia, scritta da Franco Bertini, si presenta come un racconto con toni noir e situazioni intense. Sarà possibile vedere lo spettacolo al festival di Borgio Verezzi a fine luglio e poi in altre tappe tra cui Roma.

Il debutto condiviso tra madre e figlio in ubi maior

Sabrina Knaflitz, attrice con una lunga esperienza nel teatro, e Leo Gassmann, cantautore e attore, affrontano un nuovo capitolo della loro carriera. L’idea di lavorare insieme nasce dal regista Enrico Maria Lamanna che ha suggerito di esplorare questa possibilità. La scelta del testo è caduta sulla commedia “Ubi Maior”, firmata da Franco Bertini, già regista con cui Knaflitz aveva collaborato al cinema. Il risultato è uno spettacolo pensato proprio per loro due, che sul palco si mettono nei panni di madre e figlio.

Una nuova sfida per leo gassmann

Questa collaborazione rappresenta un passo significativo soprattutto per Leo Gassmann che, dopo aver riscosso successo come cantante e aver recitato in televisione, si presenta ora in teatro con questa nuova sfida. Sabrina, oltre a essere moglie di un volto noto dello spettacolo italiano, porta in scena tutta la sua esperienza teatrale. Il debutto live è previsto al festival di Borgio Verezzi il 29 e 30 luglio, con un’ulteriore data a Roma in novembre, e un appuntamento a inizio agosto a Torbellamonaca Festival.

Trama e personaggi principali di ubi maior

La vicenda raccontata in “Ubi Maior” si concentra su Tito, interpretato da Leo Gassmann, un giovane schermidore che conquista l’oro olimpico dopo anni di sacrifici. La sua vita viene rapidamente stravolta da un messaggio urgente che lo richiama a casa. Qui scopre che sua madre Lorena, ruolo affidato a Sabrina Knaflitz, nasconde un segreto che potrebbe mettere a rischio tutto ciò per cui Tito ha lottato. La madre si trova infatti al centro di una situazione spinosa, e il figlio dovrà decidere se seguire i suoi principi o cedere di fronte alle difficoltà.

Una commedia con toni noir e tensioni familiari

L’intreccio della commedia si sviluppa attraverso tensioni familiari e scelte morali, con situazioni a tratti noir ma anche momenti di riflessione sulle dinamiche tra genitori e figli. La presenza di altri attori, come Barbara Begala e Matteo Taranto, arricchisce ulteriormente la rappresentazione con personaggi che contribuiscono a costruire un’atmosfera complessa e coinvolgente.

Le tappe della tournée e le sedi degli spettacoli

L’apertura al festival di Borgio Verezzi è pensata come evento di prima nazionale, seguita da una rappresentazione a Roma al Torbellamonaca Festival il primo agosto. La tournée proseguirà in autunno con diverse date in altre città, toccando anche la Sala Umberto di Roma dal 25 al 30 novembre. Questi appuntamenti offrono al pubblico la possibilità di assistere a una pièce che combina un dramma famigliare con un tocco di noir.

Un viaggio teatrale imperdibile

Il percorso dello spettacolo nei diversi festival evidenzia la volontà della produzione di raggiungere platee attente a temi che uniscono la vita privata a situazioni più complesse. Il coinvolgimento di attori conosciuti in campo musicale e cinematografico aggiunge ulteriore valore alla proposta, consolidando una stagione teatrale che guarda a figure emergenti e consolidate.

Gli eventi organizzati nei singoli teatri sono fondamentali per concedere allo spettatore uno spazio di riflessione sul peso delle scelte personali, attraverso una drammaturgia calibrata per stimolare la curiosità e l’attenzione declinata in momenti intensi di confronto tra i personaggi.

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