Un episodio di emergenza ha coinvolto il politecnico di milano nel laboratorio di chimica di via mancinelli. La rottura di un frigorifero contenente sali di diazonio ha dato il via a una serie di interventi di sicurezza, con evacuazione del personale e l’arrivo dei vigili del fuoco, insieme agli artificieri dei carabinieri. I sali coinvolti sono noti per la loro natura esplosiva e questo ha reso necessaria una gestione immediata e attenta della situazione.
La dinamica dell’incidente al laboratorio di chimica
L’incidente è avvenuto nel laboratorio di chimica situato in via mancinelli, all’interno del politecnico di milano. Un frigorifero, utilizzato per conservare determinate sostanze chimiche, si è rotto causando la fuoriuscita di alcuni materiali. Tra questi erano presenti circa cinque grammi di sali di diazonio. La rottura ha fatto scattare l’allarme, in particolare per il rischio associato a queste sostanze, note per essere altamente esplosive se maneggiate in condizioni sfavorevoli.
Appena si è verificato l’evento, il personale addetto ai locali ha provveduto all’evacuazione del laboratorio, assicurandosi che nessuno fosse esposto al pericolo. La tempestività dell’azione ha permesso di contenere la situazione senza conseguenze per le persone presenti. In seguito, è stato mandato l’allarme alle forze dell’ordine e ai vigili del fuoco per la messa in sicurezza dell’area.
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Intervento delle squadre specializzate
Al momento della chiamata, i vigili del fuoco del comando di milano sono intervenuti immediatamente, arrivando con squadre specializzate tra cui il nucleo NBCR, specializzato nella bonifica di materiali nucleari, biologici, chimici e radiologici. La presenza di sali di diazonio ha richiesto una gestione particolare, data la loro instabilità e potenziale pericolo esplosivo.
Parallelamente ai vigili del fuoco, sono arrivati gli artificieri della compagnia dei carabinieri per valutare e neutralizzare eventuali rischi derivanti dalla sostanza chimica. Le operazioni hanno riguardato l’isolamento del frigorifero, la verifica delle condizioni dei sali e la messa in sicurezza dell’intera area del laboratorio. L’intervento si è svolto sempre con attenzione a evitare qualsiasi tipo di detonazione o rilascio pericoloso di gas, considerata la capacità dei sali di produrre azoto gassoso in caso di decomposizione.
Le caratteristiche dei sali di diazonio e i rischi connessi
I sali di diazonio sono composti derivati da ammine aromatiche, utilizzati in diversi ambiti della chimica, tra cui la sintesi organica. Questi composti sono noti per la loro fragilità, soprattutto allo stato solido, dove possono facilmente decomporre con rilascio di azoto gassoso a pressione alta. Questa decomposizione può provocare esplosioni improvvise se non sono manipolati o conservati in modo corretto.
Nel caso del laboratorio di via mancinelli, la quantità contenuta nel frigorifero era di circa cinque grammi, sufficiente però a rappresentare un profilo di rischio importante. Per questo motivo, il pronto intervento è stato fondamentale per evitare danni maggiori. La gestione di questi materiali richiede protocolli rigidi che includono conservazione a temperature controllate e la limitazione di manipolazioni dirette fuori da ambienti protetti.
Sicurezza e protocolli nel politecnico
Il politecnico di milano mantiene da sempre un elevato standard di sicurezza nei propri laboratori di ricerca e didattica, specie in quelli chimici, dove la presenza di sostanze pericolose necessita di regolazioni precise. L’episodio di via mancinelli ha messo in evidenza la rapidità con cui sono state attuate le procedure di emergenza, come evacuazione e allerta alle autorità competenti.
La presenza di personale formato e di squadre di intervento designate all’interno dell’ateneo ha contenuto il rischio e permesso un pronto controllo della situazione, evitando la propagazione del pericolo agli altri ambienti del campus. Situazioni come questa richiedono attenzione continua e aggiornamenti normativi per il mantenimento della sicurezza in laboratori spesso frequentati da studenti e ricercatori.
Gli interventi sulle sostanze chimiche pericolose rimangono priorità per istituzioni come il politecnico, che collaborano con enti di protezione civile e forze dell’ordine per prevenire incidenti di questa natura. Lo sappiamo bene, un solo errore nello stoccaggio o nella manutenzione degli strumenti può generare rischi elevati.