La chiesa della ss. annunziata, nella frazione di montepagano a roseto degli abruzzi, riapre almeno in parte dopo i danni causati da un fulmine lo scorso settembre. Il sindaco mario nugnes ha firmato un’ordinanza che consente di svolgere nuovamente le funzioni religiose nella navata centrale, vietando però l’accesso all’abside dove sono ancora in corso lavori di messa in sicurezza. La decisione arriva dopo interventi urgenti e accertamenti delle autorità competenti.
Il fulmine e i danni alla chiesa: cosa è successo il 17 settembre 2024
La mattina del 17 settembre 2024 un fulmine ha colpito la chiesa della ss. annunziata di montepagano, causando danni gravi alla sua struttura. In particolare, la cupola, la lanterna e la sommità del tetto hanno subito danni tali da far cadere materiali pericolosi. La situazione ha messo a rischio la sicurezza di fedeli e residenti nella zona limitrofa. Per questo motivo, l’amministrazione comunale di roseto degli abruzzi ha emesso subito una prima ordinanza che vietava l’accesso alla chiesa stessa, oltre a interdire alcune vie attorno all’edificio sacro.
Oltre alla chiusura della chiesa, si è disposto lo sgombero di alcuni immobili privati vicini per evitare incidenti. In un secondo momento, il 28 novembre 2024, è stato pubblicato un nuovo provvedimento che revocava il divieto per le abitazioni e le strade limitrofe, consentendo quindi ai cittadini di tornare a vivere normalmente nella zona. Tuttavia, la chiesa stessa rimaneva chiusa, poiché non era ancora stato garantito il ripristino totale della sicurezza all’interno.
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Le verifiche tecniche delle autorità
A seguire i sopralluoghi tecnici e i primi interventi di somma urgenza, la soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di l’aquila e teramo ha rilasciato il certificato di regolare esecuzione che conferma l’effettivo completamento di alcune opere provvisionali sul monumento. Parallelamente la curia vescovile di teramo-atri, rappresentata dal parroco don mario maffezzoni e dall’ingegner antonio masci, presidente dell’ufficio tecnico diocesano, ha trasmesso una nota che attesta la possibilità di riprendere limitatamente le attività religiose.
Gli interventi realizzati consistevano principalmente in opere provvisorie di sostegno e messa in sicurezza delle parti danneggiate, con attenzione particolare all’abside, ancora pericolante. Questi lavori hanno permesso alle autorità di certificare che la navata centrale della chiesa è in condizioni sufficienti per ospitare funzioni religiose, a patto che in alcune zone resti vietato l’accesso al pubblico.
La nuova ordinanza e le condizioni per la riapertura parziale
L’ordinanza firmata dal sindaco mario nugnes revoca in parte il divieto di accesso alla chiesa e autorizza lo svolgimento di funzioni liturgiche solo nella navata centrale. L’abside rimane interdetta, in quanto occupata dalle strutture di sostegno messe dalla soprintendenza. L’utilizzo di questa parte accessibile è consentito esclusivamente nelle occasioni di culto e sotto la supervisione diretta del parroco della parrocchia di sant’antimo.
Il parroco dovrà garantire la vigilanza sulle entrate e il rispetto delle zone vietate nel corso delle celebrazioni. L’ordinanza sottolinea la necessità che l’attività religiosa riprenda in sicurezza, salvaguardando fedeli e operatori rispetto ai rischi legati ai danni strutturali residui.
La reazione dell’amministrazione comunale
Il sindaco mario nugnes ha definito la revoca parziale “un passo importante per la comunità di montepagano”. Ha ricordato l’impegno delle autorità comunali, della soprintendenza e della curia vescovile nel garantire la sicurezza e nel favorire la ripresa delle funzioni religiose in tempi brevi. Nugnes ha indicato la volontà di continuare a monitorare la situazione e di premere per l’avvio rapido dei lavori completi di ripristino della chiesa.
La riapertura parziale della chiesa della ss. annunziata rappresenta un primo segnale di normalità per i residenti e per i fedeli di montepagano, un momento atteso dopo mesi di chiusura forzata. Gli interventi completi dovranno risolvere definitivamente i problemi strutturali causati dal fulmine, garantendo che il luogo di culto possa tornare a essere pienamente fruibile, oltre che tutelato come patrimonio storico della zona.