Roma sotto esame: qualità della vita per giovani, bambini e anziani secondo l'indagine 2025

Roma sotto esame: qualità della vita per giovani, bambini e anziani secondo l’indagine 2025

Il Sole 24 Ore evidenzia nel 2025 le difficoltà di Roma per i giovani e gli anziani, con problemi abitativi e isolamento, mentre Rieti si distingue positivamente; mense scolastiche accessibili migliorano la vita dei bambini.
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Il Sole 24 Ore analizza la qualità della vita a Roma nel 2025, evidenziando difficoltà per i giovani tra affitti e sicurezza, buone performance per i bambini nelle mense scolastiche, e criticità per gli anziani legate a isolamento e assistenza insufficiente. - Gaeta.it

Il Sole 24 Ore ha fotografato la qualità della vita nelle città italiane nel 2025, soffermandosi su diverse fasce d’età. Roma si presenta con risultati contrastanti: fatica soprattutto sul fronte dei giovani ma mostra segni positivi per istruzione e servizio mense scolastiche. Le province laziali registrano performance altalenanti con Rieti che emerge per alcuni indicatori. Analizziamo in dettaglio le condizioni reali che emergono dalla rilevazione.

Roma e la difficoltà della vita per i più giovani

Secondo il rapporto 2025, roma occupa il 107° posto nella graduatoria dedicata alla qualità della vita per chi ha meno di 35 anni. Questo dato segnala grosse difficoltà per i giovani residenti. Le ragioni principali sono legate agli affitti più costosi del previsto, un problema che riduce l’accesso a abitazioni adeguate. La percezione diffusa d’insicurezza contribuisce a peggiorare il quadro, con una sensazione di disagio che si riflette anche nella sfera sociale.

Rischi notturni e mancanza di spazi

Gli incidenti stradali che avvengono soprattutto di notte rappresentano un ulteriore elemento di rischio per i giovani che si muovono in città. La mancanza di spazi sportivi accessibili limita le occasioni per svago e attività fisica, fattore importante per la salute e la socializzazione. Roma mostra così un bilancio complessivo negativo nel suo rapporto con il mondo giovanile, nonostante il numero alto di laureati, che la colloca addirittura al quarto posto a livello nazionale nella formazione universitaria.

Questi dati evidenziano una contraddizione: mentre la Capitale produce tanti laureati, fatica a offrire condizioni di vita adeguate per chi esce dall’università o si affaccia al mondo del lavoro.

Le province laziali e il paragone con roma

Le province intorno a roma riflettono in parte la situazione della Capitale, senza però migliorare molto i risultati. Latina scende addirittura al 103° posto, Frosinone al 95° e Viterbo si ferma al 91°. Questi dati indicano che la qualità della vita per i giovani resta problematica, in particolare per questioni economiche e sociali.

La posizione positiva di rieti

Rieti emerge come caso positivo nella regione Lazio. Il suo posizionamento al 33° posto è frutto di alcuni fattori chiave. In particolare, la città si distingue per i prezzi più contenuti degli affitti, che facilitano l’accesso a un’abitazione per i giovani. L’attività imprenditoriale giovanile appare più sviluppata, segno di maggiore dinamismo e possibilità di crescita professionale.

Il confronto tra province e capitale mette in luce differenze sensibili. A roma, il mercato immobiliare pesa in modo più significativo sulle vite dei giovani, mentre a rieti i costi più bassi sembrano offrire una boccata d’ossigeno. Nel contempo la capacità di creare lavoro e iniziative da parte dei giovani risulta maggiore in alcune province rispetto alla grande città, suggerendo approcci e condizioni più favorevoli.

La qualità della vita per i bambini a roma

Per la fascia d’età dei bambini, roma registra un risultato migliore, posizionandosi al 46° posto in Italia. Il dato più rilevante riguarda i costi delle mense scolastiche pubbliche, dove la Capitale ottiene il secondo posto in classifica per rette più basse. Questo aspetto rappresenta un elemento di sollievo per molte famiglie, perché alleggerisce parte del carico economico legato alla frequenza scolastica.

L’accesso a mensa scolastica a prezzi contenuti è un indicatore importante per la qualità della vita delle famiglie con figli piccoli. Con spese più accessibili, aumentano le opportunità di nutrizione adeguata e partecipazione scolastica per i bambini. Nel complesso, roma si mostra abbastanza attenta, almeno su questo fronte.

Oltre le mense: altri indicatori per i più piccoli

Rimane da considerare come gli altri indicatori per i più piccoli si confrontino con questa performance positiva sulle mense. Per esempio, la presenza di spazi verdi, strutture sportive dedicate o servizi educativi integrativi deve essere valutata separatamente, ma il rapporto punta proprio le luci sulle mense come punto di forza del capoluogo.

Anziani a roma, isolamento e servizi in sofferenza

Roma scende invece al 63° posto in relazione alla qualità della vita delle persone anziane. Tra le criticità spicca il sentimento di solitudine, che pesa in modo decisivo e fa precipitare l’indicatore a livello di percezione sociale fino al 100° posto. Questo dato segnala un problema che riguarda la capacità delle reti sociali e familiari di supportare gli anziani nella vita quotidiana.

Carenze nelle strutture di assistenza

La disponibilità di posti letto nelle residenze sanitarie assistenziali risulta insufficiente rispetto alla domanda reale. Questo limite incide direttamente sulla qualità dell’assistenza e sulle possibilità di ricovero per gli anziani con bisogni assistenziali complessi. Roma mostra un divario tra disponibilità di strutture e necessità degli utenti.

Un altro elemento che pesa nel punteggio è il numero di biblioteche, cruciali per il benessere culturale degli anziani, ma carenti sul territorio. La scarsa offerta di luoghi pubblici per attività sociali e culturali contribuisce a mantenere isolata una parte importante della popolazione. Nel complesso la valutazione sottolinea una serie di aspetti su cui intervenire per migliorare le condizioni di vita degli over 65.

Le cifre tracciano un quadro di roma che fatica a offrire sostegno adeguato all’invecchiamento della popolazione, con conseguenze sulla salute mentale e sociale degli anziani. Eppure, l’analisi rivela anche dove si concentrano gli sforzi, come nel campo dell’istruzione o nella politica tariffaria per le famiglie. La città si presenta così con luci e ombre che raccontano di una realtà complessa da gestire.

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