Roma punta su edilizia sociale e rigenerazione urbana per affrontare emergenza casa senza ridurre turismo

Roma punta su edilizia sociale e rigenerazione urbana per affrontare emergenza casa senza ridurre turismo

Roberto Gualtieri, sindaco di Roma e presidente di Ali, propone politiche pubbliche basate su rigenerazione urbana e edilizia sociale per affrontare l’emergenza abitativa in Italia ed Europa con il supporto del governo e dell’Europa.
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Roberto Gualtieri sottolinea l'importanza di politiche pubbliche basate sulla rigenerazione urbana e l'edilizia sociale per affrontare l'emergenza abitativa, chiedendo un forte sostegno da parte di governo e Europa, senza limitare il turismo ma regolamentando gli affitti brevi per contenere le speculazioni. - Gaeta.it

Le recenti dichiarazioni di Roberto Gualtieri, sindaco di Roma e presidente di Ali, hanno richiamato l’attenzione sulle possibili soluzioni all’emergenza abitativa nelle città italiane ed europee. Durante il convegno tenutosi a Firenze sul rapporto tra turismo di massa e bellezza urbana, Gualtieri ha sottolineato che le politiche pubbliche per la casa non si basano sulla riduzione del turismo, bensì sull’incremento di alloggi popolari e edilizia sociale, soprattutto attraverso interventi di rigenerazione urbana che non comportano consumo di nuovo suolo. Queste strategie richiedono tuttavia un supporto deciso da parte del governo nazionale e dell’Europa.

Politiche pubbliche per la casa: rigenerazione urbana e nuove abitazioni popolari

Roberto Gualtieri ha evidenziato che l’approccio più efficace per risolvere la crisi abitativa non consiste nel limitare gli arrivi turistici ma nel costruire e recuperare più alloggi dedicati a chi vive in città. Questi interventi si devono svolgere senza occupare terreni vergini, ormai scarsi, ma puntando sulla rigenerazione dei quartieri esistenti. In pratica si tratta di riqualificare spazi inutilizzati o degradati, trasformandoli in abitazioni accessibili per le fasce di popolazione più fragili.

La realizzazione di edilizia sociale resta un elemento chiave, anche perché risponde a una domanda abitativa crescente nelle grandi aree metropolitane. Gualtieri ha evidenziato che per raggiungere questi obiettivi servono però risorse e impegni concreti da parte delle istituzioni, a partire dal governo centrale fino alle istituzioni europee. Senza questo supporto, sarebbe difficile realizzare un numero sufficiente di alloggi pubblici e calmierati in tempi ragionevoli.

Il piano dei sindaci europei per affrontare l’emergenza casa

Il sindaco di Roma ha anche ricordato la sua partecipazione, a Bruxelles, alla presentazione del piano pensato dai sindaci europei per affrontare l’emergenza abitativa. Si tratta di un documento ambizioso che mira a porre l’attenzione sul recupero e sull’ampliamento di politiche pubbliche rivolte al sostegno di chi fatica a trovare casa.

Attenzione a gruppi sociali a rischio

Questo piano si rivolge non solo alle fasce più povere della popolazione ma anche a gruppi sociali intermedi a rischio espulsione dalle città a causa dei prezzi alle stelle e della scarsa offerta. Tra le misure previste ci sono la limitazione del costo degli affitti, la promozione di edilizia agevolata, e l’incremento degli alloggi con prezzi calmierati. Queste politiche tengono conto della varietà di esigenze di diverse categorie, come studenti, anziani e lavoratori con redditi medi modestissimi.

L’appoggio dell’Europa in questo ambito diventa un elemento strategico perché riflette la necessità di affrontare insieme le difficoltà che accomunano le città di vari paesi, garantendo un segnale condiviso di attenzione verso il diritto all’abitare.

Regolamentazione degli affitti brevi e limiti alle speculazioni immobiliari

Nel dibattito sulle cause dell’emergenza abitativa, Roberto Gualtieri ha rimarcato che la regolamentazione degli affitti brevi, soprattutto quelli legati al turismo, è importante per evitare eccessi e speculazioni. Questo tipo di locazioni ha contribuito a sottrarre case al mercato delle abitazioni stabili, facendo salire ancora di più i prezzi nelle città più gettonate.

La limitazione di affitti turistici veloci può dunque contenere una parte del problema, impedendo che case abbandonate o destinate ai residenti vengano sfruttate solo per brevi periodi a fini commerciali. Ma Gualtieri ha chiarito che questo non basta per risolvere la carenza di abitazioni pubbliche e sociali, che in Italia sono da tempo trascurate da politiche pubbliche efficaci.

Per affrontare realmente la crisi serve un impegno strutturale e duraturo, che punti su interventi concreti come la costruzione di nuovi alloggi a prezzi contenuti, la manutenzione del patrimonio immobiliare, e una pianificazione urbana che sappia coniugare esigenze abitative e vocazione turistica delle metropoli. Solo così si può garantire un’urbanistica più equilibrata, capace di rispondere alle necessità degli abitanti senza rinunciare all’attrattività turistica.

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