Le autorità romane si mobilitano per accogliere i funerali di papa Francesco, evento di portata mondiale che vedrà la capitale italiana nel centro dell’attenzione internazionale. I preparativi coinvolgono un coordinamento serrato tra Prefettura, Protezione civile e Governo, con stanziamenti economici significativi e dettagli operativi per garantire ordine e sicurezza.
nomina del commissario straordinario e fondi stanziati per i funerali
Il Governo ha affidato a Fabio Ciciliano la posizione di commissario straordinario per i funerali di papa Francesco. Questa nomina serve a centralizzare le decisioni e l’organizzazione dell’intero evento, previsto per sabato prossimo a Roma. Oltre all’incarico, è stato stanziato un fondo iniziale di 5 milioni di euro destinato a coprire le spese logistiche, di sicurezza e quelle per gestire l’alta affluenza di persone.
Il lavoro di Ciciliano si concentra sulla pianificazione di tutti gli aspetti tecnici e operativi, dalla gestione della viabilità alle procedure di controllo dei partecipanti. Il Commissario si coordina con la Prefettura di Roma e la Protezione civile per assicurare che ogni tassello del piano sia chiaro a tutte le forze mobilitate.
Il fondo economico richiesto mira a sostenere soprattutto gli interventi sul campo, tra cui l’installazione di sistemi tecnologici di sicurezza e la presenza di un dispositivo di monitoraggio in tempo reale durante la cerimonia funebre. Le risorse sono state suddivise per affrontare esigenze immediate e impreviste, dal controllo degli accessi alla gestione dei percorsi dedicati ai pellegrini.
coordinamento e gestione delle risorse economiche
Il coordinamento tra enti e la gestione economica sono fondamentali per la buona riuscita dell’evento, spiegano fonti governative.
piano sicurezza a cerchi concentrici e zona rossa in piazza San Pietro
La strategia di sicurezza individuata si basa su un sistema a cerchi concentrici che si estenderanno attorno a piazza San Pietro, luogo centrale della cerimonia funebre. L’intera area è stata dichiarata zona rossa, con accessi limitati e sorvegliata da forze dell’ordine in grande numero.
Il perimetro più esterno ospiterà i controlli iniziali, mentre le aree interne saranno presidiate da equipaggi speciali. Al centro, si trova piazza San Pietro, con filtri rigorosi per evitare qualsiasi rischio alla cerimonia. Per tutti gli ingressi sono stati predisposti dispositivi di controllo come body scanner e metal detector, in grado di identificare oggetti potenzialmente pericolosi.
Le autorità cercano così di impedire la presenza di sostanze vietate o armi, oltre a garantire un flusso ordinato degli ospiti, tra cui istituzioni internazionali e fedeli da tutto il mondo. Le forze di polizia collaborano con personale specializzato per coordinare interventi rapidi in caso di emergenze senza compromettere la solennità dell’evento.
sorveglianza e tecnologie avanzate
L’area verde e le strade circostanti sono state sottoposte a controlli preventivi e sono stati installati sistemi di videosorveglianza per monitorare situazioni sospette. L’uso di tecnologie avanzate permette, in tempo reale, di verificare la presenza nelle zone sensibili e di intervenire quando necessario.
misure avanzate di controllo e no fly zone attivata per la giornata
Per limitare il rischio di intrusioni, attorno a Roma è stata attivata una no fly zone che vieta il sorvolo di velivoli civili e privati sopra la città durante la giornata dei funerali. Questa limitazione risponde all’esigenza di tutelare la sicurezza aerea e prevenire episodi di disturbo o minaccia dall’alto.
Gli aeroporti cittadini e le rotte di volo sono stati regolamentati per garantire il rispetto di questa direttiva, con controlli anti-drone attivi nei punti sensibili. A terra, operatori della Protezione civile e delle forze dell’ordine hanno definito itinerari separati per i pellegrini, così da evitare assembramenti e facilitare l’accesso alle aree consentite.
I percorsi dedicati prevedono aree di attesa e punti di ristoro per gruppi di fedeli, secondo indicazioni precise fornite dagli organizzatori, in collaborazione con le autorità comunali. Questo sistema si concentra sul creare spazi ben gestiti, senza rischi o impedimenti, e favorire una partecipazione ordinata all’evento.
Agenti e volontari presidieranno le aree esterne e i corridoi di accesso alle piazze principali, intervenendo in caso di necessità e assicurando che il flusso di persone rispetti gli orari e le restrizioni previste. La no fly zone, che rimarrà in vigore diverse ore, sarà controllata dagli enti militari e civili preposti.
presenza di capi di stato, governi e migliaia di fedeli nella capitale
Sabato prossimo la città di Roma ospiterà un numero imponente di partecipanti ai funerali di papa Francesco, inclusi capi di Stato e di governo di vari Paesi. Questa presenza internazionale conferma l’importanza diplomatica e pastorale dell’evento.
I leader mondiali saranno accolti in Vaticano e nella zona circostante con procedure di sicurezza specifiche che tengono conto delle loro delegazioni e del protocollo. Lo scopo è consentire loro di partecipare senza problemi alle cerimonie ufficiali e agli incontri collaterali programmati.
Non mancheranno migliaia di fedeli provenienti da ogni parte del mondo, che desiderano rendere omaggio al pontefice. Questi pellegrini si distribuiranno lungo percorsi dedicati, oltre ai varchi controllati, per proteggere sia la loro sicurezza sia quella degli ospiti istituzionali.
Le strutture pubbliche e private nei dintorni sono state preparate per accogliere la massiccia affluenza. Le autorità locali prevedono il coinvolgimento di trasporti pubblici straordinari e l’attivazione di servizi d’emergenza, per far fronte a ogni evenienza.
Il rispetto delle regole imposte dalle autorità sarà fondamentale per garantire che la giornata si svolga nel massimo ordine e senza incidenti, si legge nel comunicato ufficiale. La capitale si prepara a vivere una giornata intensa, tra ricordo, tristezza e partecipazione collettiva.