Roma, multe in centro storico per mozziconi a terra, abusivi e turisti che imbrattano monumenti

Roma, multe in centro storico per mozziconi a terra, abusivi e turisti che imbrattano monumenti

Nel 2025 il centro storico di Roma è sotto stretta sorveglianza delle forze dell’ordine, con oltre 800mila euro di multe per infrazioni legate al decoro urbano, abusivismo e danni ai monumenti.
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Nel 2025 il centro storico di Roma è sotto stretto controllo delle forze dell’ordine, con migliaia di multe per violazioni al decoro urbano, come abusi commerciali, danneggiamenti di monumenti e comportamenti irregolari di turisti e operatori non autorizzati. - Gaeta.it

Il centro storico di Roma si trova sotto controllo serrato delle forze dell’ordine, impegnate a limitare comportamenti che danneggiano il decoro e la vivibilità delle aree più frequentate dai turisti. Tra le sanzioni più frequenti ci sono quelle rivolte a chi getta mozziconi di sigaretta a terra, a chi esercita attività commerciale senza permesso, e a chi imbratta monumenti o utilizza spazi pubblici in modo improprio. Nei primi mesi del 2025 si è registrato un aumento delle multe e dei controlli, soprattutto nel primo municipio, dove si trovano luoghi simbolo come piazza di Spagna, il Colosseo e la scalinata di Trinità dei Monti.

Il fenomeno delle violazioni nel cuore di roma

Nel 2025, le multe comminate dai vigili urbani nel centro di Roma hanno superato quota 800mila euro solo per infrazioni legate al decoro urbano, con una media di circa 250 euro a sanzione. L’attività dei vigili si concentra su chi butta mozziconi di sigaretta per terra, ma anche su chi lavora senza autorizzazione. Tra questi figurano figuranti in costume e operatori che offrono ai turisti servizi saltafila per visitare il Colosseo o altri monumenti senza fare la coda. Questi servizi, spesso pubblicizzati anche sui social, rappresentano un vero e proprio mercato parallelo non autorizzato.

Controlli e resistenze ai fori imperiali

A fronte di un afflusso continuo di turisti, la gestione del centro storico si complica, soprattutto sotto l’aspetto del controllo del degrado. Si contano casi in cui ambulanti abusivi hanno opposto resistenza, come accaduto ai Fori Imperiali, dove un venditore senza licenza ha aggredito un vigile con un ombrello parasole, finendo arrestato. Le autorità intensificano così i controlli cercando di prevenire comportamenti che danneggiano il patrimonio artistico e culturale.

Multe per chi danneggia monumenti e occupa spazi pubblici

Tra le infrazioni più comuni nel 2025 ci sono quelle rivolte a visitatori stranieri che utilizzano le aree monumentali per soste non autorizzate, spesso per pranzi o pic-nic. Oltre 400 multe recenti sono state emesse per persone che si sono sedute o stese sulle scalinate di Trinità dei Monti o che hanno utilizzato altre fontane e monumenti per scopi non consentiti. Questi atti violano regolamenti comunali e tutelano siti protetti dalla Soprintendenza.

Non mancano casi di scavalcamento di cancelli e graffitismo sulle mura e colonne storiche. Le denunce effettuate dai carabinieri riguardano sia scritte indelebili, firmate con chiavi o pennarelli, sia veri e propri slogan o murales abusivi. Anche il lancio di cicche di sigaretta sui sampietrini, spesso in presenza di cestini per i rifiuti, rientra nella lista delle infrazioni da sanzionare.

Divieti per fontane e aree protette

Le forze della polizia locale hanno intensificato i controlli anche per chi fa il bagno nelle fontane più famose di Roma. Sono state elevate circa trenta multe a chi è stato sorpreso in queste azioni vietate. Per le fontane vincolate, come quella di Trevi, piazza Navona e la Barcaccia di piazza di Spagna, è previsto un ordine di allontanamento immediato per chi viola le regole.

Parallelamente si contano più di 800 sanzioni rivolte ai cosiddetti “saltafila” abusivi e ai centurioni in costume. Questi ultimi spesso si pongono nelle aree monumentali senza permesso e richiedono denaro ai turisti per foto o servizi, senza alcuna autorizzazione. Il contrasto a queste attività mira a frenare l’illegalità nel turismo e a valorizzare il patrimonio storico in modo corretto.

Responsabilità degli esercenti e gestione degli assembramenti

Il rispetto del decoro urbano non dipende solo dai turisti, ma anche dai locali e dalle attività commerciali nelle immediate vicinanze dei siti storici. Nel corso del 2025 sono state elevate 700 multe a esercenti di bar, ristoranti e pub, accusati di non aver controllato schiamazzi e assembramenti di clienti. Alcuni hanno anche montato insegne o attrezzature non autorizzate.

Non mancano sanzioni per la mancata cura delle aree verdi e per la collocazione impropria di luminarie, elementi tutelati come parte dell’arredo urbano. Infine circa 200 multe hanno riguardato il mancato rispetto delle normative sulla vendita di alcolici, a volte alla base di episodi di degrado e disturbo della quiete pubblica. Le autorità cercano di mantenere un equilibrio fra attività commerciali e tutela dei luoghi pubblici, per conservare l’immagine di Roma e garantire un ambiente decoroso.

Il bilancio delle attività di controllo nel centro storico di Roma indica una crescente attenzione verso il rispetto delle regole, a tutela del patrimonio artistico e della qualità della vita. I provvedimenti adottati nelle ultime settimane segnalano una volontà concreta di contrastare comportamenti che minano il decoro e la sicurezza nelle aree più visitate della città.

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