Nella lotta contro l’abusivismo nel settore ricettivo, la Polizia di Stato ha intensificato i controlli sulle strutture ricettive nelle vicinanze della stazione Termini. Recenti ispezioni hanno portato alla denuncia di due strutture che operavano al di fuori delle autorizzazioni previste, con il conseguente intervento del Questore di Roma. L’operazione fa parte di un’azione più ampia per garantire la legalità e la sicurezza degli ospiti e dei turisti che affollano la capitale.
controlli della polizia di stato nella zona di termini
Il monitoraggio delle strutture ricettive negli immediati dintorni della stazione Termini è una prassi consolidata da parte della Divisione Amministrativa della Questura di Roma. In questo contesto, gli agenti effettuano verifiche per assicurarsi che le attività rispettino le normative in vigore, in particolare quelle riguardanti l’ospitalità e la registrazione degli ospiti. Recentemente, tali controlli hanno avuto esito positivo, con la scoperta di due strutture che avevano alterato le modalità di ospitalità per le quali erano state autorizzate.
Le ispezioni hanno rivelato situazioni problematiche, come nel caso di un esercizio in via Napoleone III. Questo luogo, originariamente autorizzato per “altre forme di ospitalità”, era stato convertito in un affittacamere senza le necessarie autorizzazioni. Gli agenti hanno inoltre preso atto della presenza di difformità nelle comunicazioni relative agli ospiti, un aspetto che è stato considerato particolarmente grave dalle autorità.
sanzioni e provvedimenti contro l’abusivismo
In un’altra operazione, all’interno di un palazzo in via Palestro, il titolare di due affittacamere aveva unito le sue attività in un’unica struttura, creando un albergo senza le dovute licenze. Questa pratica non solo viola le leggi sul settore ricettivo, ma solleva anche questioni di sicurezza pubblica, poiché le autorizzazioni sono fondamentali per garantire che le strutture rispettino determinati standard di qualità e sicurezza.
Dopo un’attenta istruttoria condotta dal Questore di Roma, sono state disposte la cessazione immediata delle attività abusive e la sospensione per quindici giorni delle operazioni delle strutture regolarmente autorizzate. Questo provvedimento è una forma di deterrente per evitare che altre strutture ricettive possano seguire percorsi simili.
applicazione dell’articolo 100 del tulps
Le misure adottate dalla Polizia di Stato si basano sull’applicazione dell’articolo 100 del TULPS, il Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza. Gli agenti hanno notificato i provvedimenti direttamente ai titolari delle strutture coinvolte e hanno affisso i cartelli di chiusura, che avvertono il pubblico del divieto di accesso stabilito dal Questore.
Questi interventi sono fondamentali per garantire la sicurezza dei turisti che visitano Roma e per mantenere un livello elevato nei servizi di ospitalità. La Polizia di Stato, attraverso questi controlli, mostra il proprio impegno nel combattere l’abusivismo e nel garantire che solo strutture adeguatamente riconosciute possano operare.
Ultimo aggiornamento il 29 Settembre 2024 da Armando Proietti