La roma si trova a un momento cruciale per il suo bilancio, con la necessità di registrare plusvalenze di rilievo entro il 30 giugno. Le cessioni fatte finora non bastano a garantire il rispetto dei parametri imposti dall’Uefa. Tra partenze bloccate e trattative in stand-by, il club capitolino deve correre contro il tempo per evitare pesanti sanzioni. In questo quadro si inseriscono manovre di mercato delicate e scelte obbligate, dopo l’addio improvviso del direttore sportivo.
La situazione del bilancio e le cessioni già fatte
Negli ultimi mesi la roma ha incassato circa 30 milioni con la vendita di giocatori come le fée, ceduto al sunderland, e dahl, passato al benfica. A questi si aggiunge una cessione quasi certa: quella di zalewski, che l’inter riscatterà per circa 6,5 milioni. Malgrado queste operazioni, il club non raggiunge il target necessario per rispettare il fair play finanziario entro la scadenza di fine giugno.
Gli uffici di trigoria erano relativamente tranquilli fino alla settimana scorsa, soprattutto perché stava per concretizzarsi il trasferimento di angeliño all’al-hilal. Però la trattativa si è impantanata per i dubbi del giocatore e per le richieste dei sauditi, e l’affare è saltato, almeno momentaneamente. Dopo il mondiale per club ci sarà forse un nuovo tentativo da parte dell’al-hilal, favorito dall’intervento di simone inzaghi.
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Nel frattempo la posizione di paredes rimane incerta: il centrocampista segue da vicino il boca juniors negli stati uniti ma per il momento non è stata definita nessuna cessione. La clausola rescissoria da tre milioni potrebbe essere esercitata solo nel mese di luglio, quindi non rientra nei conti di fine giugno.
La difficile scelta di vendere evan n’dicka
L’ipotesi più concreta per sistemare i conti è la cessione di evan n’dicka, difensore centrale e punto fisso della roma nella stagione scorsa. Il giocatore è stato premiato in costa d’avorio come miglior calciatore e ha totalizzato tutti i minuti nei campionati recenti, dimostrando continuità e affidabilità.
Vendere n’dicka significa rinunciare a un perno difensivo che ha un valore sportivo importante, ma rappresenta anche l’unico modo per ottenere una plusvalenza rilevante. Il francese è arrivato due anni fa a parametro zero, quindi qualunque offerta interessante rientrerebbe come guadagno netto in bilancio.
Lo staff della roma sta sondando soprattutto il mercato inglese, insieme ad altre destinazioni, per capire se può arrivare una proposta che soddisfi le richieste del club. Al momento però nessuna trattativa è stata formalizzata. La scelta è delicata perché da un lato serve la plusvalenza, dall’altro la rosa rischierebbe di perdere un elemento fondamentale.
Rischi e vincoli del fair play finanziario per la roma
La data del 30 giugno rappresenta una scadenza intermedia prevista dal settlement agreement sottoscritto dalla roma con l’uefa nell’agosto 2022. Secondo questo accordo, il club dovrà raggiungere un equilibrio finanziario sostenibile entro quattro anni, quindi fino a giugno 2026. Non è richiesta una situazione di pareggio assoluto, ma la roma deve contenere le perdite complessive entro 60 milioni, escludendo certi investimenti considerati virtuosi .
La normativa dell’uefa prevede osservazioni durante l’anno, con scadenze intermedie ogni 30 giugno e 30 dicembre. La roma deve dimostrare miglioramenti evidenti nel proprio bilancio. L’ultimo resoconto ha fatto emergere un rosso di 81 milioni, già migliore rispetto all’anno precedente con -102 milioni.
Se al 30 giugno la società non presenterà il miglioramento richiesto, potrà trovarsi a pagare multe o sanzioni più severe. Nel peggiore dei casi è prevista la squalifica dalle competizioni europee. La roma sostiene però di non rischiare questa ipotesi, né ora né alla scadenza definitiva del 2026.
Il percorso intrapreso impone un rigore nel mercato trasferimenti per i prossimi mesi. Si attendono cessioni importanti per abbassare il passivo e rispettare gli obblighi imposti dall’ente regolatore europeo. La delicata situazione economica condiziona quindi la gestione sportiva e finanziaria di un club storico come la roma.