Roma al 35esimo posto mondiale per congestione: il traffico rallenta i romani

Roma al 35esimo posto mondiale per congestione: il traffico rallenta i romani

Roma si colloca al 35esimo posto tra le città più congestionate del mondo, con i romani bloccati nel traffico per 103 ore all’anno, evidenziando gravi problemi di viabilità e infrastrutture.
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Roma al 35esimo posto mondiale per congestione: il traffico rallenta i romani - Gaeta.it

Nell’analisi del traffico urbano nel 2024, Roma emerge come una delle città più congestionate del mondo, collocandosi al 35esimo posto su 500 metropoli esaminate. Il report di TomTom, presentato l’8 gennaio, rivela che i romani spendono in media 103 ore all’anno bloccati nel traffico, superando anche le 98 ore degli abitanti di New York. Questo scenario evidenzia le gravi problematiche legate alla viabilità nella Capitale, nonché le sfide che ulteriori sviluppi urbanistici e demografici pongono nei trasporti pubblici.

Il traffico a Roma

Roma si distingue per la lentezza dei veicoli, con un tempo medio di 30 minuti necessari per percorrere solo 10 chilometri. Tale dato rappresenta il record nazionale, indicando un problema che riguarda non solo la struttura stradale ma anche l’incremento del numero delle automobili nel centro e nelle periferie. A confronto, altre città italiane mostrano dati relativamente migliori: Torino occupa il secondo posto con 28 minuti, seguita da Firenze a 27 minuti. Milano, che nel 2023 deteneva il primato di tempo perso nel traffico, si è relegata al terzo posto con una media di 27 minuti ogni 10 chilometri e 100 ore all’anno bloccate nel traffico.

La classifica globale rivela che altri luoghi, come Barraquilla in Colombia, registrano perdite di tempo notevolmente superiori, arrivando a 130 ore all’anno. Nelle città europee, Bucarest e Bruxelles occupano posizioni preminenti per congestione stradale, con 150 e 118 ore perse all’anno rispettivamente.

Le cause della congestione

Secondo Ralf-Peter Schäfer, Vice President of Traffic di TomTom, la situazione attuale deriva da una combinazione di crescita demografica, sviluppo economico e infrastrutture inadeguate. La pianificazione stradale non riesce a soddisfare le esigenze di una popolazione e di un’economia in espansione. L’eccessivo affollamento delle strade e l’aumento del traffico merci, stimolato dall’e-commerce, aggravano ulteriormente la situazione. La mancanza di un approccio integrato verso una mobilità sostenibile, unita alla necessità di regolamentazioni più severe, è fondamentale per evitare un ulteriore deterioramento della qualità della vita nelle metropoli.

L’andamento globale della velocità

Il report di TomTom indica che nel 2024 ben il 76% delle città esaminate ha visto un calo nella velocità media di circolazione rispetto all’anno precedente. Nonostante la diminuzione consolidata, le velocità durante le condizioni ottimali di traffico, quelle in cui ci si aspetterebbe di muoversi senza intoppi, sono rimaste stabili con leggeri miglioramenti in molte aree. Ciò suggerisce che, sebbene le condizioni siano in generale peggiorate, ci sono scenari locali in cui il traffico si muove in modo più fluido, grazie a interventi mirati e alla revisione delle infrastrutture.

Roma, quindi, continua a rappresentare un microcosmo delle problematiche di traffico che affliggono molte metropoli nel mondo, delineando un quadro che richiede attenzione e interventi strategici per costruire un futuro di viabilità più sostenibile.

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