Un’ottimizzazione delle presenze in una delle località sciistiche più rinomate dell’Abruzzo ha caratterizzato la domenica a Roccaraso, con un netto calo rispetto al recentissimo afflusso massiccio. Con una riduzione del due terzi delle presenze rispetto alla settimana precedente, si è registrata un’atmosfera più tranquilla, anche se non priva di polemiche. Il sindaco Francesco Di Donato ha implementato misure per controllare il numero di visitatori, dimostrando come un approccio organizzato possa fare la differenza in situazioni di alta affluenza.
Misure di contenimento e affluenza
Grazie ai provvedimenti del sindaco Francesco Di Donato, Roccaraso ha visto una notevole diminuzione degli arrivi, passando da circa 13 mila presenze a 2.500 durante la scorsa domenica. Di fatto, solo 40 dei 60 pullman autorizzati sono giunti a destinazione, il che indica un’efficacia nelle strategie di controllo attuate. I visitatori, infatti, hanno raggiunto anche gli impianti, con un totale di circa ottomila presenze. La verifica avvenuta all’ingresso di Castel di Sangro ha impedito a tre autobus di proseguire a causa della mancanza di autorizzazione, mentre altri gruppi sono stati dirottati verso destinazioni alternative.
Secondo Di Donato, il metodo messo in atto ha dimostrato di funzionare e potrebbe essere replicato nei prossimi week-end, fino alla fine della stagione invernale. Il sindaco ha dichiarato che non si tratta di avere meno persone in montagna, ma di gestire gli arrivi in maniera più equilibrata e rispettosa del territorio. Anche il presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso, ha sottolineato come tale approccio si sia rivelato utile per mantenere l’ordine e gestire la situazione.
Controversie e confronti
Non sono mancate le tensioni nel corso della giornata, in particolare un acceso scambio di battute tra il sindaco Di Donato e il tiktoker napoletano Anthony Sansone. Quest’ultimo accusava l’amministrazione comunale di aver leso l’immagine dei napoletani, esprimendo il suo disappunto per le affermazioni ritenute offensive. Sansone, in maniera diretta, ha richiesto scuse pubbliche, sostenendo che il popolo di Napoli non debba essere etichettato come ignorante e trascurato.
In risposta, Di Donato ha ribadito il legame tra Roccaraso e Napoli, affermando che l’intento non è mai stato quello di offendere ma di garantire il rispetto per l’ambiente e per la comunità locale. La discussione ha acquisito toni accesi anche con la presenza di Francesco Borrelli, deputato campano, il quale ha sottolineato la ricchezza culturale e la grandezza storica di Napoli, distaccandola dalle rappresentazioni pesanti legate alla criminalità . Il confronto tra Sansone e Borrelli ha evidenziato le diverse percezioni e la necessità di una rappresentazione più equa della realtà napoletana.
Reazioni dalla comunità locale
Le reazioni dei commercianti di Roccaraso riguardo le misure del sindaco sono state contrastanti. Alcuni lamentano che le restrizioni danneggiano il commercio, affermando che tutti dovrebbero avere accesso alla montagna, indipendentemente dalle loro disponibilità economiche. Un commerciante ha specificato che una diminuzione di visitatori si traduce in perdite economiche e spreco di prodotti alimentari. Altri, invece, hanno notato che l’afflusso era simile a quello delle domeniche precedenti.
La questione ha toccato anche l’aspetto della comunicazione mediatica. Alcuni operatori del settore sciistico hanno messo in evidenza il danno che si sta creando alla reputazione delle strutture. Un componente della Scuola sci Alto Sangro ha espresso rammarico per le rappresentazioni errate riguardo le condizioni degli impianti, rassicurando che la neve c’è, contrariamente a quanto riportato da alcune testate.
La situazione rimane quindi tesa, con la comunità locale divisa tra la necessità di un’equilibrata gestione afflusso e le preoccupazioni per la propria immagine, in una fase di rialzo economico certo non semplice.