Il 23 gennaio 1944 segna una data drammatica nella memoria di Roccacerro, una frazione di Tagliacozzo, dove un bombardamento delle forze alleate ha colpito duramente la comunità, causando la morte di dieci civili. Ogni anno, la commemorazione di questo evento rappresenta un momento cruciale per mantenere viva la memoria di quelle vite spezzate e riflettere sull’impatto della guerra. Quest’anno, come da tradizione, la cerimonia si è svolta il 25 gennaio, due giorni dopo il triste anniversario, per favorire la partecipazione della popolazione.
La commemorazione a Tagliacozzo
Il Sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, insieme a membri dell’amministrazione comunale, ha guidato la cerimonia di commemorazione in onore delle vittime del bombardamento. Questo momento di riflessione si è svolto con l’omaggio di un cuscino di alloro posato sulla lapide commemorativa. La commemorazione ha incluso una breve cerimonia che ha visto il coinvolgimento del parroco D. Michelangelo Pellegrino, il quale ha offerto una preghiera e una benedizione. Questa iniziativa, che si ripete da otto anni, sottolinea l’impegno dell’amministrazione nel mantenere viva la memoria storica della comunità.
La scelta di posticipare la celebrazione di un paio di giorni rispetto alla data ufficiale ha come obiettivo quello di permettere a un numero maggiore di persone di prendere parte al ricordo di questa tragedia. Questa modifica è stata accolta positivamente da coloro che hanno dato il loro contributo per rendere la cerimonia un momento collettivo di commemorazione e riflessione.
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La testimonianza di un sopravvissuto
Antonio Donati, uno dei pochi sopravvissuti al bombardamento, ha condiviso i ricordi di quel giorno funesto. All’epoca, era un bambino di soli undici anni e la sua narrazione mette a fuoco la brutalità dell’accaduto. “Era una domenica invernale, la piazza era piena di gente che godeva del calore del sole,” ha detto. Tuttavia, quest’atmosfera di serenità si è trasformata in terrore con l’arrivo degli aerei. La sua testimonianza è un forte richiamo alla realtà di quel momento, dove la vita quotidiana è stata brutalmente interrotta dalla guerra.
Antonio ha descritto il frastuono assordante degli aerei che ha riempito il cielo, portando con sé il dolore e la devastazione. La memoria di ciò che è accaduto ha spinto alcuni residenti, tra cui Andrea Malatesta e sua moglie Carolina Ronchetti, a raccogliere queste esperienze in un libro intitolato “Piazza XXIII gennaio – Interviste e racconti sul bombardamento anglo-americano del 23 gennaio 1944”. L’opera, in fase di pubblicazione, mira a preservare le storie di vita e i ricordi di chi ha vissuto quell’orribile evento.
Il valore della memoria storica
Il Sindaco Giovagnorio ha sottolineato l’importanza di opere come quella di Malatesta per mantenere viva la memoria di un episodio così drammatico. “Questa è una preziosa documentazione per non dimenticare e trasmettere alle future generazioni la tragedia che ha colpito Roccacerro. È fondamentale far sì che questi eventi non vengano mai dimenticati,” ha dichiarato il primo cittadino durante il suo intervento.
Nella sua allocuzione, il Sindaco ha anche espresso un forte cordoglio per le vittime innocenti, che includevano bambini e anziani, e ha fatto un applauso agli associati della Pro Loco e a tutti coloro che hanno partecipato all’organizzazione della cerimonia. La presenza dei rappresentanti dell’Associazione degli Alpini ha aggiunto un tocco di rispetto e solidarietà al ricordo collettivo, enfatizzando l’importanza della comunità nel riaffermare la propria identità attraverso la memoria storica.
Questo evento rimane un momento cruciale per i cittadini di Roccacerro e Tagliacozzo, un’opportunità per onorare coloro che hanno pagato un prezzo altissimo a causa della guerra e riaffermare l’importanza della pace e della coesione sociale.