La regione Liguria prosegue la sua partecipazione all’Expo Internazionale di Osaka con un ruolo di primo piano affidato all’università di Genova. Il secondo giorno di esposizione ha visto l’ateneo genovese siglare un accordo quinquennale con l’università Tohoku Gakuin di Sendai, in Giappone, per approfondire tematiche complesse come il rischio idrogeologico, la salute pubblica e la logistica. L’intesa si prefigge scambi ampi tra docenti, ricercatori e studenti, con una particolare attenzione ai fenomeni sociali come l’invecchiamento della popolazione, una sfida comune tra Italia, Liguria e Giappone che apre scenari di collaborazione nei settori della smart specialization regionale.
Un accordo strategico tra università di genova e tohoku gakuin per affrontare rischi e sfide sociali
L’accordo firmato nella città nipponica rappresenta un passo concreto nei rapporti scientifici e culturali tra i due atenei. Il presidente dell’università di Sendai, prof. Onishi, e la prorettrice di Genova, Paola Dameri, hanno formalizzato l’intesa che stabilisce una collaborazione strutturata per almeno cinque anni. Questo patto prevede non solo lo svolgimento di attività di ricerca in comune, ma anche la mobilità di docenti e studenti per favorire un continuo scambio di idee e prospettive diverse su temi cruciali.
Il rischio idrogeologico, sempre più rilevante a causa dei cambiamenti climatici, assume grande rilevanza. Liguria e Giappone hanno in questo senso interessi convergenti. La salute e la logistica completano il quadro delle questioni affrontate, sia in termini di approccio scientifico sia per studi applicati. Non a caso, l’invecchiamento demografico è un nodo cruciale che accomuna le due realtà, alimentando la ricerca su politiche sociali e tecnologie pensate per rispondere alle nuove esigenze sanitarie e sociali di una popolazione in continua trasformazione.
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Il capo di gabinetto della regione Liguria, Massimiliano Nannini, ha sottolineato l’importanza della giornata, ricordando che formazione e ricerca rappresentano punti fermi del programma regionale diretto da Marco Bucci. Ha evidenziato come l’università di Genova, con oltre 30mila iscritti, sia un elemento centrale per consolidare relazioni di valore che favoriscono il dialogo internazionale tra studenti e docenti.
Presentazione delle ricerche e relazioni internazionali con le università giapponesi
Gli eventi mattutini degli incontri a Osaka hanno visto il team dell’università di Genova presentare le proprie eccellenze e iniziative sviluppate in collaborazione con istituti giapponesi di rilievo. Tra questi figurano Osaka University, Rissho University, Meiji University e il Japan Advanced Institute of Science and Technology . Non si tratta di semplici partnership; la relazione con il JAIST si traduce in un laboratorio congiunto che svolge ricerche su temi di grande attualità, consolidando la cooperazione scientifica tra Italia e Giappone.
La scelta dei partner dimostra la volontà di mantenere legami con realtà accademiche di alto livello, puntando su progetti che intrecciano scienza, tecnologia e innovazioni applicate. Le collaborazioni abbracciano campi diversi, dalla robotica alla gestione dei rischi naturali, offrendo così un quadro ampio e concreto delle attività di UniGe nel contesto asiatico.
Gli incontri di Osaka si sono rivelati momenti fondamentali per far conoscere le potenzialità dell’università e stimolare un confronto diretto sulle opportunità di sviluppo della ricerca e della didattica a livello internazionale.
Focus sui programmi didattici congiunti e opportunità per studenti giapponesi a genova
Nel pomeriggio, il discorso si è spostato sulle iniziative accademiche, soprattutto quelle che coinvolgono la didattica. I docenti di UniGe hanno illustrato, tra gli altri, il master in robotica realizzato in collaborazione con la Keio University, una delle più prestigiose università giapponesi. Questo percorso formativo rappresenta un esempio concreto di come le collaborazioni si trasformano in offerte educative che permettono agli studenti di lavorare su tecnologie emergenti a cavallo tra le due sponde del Pacifico.
Sono state anche presentate le opportunità riservate agli studenti giapponesi, che possono ora frequentare corsi in inglese presso Genova. UniGe propone 20 programmi di laurea interamente in lingua inglese, aprendo così la strada a scambi culturali e formativi. Questa offerta ha attratto l’interesse delle università giapponesi, come confermato dal consigliere Alessio Piana, che ha lodato l’impegno del sistema universitario ligure e la capacità di offrire percorsi in linea con le esigenze di un mondo sempre più globale.
I rinnovi degli accordi con Keio University e Rissho University sono stati un ulteriore segnale di continuità e fiducia, mentre sono stati sottoscritti nuovi accordi con altre sette università del Giappone, per formalizzare collaborazioni finora informali e favorire un dialogo più strutturato.
Smart cup japan 2025, competizione per idee imprenditoriali e incubazione a genova
La giornata ha incluso anche la presentazione di smart cup japan 2025, un programma lanciato congiuntamente da UniGe e FILSE per promuovere l’imprenditorialità tra gli studenti universitari in Giappone. L’iniziativa invita giovani talenti a proporre progetti di business innovativi, mettendo a disposizione un palco importante per mostrare le loro idee.
I vincitori giapponesi della competizione saranno ammessi a un programma di incubazione nel BIC a Genova. Questa opportunità fornisce supporto concreto nello sviluppo delle idee, offrendo mentor, spazi di lavoro e risorse per trasformare un progetto in un’impresa. Smart cup Japan si pone come ponte tra la formazione universitaria e il mondo dell’impresa, alimentando un dialogo diretto tra creatività e mercato.
L’avvio di questo programma testimonia una volontà precisa di facilitare la contaminazione culturale e tecnologica tra Italia e Giappone, offrendo strumenti reali per chi vuole trasformare un’intuizione in un business durevole.
Workshop su edoardo chiossone, il legame tra arte, tecnologia e innovazione
A chiudere gli eventi della giornata ci sono stati approfondimenti dedicati a Edoardo Chiossone, figura centrale nel rapporto tra cultura italiana e giapponese. Il workshop, organizzato da UniGe insieme al Museo Chiossone, alla Casa delle Tecnologie Emergenti e al CNR, ha preso in esame il ruolo storico di Chiossone in Giappone.
La direttrice del Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone di Genova, Aurora Cenepari, ha presentato il museo come un esempio concreto di come arte, tecnologia e innovazione possano interagire. Il percorso di Chiossone in Giappone è stato spiegato in relazione al suo lavoro nel campo delle arti grafiche e alla diffusione di tecnologia per la stampa, un tema che ancora oggi ispira collaborazioni e scambi culturali tra Italia e Giappone.
Il workshop ha evidenziato l’importanza di mantenere vivi i legami storici attraverso iniziative culturali che uniscono passato e presente, stimolando nuove riflessioni sul valore della tecnologia applicata all’arte.
Le attività svolte a Osaka dalla regione Liguria e dall’università di Genova confermano una collaborazione ampia e articolata, in grado di intrecciare formazione, ricerca e cultura, con importanti ricadute per studenti, docenti e comunità scientifiche di entrambi i paesi.