Il libro “Il sogno. L’Europa s’è desta!” esce il 17 giugno per Einaudi Stile Libero. Non è solo la trascrizione arricchita dello spettacolo tv condotto da Roberto Benigni su Rai1, ma un testo che approfondisce la storia e i personaggi chiave dietro alla costruzione dell’Europa. Scritto insieme a Michele Ballerin e Stefano Andreoli, il volume offre un racconto articolato, ricco di aneddoti e riflessioni, destinato a chiunque voglia capire meglio le radici di un continente che va oltre i confini geografici e istituzionali.
Un viaggio appassionato nella storia e nell’idea di Europa
Il libro parte da una prospettiva diversa rispetto ai classici trattati storici sull’Europa. Roberto Benigni guida il lettore attraverso figure storiche, eventi e idee che hanno segnato la strada verso l’unità europea. Non si limita a un racconto lineare, ma intreccia la concretezza dei fatti con la forza della poesia. Da Giuseppe Garibaldi, simbolo di un’Italia unita e di un sogno più grande, fino agli ideatori di Ventotene, spazio fondamentale nella nascita del pensiero federalista.
Personaggi fondamentali
Jean Monnet, uno dei padri fondatori dell’Unione europea, trova spazio accanto a Sofia Corradi, meno conosciuta ma determinante per il progetto Erasmus. Questo avvicinamento a figure meno note permette di dare voce a chi ha costruito l’Europa con azioni spesso fuori dai riflettori. Il racconto supera la semplice cronaca per diventare un invito a vedere l’Europa come casa comune, un progetto condiviso che coinvolge ogni cittadino.
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Le parole di Benigni, supportate dall’esperienza di Michele Ballerin e Stefano Andreoli, creano un equilibrio tra passione e rigore, capace di trasmettere non solo informazioni, ma emozioni e motivazioni profonde. La lettura prende una piega coinvolgente e restituisce una dimensione viva e attuale all’idea di Europa.
Nuovi capitoli per approfondire personaggi e momenti decisivi
Questa edizione del libro include otto capitoli aggiuntivi rispetto allo spettacolo televisivo. Sono pagine che ampliano il racconto di momenti storici e svelano retroscena poco noti del processo di integrazione europea. La scelta degli autori di non limitarsi a riportare lo show, ma di espandere il testo con dettagli inediti, arricchisce la narrazione.
Le aggiunte permettono di approfondire figure cruciali e di ristabilire alcune verità storiche. Per esempio, si racconta con maggiore precisione la vita e il pensiero di chi ha lavorato a un nuovo modello di convivenza, spesso in tempi difficili e con pochi mezzi. Questi capitoli trasportano il lettore a linkare eventi e personaggi, offrendo una visione più completa e meno stereotipata dell’Europa.
La storia di Sofia Corradi
Viene sottolineata l’importanza degli atti coraggiosi e talvolta solitari, come la scelta di Sofia Corradi di promuovere la mobilità degli studenti europei, progetto che ha avuto un impatto duraturo sulle nuove generazioni. Lo sguardo si allarga anche al contesto sociale e politico che ha accolto queste idee, senza nascondere le difficoltà incontrate.
Il libro, pur più complesso, conserva la chiarezza e la leggerezza del testo parlato, permettendo una lettura fluida e stimolante, che non perde mai la forza emotiva alla base dello spettacolo originale di Benigni.
Il sogno di un’Europa come promessa e responsabilità
“Il sogno. L’Europa s’è desta!” non vuole essere soltanto una raccolta di ricordi o un elenco di date. L’opera si presenta anche come un messaggio attuale a chi legge, soprattutto in un momento in cui molti dubitano del senso dell’Europa. Il libro porta l’attenzione verso la consapevolezza dei valori comuni, invitando a riflettere sul ruolo personale di ogni cittadino nel futuro del continente.
Non mancano momenti di critica e senza mezzi termini si mettono in luce le difficoltà e le contraddizioni del progetto europeo. Tuttavia, Benigni e i coautori non rinunciano a un’apertura verso la speranza. Lo spettacolo e il libro si pongono come antidoto alla disillusione, proponendo un cambiamento possibile attraverso la conoscenza e l’impegno.
Questa idea di Europa non è solo istituzionale, ma si riflette nella partecipazione civile e nella condivisione di un’identità che rimane aperta e in trasformazione. Il libro indica una strada, fatta di responsabilità e coraggio, per affrontare sfide come le nuove tensioni politiche o economiche.
Il sogno, dunque, continua a vivere in una dimensione viva, a chiunque sappia ascoltare e riprendere in mano i fili di una storia comune. Così il testo si propone come una lettura importante per chi vuole andare oltre le apparenze e capire cosa significhi davvero costruire un’Europa unita e solidale.