Ritrovato senza vita il corpo di un ragazzo sudanese ripescato nell'Adda a Cornate d'Adda

Ritrovato senza vita il corpo di un ragazzo sudanese ripescato nell’Adda a Cornate d’Adda

Un ragazzo sudanese di 16 anni residente a Cornate d’Adda è stato trovato morto nel fiume Adda dopo essere scomparso durante un bagno; indagini e autopsia sono in corso con il coinvolgimento dei vigili del fuoco di Milano.
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Un ragazzo sudanese di 16 anni è stato trovato morto nel fiume Adda a Cornate d’Adda dopo essere scomparso durante un bagno; sono in corso indagini e autopsia per chiarire le cause. - Gaeta.it

Un giovane di 16 anni, originario del Sudan e residente a Cornate d’Adda, è stato trovato morto nel fiume Adda. Il ragazzo era scomparso durante un bagno nelle acque del fiume, ed è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco di Milano. Le autorità hanno avviato le indagini e disposto l’autopsia per chiarire le cause del decesso.

Il ritrovamento del corpo lungo il fiume adda

Il corpo del sedicenne è stato recuperato nella mattinata del 25 aprile 2025. I sommozzatori del comando dei vigili del fuoco di Milano hanno individuato il cadavere circa 4 chilometri a valle della Chiesa della Concesa, lungo il tratto della Martesana. L’intervento è scattato poche ore dopo la segnalazione della scomparsa. Il ragazzo, dopo essersi tuffato nell’acqua, non è più riemerso. Le ricerche si sono concentrate subito nel punto dell’ultimo avvistamento ma, a causa della corrente, il corpo è stato trovato più a valle.

Squadre specializzate nell’intervento

Le operazioni di recupero hanno coinvolto diverse squadre specializzate, tra cui i sommozzatori e gli uomini sul campo per la perlustrazione delle sponde e dei tratti circostanti. Il corpo, una volta estratto dall’acqua, è stato trasferito all’ospedale locale per le prime verifiche. La zona del ritrovamento è al momento presidiata per consentire ai tecnici di svolgere rilievi più approfonditi.

Le dinamiche della tragedia e la risposta dei soccorsi

Secondo quanto riportato dalle prime testimonianze, il giovane aveva scelto il fiume Adda come luogo per un bagno, probabilmente spinto dal caldo tipico della primavera. “Purtroppo, dopo essersi immerso, non è più riemerso.” Il fatto ha causato un notevole allarme tra i presenti in zona, che hanno subito dato l’allarme al numero di emergenza.

La risposta dei vigili del fuoco è stata immediata. Squadre specializzate si sono recate sul posto per avviare le ricerche con gommoni e sommozzatori. Il fiume Adda, contraddistinto da correnti insidiose in alcuni tratti, ha complicato il soccorso e le ricerche, che si sono protratte per diverse ore. Nonostante gli sforzi, il ragazzo non ha più dato segni di vita. Le operazioni hanno impegnato i soccorritori fino al ritrovamento del corpo.

Coinvolgimento diretto del comando di milano

Il coinvolgimento diretto del comando di Milano ha permesso di contare su mezzi adeguati e tecnici preparati. Tra questi, i sommozzatori si sono concentrati sulle zone dove la corrente potesse aver trascinato il giovane. Il fermo controllo della situazione da parte delle autorità ha evitato disordini durante le ricerche. Sul posto sono anche intervenute le forze dell’ordine per ricostruire quanto accaduto.

Le indagini sulla morte e l’autopsia

La procura competente ha disposto l’autopsia per accertare con precisione le cause della morte del ragazzo. L’esame verrà svolto nelle prossime ore presso una struttura specializzata e servirà a chiarire se il decesso è riconducibile a un’annegamento accidentale o se vi siano altre circostanze da approfondire.

La morte del giovane sudanese ha attivato anche una serie di controlli su eventuali responsabilità o altre situazioni da valutare. Le autorità vogliono escludere ogni possibile coinvolgimento di terzi o altre complicazioni che potrebbero emergere dalle indagini. Il certificato medico-legale fornirà dati utili agli inquirenti per completare la ricostruzione dei fatti.

La comunità locale a Cornate d’Adda segue con attenzione gli sviluppi. Il ragazzo era residente nel paese e la sua scomparsa ha colpito le persone che lo conoscevano. Il comune ha messo a disposizione risorse per sostenere la famiglia e favorire un confronto trasparente con le autorità. Le autorità continuano a monitorare la situazione per evitare episodi simili in futuro lungo il fiume Adda.

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