Ritrovato nel parco Lambro a Milano uomo scomparso da due giorni con disturbi psichiatrici

Ritrovato nel parco Lambro a Milano uomo scomparso da due giorni con disturbi psichiatrici

Matteo Buraschi, uomo con disturbi psichiatrici, è stato ritrovato vivo nel parco Lambro a Milano dopo due giorni di ricerche condotte dalla polizia locale a cavallo; condizioni stabili e monitoraggio in corso.
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Matteo Buraschi, uomo con disturbi psichiatrici scomparso da Bresso, è stato ritrovato vivo dopo due giorni nel parco Lambro a Milano grazie alla polizia locale a cavallo. Le sue condizioni sono stabili e le autorità hanno avviato il supporto sanitario e sociale necessario. - Gaeta.it

Matteo Buraschi, un uomo di 34 anni con disturbi psichiatrici, è stato trovato vivo dopo due giorni di ricerca nel parco Lambro a Milano. L’uomo era scomparso venerdì pomeriggio da casa sua a Bresso, dove vive con la famiglia. La polizia locale a cavallo di Milano ha individuato Matteo seduto su una panchina in una zona appartata del parco, non facilmente accessibile tramite auto. Le condizioni sembrano stabili almeno al momento del ritrovamento.

Il contesto della scomparsa e le preoccupazioni dei familiari

La scomparsa di Matteo Buraschi ha generato immediata apprensione da parte dei suoi genitori. Venerdì, dopo essere uscito di casa nel pomeriggio, non ha più fatto ritorno. Il fatto ha destato particolare preoccupazione perché Matteo non aveva mai passato una notte lontano da casa senza accompagnamento. La sua situazione è complicata dalla presenza di disturbi psichiatrici, che richiedono attenzione e cura costante. I familiari hanno attivato le ricerche rivolgendosi alle forze dell’ordine e pubblicando appelli per ottenere informazioni. L’assenza prolungata senza notizie ha acuito la tensione in famiglia e nella comunità locale.

L’intervento della polizia locale a cavallo e le modalità del ritrovamento

Il nucleo della polizia locale a cavallo di Milano ha svolto un ruolo decisivo nel ritrovamento di Matteo. L’unità, specializzata in pattugliamenti su aree verdi e zone difficili da raggiungere con i mezzi tradizionali, ha individuato l’uomo in una parte remota del parco Lambro. La zona scelta da Matteo era poco accessibile e nascosta, una caratteristica che ha reso le ricerche complesse. Nonostante ciò, la professionalità degli agenti e l’impiego dei cavalli ha permesso di coprire efficacemente l’area. Al momento del ritrovamento, Matteo era seduto tranquillo su una panchina e non mostrava segni evidenti di sofferenza fisica. È stato prontamente messo sotto osservazione per valutare le sue condizioni di salute.

Il ruolo del parco Lambro come luogo di ritrovo e le sfide nella ricerca di persone scomparse

Il parco Lambro è una vasta area verde di Milano, con ambienti che variano da spazi aperti a zone più isolate e meno frequentate. Questi ultimi punti possono diventare difficili da raggiungere, specialmente in caso di ricerche di persone scomparse che potrebbero scegliere di sostare o nascondersi proprio lì. Nel caso di Matteo, la scelta di una zona appartata ha rappresentato una sfida per chi ha condotto le ricerche. Il parco, amato come spazio di svago, può però trasformarsi in un luogo complicato quando si tratta di interventi di emergenza o ritrovamenti di persone vulnerabili. La modalità di pattugliamento a cavallo si è rivelata una strategia efficace per coprire questi spazi, agevolando l’accesso e la visibilità nelle aree boschive o appartate.

Le condizioni di salute di matteo e il seguito dopo il ritrovamento

Dopo il ritrovamento, le autorità hanno sottoposto Matteo a un primo controllo sanitario. Anche se appariva in buone condizioni fisiche, l’attenzione si è rivolta a garantire un supporto adeguato alla sua salute mentale. La famiglia rimane coinvolta per stabilire le opportune cure e interventi volti a evitare nuove situazioni di rischio. L’evento ha evidenziato la necessità di monitoraggi continui per persone con problematiche simili, soprattutto in contesti urbani. Le autorità locali si sono attivate per coordinare i servizi sociali e sanitari al fine di seguire attentamente il caso e assicurare una protezione maggiore alla persona ritrovata.

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