Ritrovate a Corleto Monforte 33 pergamene medievali restaurate e restituite alla comunità nel 2025

Ritrovate a Corleto Monforte 33 pergamene medievali restaurate e restituite alla comunità nel 2025

a corleto monforte ritrovate 33 pergamene medievali tra il 1333 e il 1610, restaurate nel 2025 e presentate al pubblico, rivelano documenti storici preziosi sulla vita e l’amministrazione locale negli alburni
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A Corleto Monforte (Salerno) sono state ritrovate e restaurate 33 pergamene medievali (1333-1610) che offrono preziose testimonianze sulla storia e l'amministrazione locale, presentate al pubblico nel 2025 dopo un attento lavoro di conservazione. - Gaeta.it

Una scoperta archivistica a Corleto Monforte, in provincia di Salerno, sta offrendo nuove testimonianze sulla storia locale. Trentatré pergamene medievali, datate tra il 1333 e il 1610, sono state trovate per caso lo scorso anno negli uffici del municipio e oggetto di un restauro che si è concluso nel 2025. Dopo mesi di interventi di recupero, i documenti sono stati presentati al pubblico nel centro degli Alburni. Questi testi conservano contratti, corrispondenze e atti notarili preziosi per comprendere la vita e l’amministrazione della zona in epoche lontane.

Scoperta fortuita nelle stanze del municipio di corleto monforte

La scoperta è avvenuta nel 2024 quando Carmine Stamato, geometra locale, si è imbattuto in una scatola da imballaggio nascosta in un archivio comunale. All’interno, 33 pergamene realizzate su pelle animale, erano rimaste dimenticate per anni. Questi documenti avevano fatto parlare di sé in un libro pubblicato nel 1893 ma di fatto si pensava fossero perduti. Il ritrovamento fortuito ha riacceso l’interesse degli studiosi e delle istituzioni verso quei testi, con la decisione di avviare un progetto di conservazione e studio.

Il restauro: un processo lungo e delicato

Il restauro è iniziato subito dopo il ritrovamento. Le pergamene presentavano segni di danneggiamento dovuti al tempo e a condizioni ambientali non adeguate. Il Ministero della Cultura ha stanziato i fondi necessari per le operazioni di spianamento e pulitura, affidate alle mani esperte di Alessandra Terrei, restauratrice dei Musei Vaticani. L’intervento ha previsto anche l’analisi paleografica e la digitalizzazione per salvaguardare il contenuto ed evitare ulteriori degradi. La complessità del lavoro ha richiesto mesi, vista la fragilità dei materiali e la cura necessaria per non compromettere scritte e sigilli originali.

I contenuti che raccontano secoli di storia locale

Le pergamene includono vari tipi di documenti: atti notarili, scritture private, contratti, corrispondenze ufficiali e persino un sigillo in ceralacca dei Sanseverino, una delle famiglie più influenti della regione. Tra i documenti spicca una lettera firmata da un artista chiamato “Antonellus”, che aggiunge valore al materiale rinvenuto. Michele De Nittis, incaricato di trascrivere e catalogare i testi, ha messo in luce dettagli che arricchiscono la conoscenza storica del territorio. I documenti offrono un quadro concreto di come si gestivano affari, proprietà e rapporti nel corso di tre secoli.

La presentazione pubblica nel cuore degli alburni

Nel 2025, dopo la fine del restauro, è stata organizzata una presentazione nella sala manifestazioni di Corleto Monforte. Paola Vona, funzionaria del MIC – Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Campania, insieme al soprintendente Gabriele Capone, ha illustrato il valore documentale e storico delle pergamene. Marianna Iannone della Società Cooperativa Archeo ARTE ha approfondito gli aspetti culturali e archeologici legati al ritrovamento. La presentazione ha coinvolto cittadini e studiosi, sottolineando l’importanza di preservare e valorizzare il patrimonio scritto locale. Il pubblico ha avuto modo di vedere alcuni documenti restaurati e conoscere il lavoro dietro questa scoperta.

L’insieme delle operazioni che hanno riportato alla luce questi testi conferma come anche un piccolo centro può custodire tesori nascosti che, una volta recuperati, contribuiscono a far luce sulla storia regionale e sulle vicende delle comunità. Corleto Monforte oggi si ritrova depositaria di un pezzo di passato tornato a parlare.

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