Un importante evento per la comunità di Sordevolo, in provincia di Biella, ha avuto luogo con il ritorno del dipinto olio su tela che raffigura San Grato in estasi. Questo capolavoro del diciottesimo secolo, scomparso nel 2001, è stato riconsegnato alla chiesa di Sant’Ambrogio grazie all’operato dei carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Bologna. La storia di quest’opera d’arte è un esempio di come le indagini e i controlli approfonditi possano portare a risultati significativi nel recupero di beni culturali.
La storia del furto e il recupero del dipinto
La notte tra il 22 e il 23 luglio 2001, la chiesa di San Grato al Colle di Sordevolo fu teatro di un furto audace che portò via diverse opere e arredi ecclesiastici, incluso il dipinto di San Grato. L’opera, con misure di 93 per 70 centimetri, era ben conosciuta nella comunità locale e il suo furto suscitò grande risonanza. Nonostante diversi sforzi per ritrovare l’opera, le indagini si rivelarono difficili, lasciando il dipinto e altri beni rubati scomparsi per oltre due decenni.
L’impegno costante delle autorità ha portato finalmente a un’importante svolta. Nel giugno 2024, durante un controllo su manifestazioni fieristiche e sul commercio di beni d’arte in Emilia Romagna, i carabinieri hanno intercettato il dipinto, messo in vendita da un commerciante di Livorno. Attraverso un confronto con le immagini archiviate nel database, è stato possibile identificare l’opera come quella rubata anni prima.
Le condizioni di conservazione e il restauro dell’opera
Dopo il furto, il dipinto di San Grato ha subito un lungo periodo di oblio. Nonostante ciò, le notizie più recenti indicano che l’opera versa in condizioni di conservazione discrete. Era stata già restaurata circa quindici anni prima del furto, il che ha contribuito a preservare la qualità dell’olio su tela. Quest’aspetto è cruciale, poiché le opere d’arte antica richiedono manutenzione e restauri periodici per mantenere inalterato il loro valore culturale e artistico.
Grazie all’expertise del nucleo Tpc di Bologna, il dipinto è stato valutato con attenzione al momento del recupero. L’operazione non solo ha permesso di restituire un’importante testimonianza storica alla comunità, ma ha anche messo in evidenza l’importanza di una vigilanza continua sul patrimonio culturale. Iniziative di controllo e monitoraggio sono fondamentali per il riconoscimento e il recupero di beni d’arte rubati, rendendo possibile il ritorno a casa di opere significative.
La rilevanza culturale del dipinto e del suo ritorno
Il ritorno del dipinto di San Grato rappresenta molto più di un semplice recupero materiale. Per la comunità di Sordevolo, l’opera ha una forte valenza simbolica, legata alla propria identità culturale e religiosa. San Grato è una figura venerata, e il dipinto che lo ritrae è parte integrante della storia e delle tradizioni locali.
Questo evento mette in luce anche la necessità di proteggere il patrimonio culturale dalle attività illecite. Il lavoro dei carabinieri e di altre forze di polizia è essenziale per mantenere viva la memoria storica e culturale. Attraverso il ritorno di opere come questa, le comunità possono riscoprire la loro storia e rafforzare il senso di appartenenza, garantendo che i tesori artistici non escano mai definitivamente dalla loro origine.
Il dipinto di San Grato, ora di nuovo al suo posto, è un gioiello con una storia di lotta e recupero che continuerà a essere raccontata e apprezzata nel tempo.