Ritorna la collezione egizia di massimiliano a miramare: oltre 2mila reperti in mostra dalle scuderie del castello

Ritorna la collezione egizia di massimiliano a miramare: oltre 2mila reperti in mostra dalle scuderie del castello

dal marzo 2025 le scuderie del castello di Miramare a Trieste ospiteranno una mostra con oltre 2mila reperti della collezione egizia dell’arciduca Massimiliano, valorizzando la storia e la cultura ottocentesca locale.
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Dal marzo 2025, le scuderie del castello di Miramare a Trieste ospiteranno una mostra temporanea con oltre 2mila reperti della collezione egizia dell’arciduca Massimiliano, valorizzando il legame storico-culturale tra Trieste e l’egittomania ottocentesca. - Gaeta.it

Dal marzo 2025, per sei mesi, le scuderie del castello di Miramare a Trieste ospiteranno una mostra con i reperti della collezione egizia acquistata dall’arciduca Massimiliano. La mostra propone un viaggio nella storia e nella cultura ottocentesca triestina, legata all’egittomania, fenomeno che influenzò anche la moda e l’arte in città. L’esposizione non solo valorizza il patrimonio storico, ma crea un legame diretto con la città, ricordando un’epoca di scoperte e passioni culturali.

La collezione egizia: reperti storici e significato culturale

La collezione egizia di Massimiliano comprende più di 2mila oggetti, reperti che testimoniano l’interesse dell’arciduca per la civiltà egizia e la sua influenza sull’arte e la moda dell’epoca. Questi oggetti includono manufatti di vario tipo, provenienti da scavi e acquisti effettuati nel corso dell’Ottocento. La loro presenza a Trieste diventa un segno tangibile di come la città si fosse inserita nel flusso internazionale dell’egittomania, fenomeno che coinvolse l’Europa intera.

L’esposizione di questi reperti nelle scuderie del castello permetterà ai visitatori di approfondire non solo gli oggetti in sé ma anche il contesto storico e culturale. Le scuderie, spazi adeguati per accogliere mostre temporanee, offrono un ambiente suggestivo per accostare il pubblico a questa collezione notevole. Rivedere questi reperti a Miramare significa offrire nuova vita a un patrimonio poco conosciuto ma dal forte valore educativo e storico.

Collaborazione con istituzioni museali e scientifiche

L’allestimento della mostra è stato realizzato grazie a una collaborazione consolidata con il Kunsthistorisches Museum di Vienna, che detiene parte del patrimonio dell’arciduca, e con numerose istituzioni locali. Questo dialogo ha permesso di mettere insieme competenze e risorse scientifiche per garantire un’esposizione di qualità e scientificamente corretta.

Il confronto tra i musei ha permesso di gestire la logistica e la valorizzazione dei reperti in modo accurato, rispettando gli standard conservativi e valorizzando l’esperienza dei visitatori. La cooperazione tra enti ha portato inoltre a progettare un percorso espositivo che approfondisca non solo l’arte egizia, ma anche il legame con la storia di Trieste e dell’arciduca Massimiliano, un personaggio centrale per la città e il suo patrimonio culturale.

Le trasformazioni del complesso culturale di miramare negli ultimi otto anni

Il convegno “Miramare, natura che ispira cultura” ha offerto l’occasione per ripercorrere gli interventi sviluppati negli ultimi otto anni nel complesso culturale di Miramare, diretti dalla direttrice Andreina Contessa. Tra i lavori più significativi emerge il restauro del Castelletto, uno spazio che rappresenta una delle testimonianze storiche più amate del parco.

Negli anni si sono aperte nuove aree accessibili al pubblico come le Antiche Cucine e le Antiche serre, arricchendo l’offerta museale e paesaggistica del complesso. L’attenzione alla sicurezza si è tradotta in una serie di interventi sul parco, soprattutto nelle aree boschive, per garantire la tutela dell’ambiente e la fruibilità da parte dei visitatori.

Il restauro del parterre superiore e inferiore ha riportato alla luce spazi originari, valorizzando l’aspetto scenografico del giardino. È stato revisionato il percorso espositivo negli appartamenti del duca d’Aosta, una zona che racconta la storia della nobile famiglia legata al castello. La Torretta è stata oggetto di restauro e ora offre una nuova opportunità di visita.

Numeri sul pubblico e crescita dell’attrattiva

Il complesso è riuscito a ospitare un pubblico molto più ampio. Le presenze annuali sono passate da 240mila a oltre 400mila, mentre gli incassi sono cresciuti di oltre il 170%. Questi numeri indicano un rinnovato interesse e una capacità attrattiva crescente a livello locale e internazionale.

La soddisfazione dei visitatori e i profili del pubblico di miramare

Un’indagine svolta da Swg ha analizzato il grado di soddisfazione dei visitatori di Miramare, dal parco al castello. Il 99% degli intervistati si è detto soddisfatto dell’esperienza, segno di un’offerta apprezzata sotto diversi aspetti: dall’accoglienza alla qualità delle visite guidate, fino alla manutenzione degli spazi.

L’indagine ha preso in considerazione varie tipologie di visitatori, dai turisti stranieri ai residenti di Trieste. Tra i visitatori esteri spiccano i flussi dalla Slovenia, Croazia, Austria e Germania. La presenza di turisti da paesi vicini conferma la posizione strategica di Trieste come punto di incontro culturale e turistico.

L’analisi ha evidenziato inoltre un segmento di visitatori affezionati tra i residenti. Circa il 35% dei triestini ha dichiarato di recarsi al parco almeno una volta a settimana. Questo dato mostra un rapporto forte e consolidato con il territorio, che contribuisce a mantenere vivo il legame tra la città e il complesso di Miramare.

Il parco e il castello rappresentano un punto di riferimento per i cittadini, che sfruttano gli ambienti per attività ricreative, culturali e sociali. Sono spazi vissuti e integrati nella vita quotidiana, non solo mete turistiche. Questi elementi contribuiscono a sostenere e rafforzare l’identità culturale della zona.

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