La stazione Spagna della metro A di Roma ha subito una significativa trasformazione, presentandosi oggi in tutto il suo splendore. Il lungo e articolato restyling, realizzato in preparazione del Giubileo, è stato inaugurato dal sindaco Roberto Gualtieri, accompagnato da figure chiave come l’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè, e il direttore generale di Atac, Alberto Zorzan. Questo intervento, parte di un progetto complessivo di 55 milioni di euro, prevede una ristrutturazione profonda che coinvolge non solo la stazione spagnola, ma anche altre quattro stazioni della metro A, con un finanziamento privato che ha permesso di recuperare risorse tramite la pubblicità.
Innovazioni e ristrutturazioni strutturali
La stazione Spagna ha ricevuto un’ampia gamma di interventi che hanno rivoluzionato l’aspetto e la funzionalità dei suoi spazi. I corridoi, un tempo lunghe e anonime gallerie, sono stati rinnovati con ledwall luminosi che animano l’ambiente, assieme a un elegante soffitto a cielo stellato. Un altro aspetto significativo è la completa ristrutturazione delle banchine, con nuovi pavimenti rivestiti di resina antiscivolo, garantendo così una miglior sicurezza per i passeggeri. La ristrutturazione non ha tralasciato neanche l’illuminazione, che ha visto l’implementazione di nuove soluzioni per rendere l’ambiente più accogliente e sicuro.
Eugenio Patanè ha sottolineato l’importanza delle nuove protezioni per i giunti, che consentono una gestione efficace delle acque meteoriche. Queste sono state collegate a un pozzo con una portata impressionante di 5000 litri l’ora, contribuendo così a risolvere i problemi di infiltrazioni che affliggevano la stazione da anni. La rimozione di ben 34 tonnellate di macerie dal corridoio che conduce a Villa Borghese dimostra l’entità dei lavori di demolizione e ristrutturazione che sono stati portati a termine.
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Un progetto del Giubileo
La storia dell’infrastruttura risale agli anni Settanta, quando la sua costruzione ha avuto inizio. Dopo l’apertura negli anni Ottanta, la stazione non ha subito interventi significativi per decenni. Patanè ha affermato che la riqualificazione dell’area è stata necessaria su più fronti: accessibilità, estetica e funzionalità. Le parole del sindaco Gualtieri, che ha definito questo intervento come parte di un piano più ampio per la riqualificazione delle stazioni della metro A, rivelano l’impegno dell’amministrazione nel valorizzare il trasporto pubblico in funzione del Giubileo. “La stazione di Spagna è solo il punto di partenza di un programma che toccherà tutte le fermate entro il 2026,” ha dichiarato Gualtieri, evocando una nuova era per i viaggiatori romani.
Un lavoro imponente e necessario
Il progetto di ristrutturazione della stazione non è stato un semplice maquillage. La portata dei lavori è stata enorme e ha incluso interventi di natura strutturale che vanno ben oltre una semplice estetica rinnovata. Gualtieri ha messo in evidenza il cambiamento radicale che la stazione ha subito, affermando che “non ci si può limitare a considerarlo un abbellimento superficiale.” Le ristrutturazioni hanno affrontato problemi strutturali, creando spazi non solo belli, ma anche funzionali e sicuri per i cittadini e i turisti. La nuova stazione di Spagna ora rappresenta non solo un punto di transito, ma anche un simbolo del rinnovamento del trasporto pubblico nella capitale italiana.