L’aumento degli animali da compagnia in italia e le sfide della salute veterinaria nel contesto one health

L’aumento degli animali da compagnia in italia e le sfide della salute veterinaria nel contesto one health

In Italia cresce la popolazione di animali domestici e il mercato della salute animale supera i 62 miliardi di dollari nel 2024, con un focus su ricerca, innovazione e prevenzione delle zoonosi nel modello One Health.
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L'articolo evidenzia la crescita del ruolo degli animali domestici in Italia, l'importanza della ricerca veterinaria per la salute pubblica e l'approccio integrato "One Health" che collega salute umana, animale e ambientale. - Gaeta.it

Negli ultimi anni in Italia la popolazione umana è in calo, mentre quella degli animali domestici cresce rapidamente. Le famiglie italiane ospitano più di 20 milioni di cani e gatti, che diventano compagni importanti per il benessere psicofisico di molte persone. Il mercato globale della salute degli animali continua a espandersi con ritmi sostenuti: solo nel 2024 ha superato i 62 miliardi di dollari, segnando un aumento annuo superiore al 10%. Questi numeri emergono da una ricerca indipendente di Altems Advisory, con il sostegno di Boehringer Ingelheim, presentata al Senato in un convegno dedicato al ruolo cruciale della ricerca e dell’innovazione nel campo veterinario.

L’importanza crescente del benessere animale nelle famiglie italiane

Il rapporto tra gli italiani e i loro animali domestici si rafforza ogni giorno. Oltre a svolgere un ruolo affettivo, cani e gatti influenzano positivamente la qualità della vita delle persone, riducendo stress e favorendo l’attività fisica. Questa relazione porta a una domanda crescente di cure veterinarie e prodotti dedicati. La spesa per la salute degli animali da compagnia cresce e riflette una volontà di garantire loro condizioni ottimali.

Analogie tra innovazioni mediche umane e veterinarie

La ricerca presenta dati che mettono in luce le analogie tra innovazioni nel campo medico umano e in quello veterinario, pur evidenziando le complessità legate a processi di approvazione e sviluppo farmaceutico specificamente veterinario. L’attenzione non riguarda solo gli animali da compagnia ma comprende anche quelli d’allevamento; la loro salute è un elemento centrale del sistema “One Health”, che riconosce l’interdipendenza tra la salute umana, animale e dell’ambiente circostante. Questo modello si afferma come strategia per affrontare problemi sanitari che trascendono le singole specie e pongono sfide globali.

Il ruolo strategico della sanità veterinaria nella prevenzione delle zoonosi e future pandemie

Le nuove minacce legate a epidemie e mutamenti ambientali rendono la salute veterinaria una priorità. Circa il 58% delle malattie infettive umane derivano da agenti zoonotici cioè trasmessi dagli animali agli esseri umani. Per questo prevenire malattie negli animali significa intervenire anche sulla salute pubblica. Al Senato il senatore Guido Quintino Liris ha sottolineato che “rafforzare le capacità di ricerca e innovazione in veterinaria è indispensabile per evitare che emergano nuovi virus pericolosi.”

Istituti zooprofilattici e la modernizzazione della filiera

Gli istituti zooprofilattici, che si occupano di sorveglianza e diagnosi delle patologie animali, svolgono un ruolo chiave. Liris ha ricordato l’importanza di sostenere le competenze scientifiche italiane e attrarre investimenti per modernizzare la filiera. In questo senso, la collaborazione tra aziende come Boehringer Ingelheim, università e enti pubblici risulta decisiva per sviluppare sistemi sanitari più resilienti e digitalizzati che guardino al futuro e alle esigenze delle prossime generazioni.

Il dipartimento one health del ministero della salute e le azioni in corso in italia

Dal punto di vista organizzativo, l’Italia ha messo in campo strumenti per gestire in modo integrato la salute umana, animale e ambientale. Al ministero della Salute è nato un dipartimento dedicato proprio all’approccio One Health. La strategia comprende la raccolta e l’analisi di dati interoperabili, la promozione della collaborazione scientifica sia a livello nazionale che internazionale, e l’educazione rivolta a operatori e cittadini.

Obiettivi del dipartimento one health

L’obiettivo è rafforzare una sanità multidisciplinare in grado di prevenire e gestire le emergenze sanitarie. La comunicazione del rischio e la formazione sono considerate parti essenziali del percorso, mirati a creare una cultura condivisa sulle interconnessioni tra salute umana e animale. Questi sviluppi rappresentano un avanzamento sulle normative e sulle pratiche tradizionali, mirando a un sistema più efficace e coordinato.

Sfide ancora aperte sulla ricerca veterinaria e sostegni economici insufficienti

Nonostante i numeri e l’attenzione crescente, la ricerca veterinaria resta poco valorizzata rispetto a quella umana. La realizzazione di nuovi farmaci che siano innovativi, sicuri ed efficaci comporta costi elevati e rischi importanti. Questi investimenti, spesso, non sono adeguatamente sostenuti dal sistema sanitario pubblico, limitando l’accesso alle terapie veterinarie soprattutto per chi appartiene a fasce di reddito più basse.

Investimenti e innovazione nel settore della salute animale

Karin Ramot, responsabile di Boehringer Ingelheim Animal Health Italia, ha confermato che la sua azienda destina oltre il 10% del fatturato per ricerca e sviluppo nel comparto animale. L’azienda ha scelto di finanziare uno studio indipendente per portare maggiore consapevolezza sugli aspetti tecnici e sulle opportunità in questo ambito. Anche Nicola D’Alterio, direttore generale Izs Abruzzo e Molise, ha evidenziato l’uso di tecnologie all’avanguardia come l’intelligenza artificiale e la genomica per trasformare i risultati in strumenti concreti di controllo e intervento precoce.

Le iniziative politiche e istituzionali per valorizzare il sistema della salute animale

In ambito istituzionale, l’attenzione aumenta per le ricadute che la salute animale ha sul sistema sanitario nazionale e per il benessere pubblico. L’Italia ha attivato importanti misure come la ricetta veterinaria elettronica introdotta nel 2019 e l’applicazione del Regolamento europeo 2019/6. L’istituzione del dipartimento One Health al ministero conferma l’impegno verso un modello sanitario integrato.

La necessità di un confronto pubblico-privato

Nonostante ciò, serve un confronto continuo tra pubblico e privato per superare limiti persistenti, soprattutto nella copertura finanziaria delle prestazioni veterinarie. Tale gap crea difficoltà reali per chi ha meno risorse e rischia di penalizzare la salute di tanti animali. La senatrice Ylenia Zambito, della Commissione Affari Sociali del Senato, ha richiamato l’urgenza di un quadro normativo che semplifichi le collaborazioni e favorisca investimenti anche nel settore veterinario.

Dai dati presentati emerge un quadro in cui il benessere animale si lega strettamente a quello umano e ambientale. Rafforzare la ricerca significa contrastare anche fenomeni come le zoonosi o la resistenza agli antimicrobici. Proposte concrete si stanno discutendo per costruire un sistema sanitario più sostenibile e adeguato alle esigenze del futuro, riconoscendo l’importanza della ricerca veterinaria per la salute collettiva.

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