Genova e il futuro della siderurgia italiana: le parole della sindaca salis sul forno elettrico e il rilancio industriale

Genova e il futuro della siderurgia italiana: le parole della sindaca salis sul forno elettrico e il rilancio industriale

La sindaca Silvia Salis di Genova chiarisce l’ipotesi del forno elettrico a Cornigliano per rilanciare la siderurgia italiana, puntando su lavoro, sostenibilità ambientale e continuità industriale.
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La sindaca di Genova, Silvia Salis, sottolinea la necessità di valutazioni approfondite prima di avviare il progetto di un forno elettrico a Cornigliano, puntando a garantire lavoro, sostenibilità ambientale e continuità industriale nel settore siderurgico. - Gaeta.it

Genova, 2025 – La sindaca di Genova, Silvia Salis, ha espresso chiarimenti sull’ipotesi di installare nella città un forno elettrico destinato a rilanciare la produzione di acciaio ex Ilva in Italia. L’eventuale progetto riguarda direttamente il futuro degli stabilimenti di Cornigliano e la possibile trasformazione industriale attraverso nuove tecnologie meno dipendenti da Taranto. Le dichiarazioni della prima cittadina mettono in luce la delicatezza delle scelte da affrontare, soprattutto in relazione a lavoro e ambiente.

Le condizioni sull’area di cornigliano e il valore della continuità industriale

Silvia Salis ha sottolineato con decisione che prima di avviare qualsiasi iniziativa pubblica, è fondamentale capire le condizioni reali dell’area interessata. Cornigliano rappresenta un punto cruciale per il settore siderurgico genovese e nazionale e, per questo motivo, ogni decisione deve basarsi su una valutazione approfondita e concreta degli spazi disponibili, delle infrastrutture e del potenziale impatto industriale e ambientale.

La sindaca ha ribadito che gli spazi di Cornigliano devono rimanere per forza di cose destinati a usi industriali. Genova non può privarsi del ruolo storico che ha nel mercato siderurgico italiano, che finora si è concentrato principalmente a Taranto. Il rischio di perdere opportunità produttive e occupazionali importanti è reale e l’amministrazione comunale vuole garantire che l’industria dell’acciaio possa mantenere o eventualmente espandere la propria presenza.

La siderurgia tra dipendenza da taranto e necessità di uno sguardo più ampio

In questo momento, l’acciaio si conferma un tema di grande importanza nazionale. La produzione italiana infatti è fortemente legata agli impianti di Taranto, una situazione che da tempo crea diversi problemi, anche di natura ambientale e strategica. Genova potrebbe in futuro diventare un punto di svolta con un nuovo forno elettrico, ma la sindaca Salis ha invitato a non farsi prendere da dichiarazioni affrettate o passi mediatici senza un quadro completo.

La complessità del problema richiede tempi lunghi per valutare ogni aspetto della filiera e delle possibilità di rilancio. In particolare, serve un equilibrio tra la necessità di mantenere la produzione e quella di ridurre l’impatto ambientale, senza trascurare la salvaguardia dei posti di lavoro. La parola d’ordine resta quindi prudenza e rispetto delle procedure istituzionali.

Lavoro, sostenibilità e futuro industriale a cornigliano

Alla domanda diretta sulla possibilità che Cornigliano diventi, in qualche modo, un sito “carbon free” come si auspica per Taranto, la sindaca ha risposto evidenziando che l’obiettivo principale è proteggere o aumentare i posti di lavoro nel settore siderurgico. Ma si tratta anche di garantire occupazioni qualificate, che possano offrire prospettive solide.

Il supporto dell’amministrazione comunale si concentrerà solo su proposte che tengano in considerazione anche la sostenibilità ambientale. In effetti, il tema è altamente delicato e richiede una gestione attenta e responsabile, dato il coinvolgimento di più livelli di governo e la grande sensibilità pubblica sul destino della siderurgia italiana. Non a caso, Salis ha rimarcato che il problema è nazionale e va affrontato con rispetto verso tutte le fasi previste.

Genova resta dunque al centro di un possibile rilancio industriale, determinata a salvaguardare il lavoro e l’identità produttiva, ma con la coscienza delle complessità e degli ostacoli da superare. Il dibattito su Cornigliano e il forno elettrico non è finito, e resterà al centro dell’attenzione nei mesi a venire.

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