La luce naturale rappresenta un elemento cruciale per contrastare il caro-energia, sia nelle abitazioni sia negli ambienti di lavoro. Usarla correttamente può ridurre i consumi elettrici e incidere positivamente sulle bollette. Un recente studio scientifico condotto dall’università La Sapienza di Roma e dalla Società Italiana di Medicina Ambientale per Velux Italia analizza in dettaglio questi effetti. La ricerca sarà presentata il 7 maggio al Senato.
Risparmi energetici grazie a una progettazione mirata
Lo studio ha quantificato come un uso accorto della luce naturale possa abbattere fino al 60% i consumi energetici negli uffici, pubblici e privati. Nelle abitazioni, questo si traduce in una riduzione del 20% dei costi legati all’illuminazione artificiale. Considerando le tariffe attuali, il risparmio raggiunge in media 165 euro all’anno per ciascuna famiglia.
I dati mostrano come non basti semplicemente disporre di finestre ampie, ma occorra una progettazione che faccia entrare la luce in modo efficace, evitando dispersioni e sfruttando al massimo ogni metro quadrato. Nelle situazioni di lavoro, questa ottimizzazione permette di limitare l’uso di lampade e sistemi elettrici, abbassando quindi anche gli sprechi. Lo studio sottolinea che la luce naturale deve essere integrata nel design dell’edificio, intervenendo anche su materiali e orientamento degli spazi.
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Compensazione della spesa grazie ai risparmi
In realtà, la spesa per adeguare gli ambienti a questa nuova impostazione rischia di essere ampiamente compensata dai risparmi annuali. Gli spazi ben illuminati vedono infatti una diminuzione del fabbisogno di energia, un risultato che può essere replicato su scala urbana o residenziale senza particolari difficoltà tecniche. “Questo spiega perché sempre più progettisti e amministrazioni pubbliche stanno adottando soluzioni che esaltano la luce naturale.”
Impatto positivo sulle emissioni di CO2
Il calo del consumo elettrico produce un effetto diretto sulla quantità di anidride carbonica emessa nell’atmosfera. Lo studio evidenzia un taglio dell’impronta di carbonio degli edifici fino al 40% grazie alla migliore gestione della luce naturale. Per dare un ordine di grandezza, in un edificio urbano con 10 appartamenti l’uso corretto di luce naturale può ridurre le emissioni fino a 9,6 tonnellate di CO2 ogni anno.
Queste cifre sono cruciali per le politiche ambientali, considerando l’impatto che il riscaldamento e l’illuminazione hanno sul clima. L’analisi dimostra che anche una semplice ristrutturazione degli spazi interni, volta a migliorare l’esposizione alla luce solare, può contribuire a ridurre l’inquinamento locale e globale.
Benefici per la salute pubblica e la vivibilità urbana
Il risultato va oltre il risparmio diretto sulla bolletta. Migliorare la qualità dell’aria significa intervenire positivamente sulla salute pubblica e sulla vivibilità urbana. Le riduzioni di emissioni di gas serra derivanti da una maggiore efficienza luminosa si inseriscono nel quadro delle azioni strategiche per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei gas climalteranti fissati dall’Europa.
Vantaggi cognitivi e di produttività legati alla luce naturale
Un elemento meno noto emerge dalla ricerca: la luce naturale influenza l’efficienza mentale e le prestazioni nelle attività quotidiane. La Società Italiana di Medicina Ambientale ha registrato incrementi della produttività che oscillano tra il 7% e il 18% in contesti educativi, come scuole e università. Anche negli uffici, i risultati indicano un aumento fino al 15% della capacità lavorativa.
Questi dati pongono la luce naturale come un fattore che non riguarda solo i costi, ma incide sul benessere psicofisico. La presenza di luce adeguata migliora la concentrazione e la capacità di apprendimento degli studenti, così come favorisce l’efficienza nei lavoratori.
Ritmo circadiano e miglioramento dell’ambiente interno
I benefici derivano da una migliore regolazione del ritmo circadiano, essenziale per mantenere attenzione e vigilanza. Le scuole e gli uffici che hanno adottato progetti di illuminazione naturale segnalano anche un ritorno positivo sulla qualità dell’ambiente interno, che finisce per migliorare la soddisfazione e ridurre la stanchezza. “Questo rende la luce un elemento chiave anche nelle decisioni legate alla progettazione degli spazi pubblici e privati.”
I dati raccolti e la relativa presentazione evidenziano il valore di mettere la luce naturale al centro della pianificazione urbana e domestica. Le ricadute sui consumi, sull’ambiente e sulla produttività aprono nuove prospettive per affrontare alcune delle maggiori sfide sociali ed economiche. La sfida ora è rendere queste strategie accessibili e diffuse su tutto il territorio nazionale.