La sospensione di una gara per affidare servizi amministrativi e tecnici all’Asl n°1 Avezzano Sulmona L’Aquila mette a rischio il futuro di circa 150 lavoratori. La decisione, presa dalla regione Abruzzo attraverso il direttore del dipartimento sanità, interrompe un iter che avrebbe garantito la continuità occupazionale per impiegati con incarichi cruciali all’interno dell’azienda sanitaria. I sindacati chiedono un intervento urgente per evitare gravi ripercussioni sull’organizzazione e i servizi offerti.
Sospensione della gara regionale e conseguenze per i dipendenti asl 1
La regione Abruzzo, con nota ufficiale firmata da Emanuela Grimaldi, responsabile del dipartimento sanità, ha imposto la sospensione della procedura di assegnazione di un appalto destinato ai servizi amministrativi e tecnici dell’Asl 1. Questa interruzione avviene proprio nel momento in cui la Asl si preparava ad approvare gli atti necessari per la gara. La sospensione blocca di fatto l’affidamento del servizio a un unico operatore tramite accordo quadro, fondamentale per garantire il regolare svolgimento delle attività.
Gestione provvisoria e impatto sui lavoratori
Prima di questo stop, il raggruppamento temporaneo di imprese composto da Biblos, AZ Solutions e Vigilantes Group gestiva il servizio in proroga da circa nove mesi, con scadenza fissata al 15 maggio. La sospensione minaccia di interrompere questa proroga, esponendo circa 150 dipendenti al rischio di licenziamento a partire dal 16 maggio. Questi lavoratori sono impiegati nei ruoli amministrativi e tecnici indispensabili per il funzionamento interno della Asl, molti dei quali con una lunga esperienza di oltre dieci anni. L’interruzione del loro lavoro metterebbe in crisi l’operatività sanitaria provinciale e potrebbe impattare negativamente sui servizi rivolti ai cittadini.
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Le reazioni dei sindacati e l’appello alla politica regionale
I rappresentanti della UIL FPL dell’Aquila, tra cui Antonio Ginnetti, Gianfranco Giorgi e Claudio Incorvati, hanno denunciato la situazione e chiesto un intervento immediato da parte di Marco Marsilio, presidente della regione, e degli esponenti politici abruzzesi. Secondo i sindacalisti, la sospensione della gara rappresenta una decisione sconsiderata che potrebbe provocare danni rilevanti non solo ai lavoratori ma anche all’ente pubblico e agli utenti.
Richiesta di revoca e mobilitazione sindacale
La richiesta principale è la revoca del provvedimento, per evitare il taglio di personale in un momento già segnato da difficoltà legate ai vincoli di bilancio e a una carenza di risorse nel sistema sanitario regionale. La mobilitazione sindacale fa pressione anche attraverso l’ipotesi di iniziative eclatanti in collaborazione con altre sigle, per scongiurare licenziamenti e consolidare le posizioni dei dipendenti. Il messaggio dei sindacati evidenzia che i tagli alla sanità finiscono per ledere i livelli essenziali di assistenza e il benessere dei pazienti.
Impatto sul funzionamento dell’asl e ruolo dei lavoratori precari
La crisi interessa non solo i contratti in scadenza ma anche le procedure concorsuali in corso per l’assunzione di 53 assistenti amministrativi a tempo indeterminato. Tra i candidati figurano numerosi precari che da tempo svolgono compiti fondamentali per l’attività amministrativa e tecnica dell’Asl 1. La sospensione della gara rischia quindi di non garantire continuità né ai nuovi ingressi né a chi è già in servizio.
Il lavoro svolto da questi dipendenti riguarda settori essenziali come la gestione documentale, l’organizzazione interna, il supporto tecnico agli uffici clinici. Senza personale stabile il rischio è che l’azienda sanitaria provinciale vada incontro a una paralisi operativa, con gravi ripercussioni sulle varie funzioni quotidiane e sulle risposte agli utenti. La delicata situazione mette in evidenza le difficoltà di molti enti locali nel mantenere in equilibrio budget e servizi minimali, compromettendo garanzie e diritti dei lavoratori.
Le prossime ore saranno decisive sul destino dei 150 dipendenti attualmente coinvolti e sulla capacità dell’Asl di assicurare la normale attività amministrativa. La mancata assegnazione della gara rischia di indebolire una struttura sanitaria che già affronta sfide importanti nel territorio abruzzese.