Il sindaco di Pomigliano d’Arco, Raffaele Russo, è finito sotto inchiesta per concussione in relazione a un tentativo di impedire i licenziamenti di tre dipendenti della clinica Ios, struttura sanitaria conosciuta un tempo come clinica Meluccio – San Felice. L’episodio, di grande rilievo per la città vicino Napoli, mette in luce i rapporti tra amministrazione pubblica, diritti dei lavoratori e management privato, in un contesto segnato dalla crisi occupazionale e dalla tutela dei posti di lavoro.
I fatti alla base dell’indagine su raffaele russo
L’indagine è partita dopo la telefonata che Russo avrebbe effettuato ai proprietari della clinica Ios, chiedendo di annullare i licenziamenti di tre dipendenti. Questi provvedimenti erano stati decisi dalla proprietà, il gruppo Neuromed, e avevano suscitato l’attenzione dei sindacati e del sindaco stesso. Già a febbraio, quando i licenziamenti erano stati comunicati, Russo aveva pubblicamente espresso solidarietà ai lavoratori coinvolti, annunciando un incontro istituzionale con sindacati e dipendenti per marzo. Quel confronto, tenutosi nel Comune di Pomigliano d’Arco, aveva l’obiettivo di mettere pressione sul gruppo Neuromed affinché rivedesse la sua posizione.
Il tavolo di lavoro istituito dal sindaco e la telefonata contestata
Durante il tavolo di lavoro istituito dal sindaco, erano presenti rappresentanti sindacali, assessori comunali e lavoratori. Proprio nel corso di questa riunione Russo aveva avviato la telefonata con la proprietà della clinica, una chiamata poi ritenuta dall’accusa “concussiva”. Di qui l’avvio della procedura giudiziaria e il successivo ascolto del sindaco davanti al pm di Napoli, Henry John Woodcock, affiancato dal sostituto procuratore di Nola Francesca Paola Colonna Romano.
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Il ruolo del sindaco nella difesa dei lavoratori licenziati
L’impegno di Russo nei confronti dei lavoratori si è manifestato soprattutto attraverso l’organizzazione di un tavolo di confronto con le parti in causa, azione più volte sollecitata dalla Funzione Pubblica della CisL locale. L’avvocato difensore del sindaco, Gianmario Sposito, ha sottolineato come Russo, agendo al richiamo delle organizzazioni sindacali, abbia cercato di riaprire un dialogo tra amministrazione pubblica e proprietà privata, proponendo soluzioni per tornare sui licenziamenti.
La telefonata contestata sarebbe nata proprio da questa spinta a riannodare la comunicazione tra le parti. Russo avrebbe voluto sollecitare una revisione delle decisioni, spinto dal timore delle possibili ricadute occupazionali sul territorio. Dopo essere stato sentito in Procura, ha fornito tutte le spiegazioni utili per chiarire le dinamiche di quel confronto telefonico. Il suo legale si è dichiarato fiducioso di una conclusione favorevole, puntando sul fatto che l’azione fosse improntata a un interesse pubblico e sociale.
Un punto di riferimento per la sanità locale
La clinica Ios, parte del gruppo Neuromed, è un punto di riferimento per la sanità della zona, con una storia che attraversa cambi di gestione e nomi differenti, tra cui la vecchia Meluccio – San Felice. Le decisioni sul personale hanno un impatto diretto sui servizi offerti e sulla comunità di Pomigliano d’Arco, città già alle prese con problemi economici e occupazionali.
Il gruppo Neuromed gestisce varie strutture e, di solito, procede a ristrutturazioni e tagli per motivi che riguardano l’equilibrio economico dell’azienda. I licenziamenti di febbraio hanno scatenato reazioni immediate da parte dei sindacati e del sindaco, segnando una delicata fase di tensione tra pubblico e privato. La vicenda illustra le difficoltà che nascono quando gli interessi aziendali si scontrano con quelli della collettività, soprattutto in territori con un mercato del lavoro fragile e poco stabile.
L’intervento della procura e l’esito dell’inchiesta
La Procura di Napoli, guidata dall’inchiesta a cura del pm Woodcock e coadiuvato nella parte territoriale da Colonna Romano, sta valutando la posizione del sindaco sotto il profilo penale per concussione. La misura si basa sulla chiamata ritenuta pressante nei confronti dei proprietari della clinica, che avrebbe oltrepassato il limite tra tutela politica e pressione indebita.
Russo ha collaborato con gli inquirenti, spiegando nel dettaglio i motivi e i contenuti del suo intervento. L’inchiesta si concentra sul confine tra il ruolo pubblico del sindaco e l’eventuale esercizio di coercizione nei fatti. Al momento non sono emerse altre contestazioni di rilievo. L’esito della vicenda sarà decisivo per chiarire quali pratiche amministrative siano ammesse nel tentativo di proteggere posti di lavoro in casi simili.
Uno sviluppo seguito con attenzione non solo a Pomigliano d’Arco, ma anche nei comuni limitrofi, dove la qualità del posto di lavoro e la sanità pubblica restano temi quotidiani di dibattito e preoccupazione.