rischio idrogeologico e sismico a Ischia e Campi Flegrei, la missione parlamentare rilancia la semplificazione amministrativa

rischio idrogeologico e sismico a Ischia e Campi Flegrei, la missione parlamentare rilancia la semplificazione amministrativa

La commissione parlamentare avvia una missione a Ischia e Campi Flegrei per migliorare la gestione del rischio idrogeologico e sismico, puntando su coordinamento, prevenzione tecnologica e semplificazione amministrativa.
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La commissione parlamentare indaga la gestione frammentata del rischio idrogeologico e sismico a Ischia e nei Campi Flegrei, proponendo una maggiore semplificazione amministrativa, l’uso dell’intelligenza artificiale e un approccio coordinato per migliorare prevenzione e sicurezza. - Gaeta.it

L’isola di Ischia e l’area dei Campi Flegrei tornano sotto la lente per la gestione del rischio idrogeologico e sismico. La commissione parlamentare di inchiesta ha avviato una missione istituzionale per valutare le criticità e avviare interventi mirati. I problemi emergono da una divisione frammentata delle competenze tra i comuni, che limita la risposta unitaria e rende difficile affrontare le emergenze. Il modello organizzativo attuale non aiuta a contrastare fenomeni pericolosi come frane, bradisismo e terremoti, e quindi si impone una revisione che favorisca la semplificazione e la collaborazione tra enti.

La frammentazione amministrativa e i limiti nella gestione del rischio a ischia

Ischia ha pagato un prezzo alto per la mancanza di coordinamento tra le amministrazioni comunali. La divisione delle competenze e delle responsabilità tra i vari enti non ha permesso di affrontare con decisione le sfide legate al rischio idrogeologico e sismico. In particolare, zone come Casamicciola sono state colpite duramente, come dimostra la frana del novembre 2022, che ha richiesto attenzione urgente e interventi di emergenza. La presenza di più soggetti con ruoli parziali ostacola azioni rapide e coordinate.

Il presidente della commissione parlamentare di inchiesta, Pino Bicchielli, ha sottolineato la necessità di una semplificazione amministrativa che permetta una visione complessiva del territorio. Solo così si possono progettare misure efficaci di prevenzione e limitare i danni derivanti da eventi naturali. Il rischio sismico e idrogeologico non può essere gestito da singoli comuni in modo isolato, ma richiede un lavoro unitario e strategico. I dati dimostrano che il 94% del territorio nazionale è esposto a qualche livello di rischio, per cui Ischia e Campi Flegrei rappresentano solo una parte di un problema molto più ampio.

Il monitoraggio continuo e il ruolo dell’intelligenza artificiale

Per la sorveglianza del territorio a rischio, la commissione ha richiamato la necessità di un monitoraggio costante, supportato dall’uso delle tecnologie più avanzate. L’intelligenza artificiale può contribuire all’analisi di grandi quantità di dati provenienti sia da archivi pubblici sia da fonti private. Questo aiuto tecnologico, se utilizzato nelle strategie di controllo, permette di riconoscere segnali premonitori e di intervenire tempestivamente.

L’esperienza maturata negli ultimi anni suggerisce di implementare sistemi che non si limitino alla raccolta meccanica delle informazioni, ma sappiano elaborare scenari di rischio immediati. Questi strumenti possono migliorare la capacità di prevedere eventi franosi, movimenti del suolo e manifestazioni del bradisismo nei Campi Flegrei. Solo così si potrà passare da un approccio reattivo, basato sugli interventi dopo il danno, a una gestione fondata sulla prevenzione e sulla conoscenza diretta del territorio.

Le audizioni a ischia: sindaco e commissario straordinario raccontano le sfide

La missione parlamentare ha incontrato nei giorni scorsi due figure cruciali per la gestione della ricostruzione e del rischio sul territorio. Giovanni Legnini, commissario straordinario per la ricostruzione, e Giuseppe Ferrandino, sindaco di Casamicciola, hanno illustrato l’attuale stato delle azioni in corso. Legnini ha messo in evidenza i progressi realizzati dopo la frana del 2022, mentre Ferrandino ha portato il punto di vista della comunità locale.

In questi incontri sono emerse diverse necessità, tra cui il miglioramento delle norme esistenti e una maggiore attenzione agli investimenti per la sicurezza del territorio. Il confronto è servito inoltre a chiarire quali criticità ostacolano i progetti di prevenzione. Le amministrazioni richiedono quindi un supporto centrale più forte e uno snellimento burocratico. Gli operatori coinvolti hanno ribadito che la popolazione deve essere tutelata senza alimentare ansie o colpe, ma coinvolgendo i cittadini nella cultura della sicurezza.

La giornata dedicata al bradisismo nei campi flegrei e il lavoro della commissione

La missione proseguirà con una serie di valutazioni sul fenomeno del bradisismo nei Campi Flegrei. Questo fenomeno di lento sollevamento e abbassamento del suolo innesca rischi continui per le comunità da anni insediate nell’area. La commissione parlamentare intende verificare cosa è stato fatto finora, e quali strumenti funzionano o necessitano di modifica.

Il rilievo maggiore è dato alla prevenzione, come miglioramento normativo e organizzativo. La commissione vuole collaborare con le autorità locali per studiare soluzioni efficaci, senza trascurare la sensibilizzazione della popolazione. Il concetto di delocalizzazione civile — trasferire le persone in zone più sicure — sarà al centro dei prossimi dibattiti. Questo concetto supera la semplice tutela degli immobili, mettendo al centro la salvaguardia delle vite.

Il lavoro della delegazione parlamentare, composta da diversi membri provenienti da differenti gruppi politici, punta a trasformare la gestione del rischio in un impegno concreto per il territorio. Si vuole evitare che emergenze come quelle di Ischia e Campi Flegrei restino casi isolati nel paese, ma diventino occasione per una gestione più robusta e coordinata.

Con queste prime tappe si delinea il cammino verso un sistema di controllo integrato, fondato sull’ascolto delle esigenze locali e sulla responsabilità nazionale, con gli occhi puntati verso una maggiore sicurezza per le comunità esposte a rischi naturali.

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