Il primo turno del Roland Garros 2025 ha offerto uno scontro carico di tensione e sorprese tra Jannik Sinner, leader del ranking mondiale, e il francese Arthur Rinderknech. Il match, disputato lunedì 26 maggio, ha visto il numero 75 ATP mettere in mostra una performance fuori dagli schemi tradizionali, con mosse a sorpresa e una forte presenza scenica. La sfida tra i due è diventata in fretta un evento curioso, che ha messo insieme tecnica, spettacolo e qualche gesto controverso nel rispetto, o meno, dello spirito del gioco.
L’approccio originale di arthur rinderknech prima e durante il match
Prima di entrare in campo, Rinderknech si è distinto per un atteggiamento insolito verso la sfida con Sinner. Sui social, precisamente su X, ha condiviso messaggi ironici e divertiti, anticipando una partita giocata con leggerezza ma anche con determinazione. Questo modo di affrontare l’incontro ha in parte disorientato gli appassionati e gli osservatori, abituati a vedere grandi eventi sportivi in un contesto più formale e concentrato. Arthur ha proseguito questa linea anche durante il gioco.
La partita si è aperta con un primo set equilibrato, dove il francese ha mantenuto alta la concentrazione e ha risposto colpo su colpo al campione italiano. Nonostante il gap nel ranking, Rinderknech non ha rinunciato a portare il proprio stile in campo, combinando tecnica e azioni imprevedibili. Già in questa fase si era notata una certa volontà di movimentare l’incontro, tenendo vivo il pubblico e spingendo il gioco verso soluzioni meno convenzionali.
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Il servizio da sotto e i segnali di disturbo in campo
Nel secondo set, Rinderknech ha scelto una mossa insolita, provando il servizio da sotto, tecnica molto rara nei tornei del circuito principale. Questo colpo ha riscosso reazioni contrastanti: anche se non è un gesto vietato, è considerato poco ortodosso e, in certi ambienti, persino maleducato. Alcuni spettatori del Philippe-Chatrier hanno reagito con fischi, un segnale sia di sorpresa sia di disappunto verso la scelta del francese.
Il servizio da sotto, oltre a rompere il ritmo abituale, ha infilato Sinner in una situazione di difficoltà momentanea. La tattica ha evidenziato la volontà di Rinderknech di sperimentare e approfittare di situazioni impreviste per guadagnare punti. Il pubblico, che si aspettava un match più classico e tecnico, si è trovato davanti a un’esibizione di cui si è parlato molto. Questo segmento del gioco ha segnato un punto di svolta nella tensione della partita, portando quell’anima teatrale che proseguirà nel set finale.
La giravolta, il no look e l’esultanza: tra spettacolo e contestazione
Il terzo set ha rappresentato la vera cartina di tornasole del match, con Rinderknech che ha elevato la propria performance da gioco a show vero e proprio. Uno dei momenti più particolari è arrivato con un colpo di dritto no look, in cui il francese ha colpito la palla senza nemmeno guardare, trovando la linea con sorprendente precisione. Il punto ha riscosso applausi e attenzione, poiché mostrare tanta padronanza in un gesto così poco comune ha segnato l’incontro.
Le esultanze di Rinderknech sono diventate sempre più plateali, con continui incitamenti al pubblico di Parigi, che ha risposto con un misto di entusiasmo e scetticismo. Uno dei gesti più discussi è arrivato poco dopo. Il francese ha fatto una giravolta improvvisa, forse con l’intento di distrarre Sinner prima di un colpo. Questo movimento ha infastidito molti, poiché va contro le regole non scritte del fair play nel tennis. L’azzurro ha commesso un errore al dritto nell’azione seguente, segno che la strategia un po’ fuori dagli schemi ha funzionato.
Uno spettacolo oltre il semplice match
In tutto ciò, Rinderknech ha portato il suo match al di fuori dei confini di una semplice partita sportiva. Lo scontro con Sinner ha mantenuto la tensione sportiva alta ma ha guadagnato un’aura da spettacolo quasi teatrale, tra smorfie, gesti fuori misura, e prove di abilità insolite. Il Philippe-Chatrier ha vissuto così un evento particolare, denso di momenti memorabili e di discussioni sul vero spirito che dovrebbe guidare un match a livelli così alti.