Nella zona di Ostia si sono conclusi i lavori per la ricostruzione di circa 3 chilometri di scogliera soffolta, essenziale per la difesa delle spiagge dall’erosione. Questi lavori fanno parte di un progetto più ampio che vuole mettere in sicurezza il litorale romano e coinvolge interventi di dragaggio, ripascimento e tutela delle strutture di accesso al mare. L’assessore alla Mobilità e Tutela del Patrimonio e Demanio della Regione Lazio, Fabrizio Ghera, ha dettagliato le opere eseguite e gli sviluppi futuri, sottolineando l’impegno per la salvaguardia del litorale.
Il ripristino della scogliera soffolta: dettagli e tecniche adottate
L’intervento principale riguardava il tratto di scogliera soffolta tra il Pontile di Ostia e il canale dei Pescatori, un’opera che si trovava in condizioni critiche poiché realizzata trent’anni fa e mai più adeguatamente mantenuta. La scogliera si estende per circa 2,7 chilometri e ha una funzione cruciale nel frenare l’erosione spinta dalle mareggiate che minacciano le spiagge pubbliche. Per riportare la barriera alle condizioni ottimali si è ricorsi al salpamento di 15.000 tonnellate di scogli, cioè lo spostamento dei massi presenti oltre il confine della sagoma prevista nel progetto. Successivamente sono stati posati 85.800 tonnellate di massi di seconda categoria, forniti in loco, così da ridisegnare la struttura secondo le misure stabilite.
Utilizzo di mezzi pesanti e organizzazione dei lavori
I lavori si sono sviluppati con l’uso di mezzi pesanti come autocarri, escavatori e pale meccaniche omologate, indispensabili per il caricamento, trasporto e sistemazione del materiale lapideo. La realizzazione è progredita avanzando verso il mare, grazie a piste temporanee create appositamente per consentire il movimento dei mezzi e la corretta disposizione della scogliera. Le piste infatti sono state successivamente risagomate, riportando il terreno allo stato più naturale possibile. L’intervento mira a stabilizzare la linea di costa, attenuare la forza delle onde e difendere non solo il litorale ma anche le infrastrutture adiacenti.
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Il completamento delle opere principali è avvenuto nella prima metà del 2025, mentre i lavori sugli ultimi 100 metri in prossimità del canale dei Pescatori sono programmati per la fine di settembre, con pause necessarie dovute al maltempo e all’avvio della stagione balneare. L’intervento garantisce la funzionalità di questa barriera soffolta che protegge le spiagge dallo smantellamento continuo causato dall’azione del mare.
Interventi di dragaggio e misure di protezione sul litorale di ostia
Oltre al ripristino delle barriere soffolte, il progetto “Ostia 1” ha previsto il dragaggio dei fondali nei punti chiave come il canale dei Pescatori e Fiumara Grande. Questi lavori hanno lo scopo di migliorare la navigabilità e lo stato dei fondali, impedendo che i depositi di sabbia e sedimenti ostacolino il transito delle imbarcazioni da diporto e professionali. La manutenzione di questi canali è indispensabile per la sicurezza marittima e per consentire l’attività lavorativa delle comunità di pescatori locali.
Parallelamente è stata posta attenzione anche su alcune strutture di accesso e rappresentanza, come la Rotonda di Ostia. Questa zona ha ricevuto interventi di protezione specifici con sistemi di fortificazione mirati a prevenire danni causati dalle mareggiate e dal salmastro, così da tutelare sia il valore estetico sia la funzionalità degli spazi destinati ai cittadini e turisti.
Ruoli e collaborazione tra enti e comunità
L’assessore Ghera ha spiegato come le diverse opere si intreccino per creare un sistema complessivo di difesa del territorio, con la scogliera soffolta che fa da primo argine all’azione erosiva, i ripascimenti a protezione delle embriciature e la manutenzione dei canali che contribuisce a mantenere condizioni sicure e funzionali per la vita e il lavoro nella zona. Il lavoro di squadra tra enti regionali, imprese e comunità locali ha permesso di completare questi interventi fondamentali.
Nuovi progetti e piano triennale per la tutela del litorale laziale
Il completamento della prima fase degli interventi non ferma l’attenzione delle istituzioni sul problema dell’erosione costiera nel Lazio. Già si lavora alla progettazione di nuove opere destinate a proteggere altre parti del litorale regionale, in particolare il tratto tra Piazzale Cristoforo Colombo e la tenuta di Castelporziano, dove è previsto un significativo ripascimento con l’apporto di circa 350 mila metri cubi di sabbia.
Questo progetto di ripascimento non riguarda solo un restauro temporaneo, ma fa parte di un piano triennale più ampio che punta a mettere in sicurezza l’intera costa regionale. Attraverso l’utilizzo di fondi europei, la Regione Lazio sta elaborando un calendario lavori coordinato per affrontare le criticità dovute all’erosione. Questo piano contempla non solo interventi strutturali come barriere e ripascimenti, ma anche attività di manutenzione continua e monitoraggio dei cambiamenti del litorale.
Complessità e sfide della tutela costiera
La complessità del problema richiede infatti soluzioni articolate che tengano conto delle condizioni naturali, dell’impatto antropico e delle esigenze delle comunità costiere. Allo stato attuale, la ristrutturazione della scogliera soffolta di Ostia rappresenta il primo passo di un percorso più lungo, che coinvolgerà ulteriori aree vulnerabili del litorale e prevederà anche misure specifiche per limitare l’aggressione del mare sulle spiagge e sugli insediamenti.
I cittadini e le attività legate al turismo potranno beneficiare negli anni di una costa maggiormente stabile e fruibile. Il lavoro in corso e le opere programmate testimoniano un impegno concreto delle autorità regionali per affrontare un problema che da decenni condiziona il paesaggio e l’economia di questa parte del Lazio.