Ripresi gli scavi legali di villa dei misteri a Pompei dopo la demolizione di una struttura abusiva

Ripresi gli scavi legali di villa dei misteri a Pompei dopo la demolizione di una struttura abusiva

Il parco archeologico di Pompei ha ripreso gli scavi nella villa dei misteri dopo la demolizione di un edificio abusivo, rivelando l’ingresso originario, strutture idrauliche e nuove aree del quartiere servile.
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Ripresi gli scavi nella villa dei misteri a Pompei dopo la rimozione di un edificio abusivo, sono emersi l’ingresso originario, strutture stradali e idrauliche, aprendo nuove prospettive di studio sul complesso archeologico. - Gaeta.it

Il parco archeologico di Pompei ha riavviato le indagini nella villa dei misteri, uno degli angoli più celebri del sito archeologico. Dopo la rimozione di un edificio abusivo che sovrastava il settore nord, sono tornati alla luce diversi elementi antichi, tra cui l’ingresso originario della villa e tratti di strada e strutture del quartiere servile. Queste scoperte aprono nuove prospettive per comprendere meglio la storia e la conformazione del complesso romano.

La riscoperta dell’ingresso e delle strutture circostanti di villa dei misteri

Il cantiere a villa dei misteri ha portato alla luce il settore nord della villa, in gran parte ignorato fino al 2023 a causa di un edificio abusivo realizzato sopra l’area. Da questa porzione si è potuto identificare l’antico ingresso della villa, insieme alla via superior, ossia la strada principale di fronte all’accesso, e il piano superiore riservato al quartiere servile. Questi elementi confermano la complessità della villa e il suo impianto articolato, fatto di residenze e spazi di lavoro per gli addetti.

Strutture idrauliche e ingegneristiche

Sul lato opposto, a est della strada, sono stati rinvenuti il muro di contenimento del terrapieno e una cisterna rettangolare con volta a botte, testimonianze di tutta una serie di opere di ingegneria idraulica e strutturale. Questi rinvenimenti aiutano a comprendere come fosse organizzato il terreno intorno alla villa, con strutture pensate per contenere la terra e raccogliere l’acqua in modo razionale.

L’équipe al lavoro sul sito ha presentato i risultati preliminari in una conferenza stampa svolta all’interno del parco archeologico di Pompei descrivendo l’importanza degli scavi e il contributo che queste aree non ancora indagate potranno dare a una lettura più completa del complesso.

Cronistoria degli scavi e il ruolo di amedeo maiuri nell’esplorazione della villa

La villa dei misteri era già stata oggetto di scavi, ma in modo parziale e non sistematico durante gli inizi del Novecento. Una prima fase di interventi fu condotta privatamente nel 1909-1910, ma l’esplorazione più completa si deve al soprintendente amedeo maiuri, che tra il 1929 e il 1930 organizzò uno scavo più scientifico e organico.

Maiuri però non poté scavare la parte nord della villa a causa di un edificio costruito sopra quella zona. Quell’immobile, nato come una casa privata, fu ampliato in modo abusivo nel tempo, limitando l’accesso e l’indagine archeologica per oltre novant’anni. Solo nel 2023, dopo una lunga battaglia legale e grazie a un protocollo fra la procura di Torre Annunziata e il parco archeologico di Pompei, quella struttura è stata demolita e si è potuto finalmente procedere con gli scavi.

Questa demolizione ha tolto un ostacolo che impediva di approfondire la conoscenza della villa dei misteri, riprendendo così le ricerche rimaste ferme per decenni. Era una questione di recupero non solo archeologico, ma anche di rispetto della legge e della tutela del patrimonio storico.

Il protocollo tra procura e parco archeologico per contrastare abusivismo e saccheggio

Il nuovo impulso agli scavi è stato possibile a seguito di un accordo fra il parco archeologico di Pompei e la procura della repubblica di Torre Annunziata, nato per fronteggiare il traffico illecito di reperti archeologici. Le indagini avviate dalla procura, su segnalazione del parco, avevano portato alla scoperta di scavi abusivi effettuati con cunicoli sotterranei partendo dall’edificio abusivo stesso, che consentivano di accedere clandestinamente alla villa dei misteri.

Come risposta, si è proceduto non solo alla demolizione di quella casa ma anche di un’attività di ristorazione abusiva situata vicino al parco. Queste operazioni evidenziano l’impegno congiunto degli enti nella tutela del sito, cercando di eliminare le minacce esterne e garantire la conservazione dei beni archeologici.

Il protocollo più recente ha al centro proprio la lotta all’abusivismo edilizio attorno alle aree monumentali, una criticità che da anni affligge Pompei e rischia di compromettere la conservazione delle strutture antiche.

Impegno delle istituzioni

Gabriel Zuchtriegel, direttore del parco archeologico di Pompei, ha sottolineato l’importanza della ripresa degli scavi nella zona nord di villa dei misteri. Ha ricordato come quella parte della villa fosse rimasta nascosta e inesplorata per quasi un secolo a causa della presenza dell’edificio abusivo, ampliato senza autorizzazioni negli anni.

Il procuratore della repubblica di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso, ha evidenziato come l’accordo tra procura e parco archeologico abbia permesso di togliere un peso che impediva la ripresa delle indagini all’interno della villa più nota di Pompei e del mondo romano. Grazie all’eliminazione delle due strutture abusive che incombevano sul sito, si è potuto rilanciare il progetto di scavo dopo decenni di blocco.

Commenti delle autorità sul ritorno degli scavi a villa dei misteri

Le dichiarazioni di entrambe le autorità confermano un lavoro di squadra portato avanti in un clima di collaborazione e determinazione per difendere uno dei tesori archeologici più importanti d’Italia e del mondo. Gli scavi in corso rappresentano un’occasione di studio per scoprire nuove informazioni su una villa ricca di storia, arte e misteri.

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