Riprese a chieti le operazioni per recuperare i corpi dei due vigili del fuoco morti in montagna

Riprese a chieti le operazioni per recuperare i corpi dei due vigili del fuoco morti in montagna

Due vigili del fuoco, Nico Civitella ed Emanuele Capone, sono morti travolti dalla corrente del fiume Avello a Pennapiedimonte; le operazioni di recupero sono state sospese per motivi di sicurezza.
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Due vigili del fuoco sono morti travolti dalla corrente durante un’escursione a Pennapiedimonte; le difficili operazioni di recupero e le indagini della procura sono in corso. - Gaeta.it

La tragedia che ha colpito la comunità di chieti si è consumata nelle montagne di pennapiedimonte, dove due vigili del fuoco, durante una escursione privata, hanno perso la vita. Le difficoltà nel recupero dei loro corpi hanno richiesto una sospensione temporanea delle operazioni, riprese poi in mattinata. I dettagli dell’intervento, le condizioni che hanno ostacolato il recupero e le procedure successive alla scoperta dei corpi delineano la gravità e complessità dell’evento.

La tragedia in montagna e il contesto dell’incidente

Due giorni fa, Nico civitella ed Emanuele capone, entrambi vigili del fuoco, sono scomparsi durante un’escursione nelle aree montuose di pennapiedimonte, località nota per i suoi sentieri ma anche per la pericolosità dei corsi d’acqua che la attraversano. L’incidente è avvenuto nel fiume avello, un corso d’acqua con portata variabile, che in quel periodo ha subito un aumento repentino del flusso, rendendo il passaggio estremamente insidioso.

I due uomini, impegnati in una attività al di fuori del servizio, si trovavano nel territorio comunale di pennapiedimonte quando sono stati travolti dalla corrente. Le condizioni meteo e il terreno accidentato della zona hanno complicato non poco i soccorsi iniziali. La comunità locale ha seguito con apprensione le prime fasi delle ricerche, coordinate dai colleghi vigili del fuoco e dalle autorità competenti.

Le difficoltà in ambiente montano

Le condizioni naturali hanno rappresentato un ostacolo notevole per i soccorritori, rendendo l’intervento particolarmente delicato.

Le difficoltà e la sospensione delle operazioni di recupero

Le squadre di soccorso hanno affrontato un compito arduo sin dalle prime ore dopo il ritrovamento dei corpi. Secondo quanto riferito, ieri sera, le operazioni sono state interrotte dopo aver posizionato le barelle con i cadaveri ancorandole a una parete di roccia sopra il fiume avello. Il flusso d’acqua, molto impetuoso, ha reso impossibile procedere in sicurezza a calare i corpi lungo il corso del fiume.

Le condizioni di corrente e visibilità hanno costretto i soccorritori a porre fine momentaneamente all’intervento per evitare rischi ulteriori al personale. La scelta di sospendere le operazioni nasce da un’attenta valutazione tecnico-operativa, fondamentale per tutelare chi lavora in ambienti così pericolosi. Solo con un miglioramento delle condizioni o l’uso di mezzi più adeguati, si sarebbe potuto completare il recupero.

La gestione delle emergenze in situazioni critiche

L’esperienza operativa suggerisce che in casi come questi la sicurezza del personale viene posta sempre al primo posto.

Il trasferimento e le indagini successive al ritrovamento

Finito il recupero, i corpi sono stati messi a disposizione dell’autorità giudiziaria locale. La procura della repubblica di chieti ha disposto il trasferimento ufficiale dei corpi all’obitorio del policlinico della città. Lì verranno sottoposti a autopsia per accertare con precisione le cause e le dinamiche del decesso.

L’apertura di un fascicolo da parte della procura mira a ricostruire l’accaduto, verificare eventuali responsabilità o circostanze aggravanti. Le indagini si basano sulle testimonianze raccolte, sui rilievi del posto e sugli esiti degli esami medico-legali. La figura dei due vigili del fuoco, impegnati sia in servizio sia in attività extra-lavorative, sottolinea la vulnerabilità anche di chi è esperto nel campo della sicurezza e dell’intervento.

Gli abitanti di chieti e dei paesi limitrofi mantengono alta l’attenzione sulla vicenda. Le operazioni e i procedimenti legali proseguiranno nei prossimi giorni, mentre si attende di conoscere altri dettagli ufficiali sull’episodio doloroso che ha segnato la zona.

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