Ripresa dell'occupazione turistica nelle Marche: dati e tendenze emergenti nel post-pandemia

Ripresa dell’occupazione turistica nelle Marche: dati e tendenze emergenti nel post-pandemia

Le imprese turistiche delle Marche mostrano segnali di ripresa post-pandemia, con un incremento dell’occupazione e una forza lavoro giovane, evidenziando opportunità di carriera e stabilità nel settore.
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Ripresa dell'occupazione turistica nelle Marche: dati e tendenze emergenti nel post-pandemia - Gaeta.it

Nell’ultimo periodo, le imprese turistiche delle Marche stanno vivendo una fase di recupero significative dopo il brusco arresto causato dalla pandemia. Secondo una recentissima indagine della Federalberghi, che ha analizzato i dati forniti dall’INPS in collaborazione con l’EBNT, è emerso un aumento dell’occupazione nelle strutture turistiche locali. Questo articolo esplorerà i dettagli di questa ripresa, evidenziando le cifre chiave e le tendenze per il periodo attuale e futuro.

Occupazione nelle imprese turistiche marchigiane

Nel corso del 2023, le Marche hanno ospitato in media 5.503 imprese turistiche con dipendenti. Questo numero rappresenta un incremento significativo dello 6,2% rispetto ai parametri pre-pandemia e del 4,2% in previsione per il 2024. La forza lavoro nel settore ha raggiunto una media di 34.415 lavoratori durante l’anno, con picchi di occupazione a luglio, dove si è registrato il massimo storico di 47.855 dipendenti, contrastato da un minimo di 24.483 posti di lavoro nel mese di gennaio.

Analizzando i dati delle province marchigiane, Ancona si afferma come il centro con il numero più elevato di occupati nel settore turistico, con 10.029 lavoratori. Pesaro-Urbino segue con 9.248 dipendenti, mentre Macerata e Ascoli Piceno presentano rispettivamente 6.500 e 5.428 lavoratori. Questa ripresa non solo segna un ritorno ai livelli precedenti alla crisi sanitaria, ma rappresenta anche un segnale positivo per l’economia regionale.

La giovinezza dell’occupazione nel settore

Un aspetto interessante emerso dal rapporto è la giovane età della forza lavoro nel settore turistico marchigiano. Oltre il 60% dei lavoratori, pari a 21.290 individui, ha meno di 40 anni. Questo dato suggerisce un’attraente opportunità di carriera per i giovani adulti nella regione, amplificando l’importanza della formazione e dello sviluppo professionale per mantenere un settore dinamico.

Inoltre, si registra un prevalente utilizzo di contratti a tempo parziale: il 50,2% dei lavoratori, pari a 17.271 unità, opera con questo tipo di contratto. Di questi, 7.046 lavoratori sono assunti stagionalmente, rappresentando il 20,5% del totale. I contratti non stagionali, invece, ammontano a 12.813, equivalenti al 37,2% della forza lavoro. Tali dinamiche rispecchiano le fluttuazioni naturali tipiche del settore turistico e la sua attitudine a rispondere alle esigenze del mercato estivo.

Retribuzione e tipologie di aziende

Riguardo alla retribuzione, gli stabilimenti termali si posizionano al vertice con una retribuzione media annua standardizzata di €19.031, seguiti dall’intermediazione a €18.564. I servizi ricettivi offrono una media di €17.107, mentre i pubblici esercizi e i parchi divertimento si attestano rispettivamente a €13.252 e €10.626. Questi valori indicano una disparità significativa nelle retribuzioni tra le varie categorie, sottolineando l’importanza di specializzarsi in settori che offrono compensi più elevati.

Un’ulteriore analisi si concentra sul segmento alberghiero, dove nel 2023 sono state attive circa 370 strutture con dipendenti, impiegando in media 4.442 lavoratori. Le fluttuazioni occupazionali tra i mesi di luglio e febbraio mostrano un picco di 7.886 nel periodo estivo, contrapposto al minimo di 2.091 in inverno. Qui anche il 37,7% degli impiegati lavora con contratti a tempo parziale.

Sebbene il settore alberghiero mostri un aumento dell’occupazione del 9% rispetto ai valori pre-pandemia, risulta evidente un calo del 5,4% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, è da notare che sono aumentati i contratti a tempo indeterminato, segno di una stabilità crescente nel settore. Le retribuzioni più elevate all’interno del comparto alberghiero sono riservate ai dirigenti, con un reddito medio di €77.028, seguiti da quadri e impiegati, rispettivamente con €50.453 e €26.370. La categoria degli operai e degli apprendisti ottiene compensi medi di €21.454 e €18.214.

L’analisi del settore turistico nelle Marche dimostra quindi un recupero in atto, con segni di vitalità e opportunità per l’occupazione giovanile e una crescita della stabilità lavorativa.

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