Rinviati i sondaggi archeologici per il nuovo stadio della Roma a pietralata dopo le proteste dei residenti

Rinviati i sondaggi archeologici per il nuovo stadio della Roma a pietralata dopo le proteste dei residenti

I sondaggi archeologici per il nuovo stadio della Roma a Pietralata sono stati sospesi dopo la protesta di residenti, Movimento 5 stelle e Potere al popolo, che chiedono la tutela del bosco urbano.
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I sondaggi archeologici per il nuovo stadio della Roma a Pietralata sono stati sospesi a causa di una protesta dei residenti e oppositori, che chiedono la tutela dell’area boschiva e un confronto con l’amministrazione comunale. - Gaeta.it

L’avvio dei sondaggi archeologici previsti per il 12 maggio nell’area di pietralata, dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio della Roma, è stato spostato a data da destinarsi. La decisione arriva dopo un’intensa protesta di cittadini e oppositori, che hanno bloccato i lavori con un sit-in organizzato proprio sul luogo dei carotaggi. I rilievi erano commissionati dall’As Roma e richiesti dal Comune per la partenza effettiva del progetto.

Il blocco dei lavori e la partecipazione dei residenti

Nella mattina del 12 maggio, gli operai incaricati di effettuare i primo carotaggi si sono presentati nell’area indicata per i lavori. Lì, hanno trovato decine di residenti determinati a impedire ogni attività. Il presidio ha coinvolto anche esponenti politici del Movimento 5 stelle e di Potere al popolo, che hanno manifestato insieme ai cittadini contrari alla costruzione dello stadio. Le forze dell’ordine hanno cercato di far passare un camion carico degli strumenti necessari per i rilievi, ma hanno incontrato la resistenza diretta dei manifestanti.

Momenti di tensione durante la protesta

Alcuni manifestanti si sono seduti davanti al mezzo, bloccandone l’avanzata e creando momenti di tensione. I presenti hanno esposto cartelli per sottolineare la presenza di un’area boscata nel sito scelto per il progetto, richiamando la necessità di tutelare il verde urbano. La situazione si è mantenuta sotto controllo, senza degenerare in scontri violenti, ma con una chiara opposizione organizzata e compatta.

L’intervento delle forze dell’ordine e la sospensione dei carotaggi

Il tentativo delle forze dell’ordine di aprire un percorso per il camion non è bastato a sbloccare la situazione. Dopo una fase di calma, le autorità hanno deciso di sospendere l’operazione per evitare ulteriori tensioni. Il camion è stato costretto a fare retromarcia, interrompendo di fatto l’avvio delle indagini.

Al suo posto è arrivata un’ambulanza, pronta a intervenire nel caso qualcuno avesse riportato ferite o malori durante il confronto. Lo stop ai carotaggi rappresenta un rallentamento significativo per il progetto dello stadio, che stava per entrare nella fase operativa grazie alle indagini archeologiche.

Le motivazioni dell’opposizione: la difesa del bosco di pietralata

Il fronte dei contrari ha basato la sua protesta soprattutto sulla presenza di un “vero e proprio bosco” nell’area destinata allo stadio. Questa realtà è stata confermata da una perizia di un agronomo, allegata in un esposto depositato presso i carabinieri forestali. Il documento è stato firmato da figure del Movimento 5 stelle come l’eurodeputato Dario Tamburrano, il consigliere comunale Daniele Diaco e il consigliere municipale Stefano Rosati.

Attenzione alla tutela delle zone verdi

I firmatari hanno voluto sottolineare il rischio di una perdita ambientale significativa, richiamando l’attenzione sulla tutela delle zone verdi della città. Durante il sit-in, che ha visto la partecipazione degli stessi esponenti politici, sono stati esposti cartelli che ricordavano quanto l’area boschiva costituisca un patrimonio da salvaguardare.

Le critiche all’amministrazione comunale e la richiesta di dialogo

Dal Movimento 5 stelle sono arrivate dure critiche verso la gestione comunale dell’intera vicenda. Daniele Diaco, Dario Tamburrano e Stefano Rosati hanno definito quanto accaduto “una pagina vergognosa per la città”. Secondo loro, il clima di tensione fra cittadini e forze dell’ordine è la conseguenza di un approccio amministrativo inadeguato e poco attento alle esigenze dei quartieri coinvolti.

I rappresentanti del M5s hanno chiesto che Roma Capitale apra un confronto con i comitati che si oppongono al progetto dello stadio. Al momento, infatti, non è stata comunicata una nuova data per l’avvio dei carotaggi, lasciando aperto il dibattito sulle prossime mosse. La vicenda di pietralata continua a dividere tra chi vede nel nuovo impianto una opportunità e chi invece punta a preservare il territorio.

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