La prossima assemblea congressuale dell’Unione delle Province d’Italia si terrà a Roma il 10 e l’11 dicembre, un evento cruciale per la comunità provinciale italiana. Durante questa XXXV Assemblea, verrà eletto il nuovo presidente nazionale dell’Upi, rappresentando un’opportunità fondamentale per valutare il percorso intrapreso negli ultimi anni e per riaffermare l’impegno delle province a ottenere il giusto riconoscimento nel sistema istituzionale italiano.
Un’importante occasione per il rinnovamento
La notizia del ritorno dell’assemblea è stata riportata dal presidente della Provincia dell’Aquila e vicepresidente nazionale dell’Upi, Angelo Caruso, al termine della riunione del Comitato Direttivo Upi, che ha avuto luogo nella sede centrale di piazza Cardelli a Roma. Questo incontro ha avuto come obiettivo principale quello di discutere le strategie per rafforzare il ruolo delle province, spesso sottovalutato nel contesto istituzionale attuale.
Caruso ha sottolineato che il valore delle province può essere realmente espresso solo attraverso un sistema elettorale che garantisca una rappresentanza adeguata. Secondo lui, è essenziale che sia stabilito un quadro normativo chiaro per riconoscere le funzioni degli enti provinciali, supportato da risorse finanziarie e personale adeguati. Solo in questo modo sarà possibile assicurare un’adeguata risposta alle esigenze delle comunità che queste istituzioni rappresentano.
Le decisioni del Comitato Direttivo
Durante il Comitato Direttivo, i membri hanno approvato una serie di documenti chiave che delineano la direzione futura dell’Upi. Tra questi, è stato adottato un manifesto programmatico per l’assemblea congressuale, una bozza di modifica dello Statuto dell’Upi, un piano strutturale di bilancio e un regolamento congressuale.
Questa serie di approvazioni dimostra una volontà collettiva di rinnovare e rafforzare le strutture interne dell’Upi, rispondendo così alla necessità di modernizzare l’organizzazione per affrontare le sfide attuali. I documenti prodotti rappresentano non solo un passo verso l’efficienza interna, ma anche un messaggio chiaro verso il governo e le istituzioni locali, riguardo alla necessità di un riconoscimento del ruolo delle province.
Ripensare la riforma Delrio
Un tema centrale che verrà affrontato nel corso dell’assemblea di dicembre riguarda la legge 56 del 2014, nota come “Riforma Delrio”. Questa normativa ha significativamente depotenziato le province, riducendo funzioni, risorse e personale. Gli esponenti dell’Upi, tra cui Caruso, evidenziano l’urgenza di riformare questa legge per rinforzare le province e restituire loro i servizi essenziali, ora spesso carenti.
La necessità di una discussione approfondita su questo tema è quanto mai attuale, poiché la riforma ha avuto impatti diretti sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini e sull’efficienza degli enti locali. Durante l’assemblea, si cercherà non solo di riflettere su questi problemi, ma anche di formulare proposte concrete per un futuro in cui le province possano svolgere il loro ruolo in modo efficace e responsabile.
Con queste tematiche all’ordine del giorno, l’assemblea congressuale si propone di essere un momento decisivo per il futuro delle province italiane, spronando una rinnovata attenzione verso esigenze locali e territori.