La Città Eterna celebra oggi il ritorno al suo splendore del monumento equestre dedicato ad Anita Garibaldi, grazie a un restauro significativo che ha coinvolto esperti e istituzioni. L’inaugurazione ha visto la presenza del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, del sovrintendente Claudio Parisi Presicce e di Francesco Rutelli, pronipote dell’artista Mario Rutelli, autore dell’opera. Questo intervento è parte del progetto Pnrr – Caput Mundi, volto al recupero del patrimonio artistico della Capitale e ha rispettato i tempi previsti, completandosi in 180 giorni.
Il restauro: necessità e intervento
Negli ultimi 15 anni, il monumento equestre ha subito importanti deterioramenti a causa degli agenti atmosferici e delle sollecitazioni del terreno. I fenomeni di corrosione della struttura e le lesioni visibili lungo le zampe posteriori del cavallo hanno reso imperativo un intervento di recupero. La presenza di ossidi di ferro, che coprivano il basamento in travertino, contribuiva alla necessità di un’adeguata manutenzione, per restituire all’opera la dignità e il valore che merita.
Il restauro ha interessato le superfici in travertino, un tipo di pietra molto comune a Roma, utilizzata anche per la realizzazione di importanti monumenti storici. I dettagli più delicati, come le patine biologiche e le incrostazioni di sporco, sono stati accuratamente trattati per restituire alla pietra il suo aspetto originario. Le stuccature e le micro-stuccature sono state eseguite per riparare lesioni e fratture, affinché il monumento possa resistere nel tempo.
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Anche le aree in bronzo hanno ricevuto un’attenzione specifica. I depositi superficiali sono stati rimossi, e le crepe sono state trattate con stucco per garantire l’integrità della struttura. Inoltre, il lavoro si è esteso alle barre in ferro interne, nuovamente rinforzate per una sicurezza ottimale della statua.
Misure di sicurezza e monitoraggio della stabilità
Per garantire la sicurezza del monumento e monitorarne la stabilità nel tempo, è stato installato un puntello in acciaio tra il corpo del cavallo e la base in bronzo su cui poggia. Questo sistema di sostegno, completamente reversibile, è dotato di una “sella”, in modo da evitare attriti e consentire le dilatazioni termiche del metallo, un aspetto fondamentale per preservare la struttura in condizioni ottimali.
L’installazione rientra in un progetto più ampio di tutela del patrimonio artistico, in un momento storico in cui la salvaguardia dei nostri beni culturali è cruciale. Grazie a interventi mirati e alla collaborazione delle istituzioni, si è cercato di conciliare il recupero della storia con le esigenze attuali della città.
Un simbolo di coraggio restituito alla città
Per il sindaco Roberto Gualtieri, il restauro del monumento equestre di Anita Garibaldi rappresenta un evento di grande significato. La statua è un simbolo di coraggio, un omaggio a una donna che ha lottato per la libertà e per la Repubblica romana. La riapertura del monumento consente ai romani e ai turisti di approfondire la loro conoscenza della storia e della cultura della Capitale, mantenendo vivo il ricordo di figure emblematiche come Anita Garibaldi.
Claudio Parisi Presicce, sovrintendente capitolino, ha sottolineato l’importanza di questo decimo intervento del programma Pnrr – Caput Mundi, evidenziando come ogni restauro contribuisca al recupero dell’identità storica di Roma. L’opera completa rappresenta non solo il lavoro di molte persone, ma anche un passo cruciale verso il ripristino dell’orgoglio culturale della città.
Con il completamento del restauro, il monumento a Anita Garibaldi riacquista il suo ruolo centrale nel panorama romano, attirando l’attenzione di cittadini e visitatori, che ora possono ammirare una delle figure più significative della storia italiana nella sua forma migliore.