Le indagini sul caso di Andrea Sempio hanno visto un nuovo intervento all’interno dell’abitazione della vittima, con operazioni svolte alla presenza di diverse figure coinvolte. Il decreto d’ispezione firmato dai pubblici ministeri ha richiesto un’approfondita raccolta di dati tecnici e fotografici. La notifica tardiva del provvedimento ha causato tensioni in famiglia.
La presenza dei genitori durante i rilievi nella casa
Durante le operazioni di rilievo tecnico all’interno dell’abitazione di via Preda, erano presenti in modo costante Giuseppe Poggi e Rita Preda, genitori della vittima Andrea Sempio. La coppia continua a risiedere nell’abitazione, che rappresenta sia un punto di riferimento personale sia un importante luogo per gli accertamenti investigativi. La loro presenza ha avuto l’obiettivo di garantire la supervisione e tutelare il rispetto dell’ambiente legato al figlio.
L’impatto emotivo per i familiari
Il coinvolgimento diretto dei familiari ha portato a creare un clima di tensione, essendo la casa un luogo carico di ricordi e dolori. Durante le misurazioni tecniche e le verifiche fotografiche, i genitori hanno assistito con attenzione e partecipazione, a testimoniare il legame forte verso la scena del crimine e la necessità di verificare con i loro occhi ogni fase delle indagini.
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La scelta di mantenere i genitori sul posto ha facilitato la comunicazione diretta con gli investigatori, seppure non sono mancati momenti di nervosismo legati alla delicatezza dell’intervento e alla carica emotiva del contesto.
Il decreto d’ispezione e le attività tecniche svolte dai pm
L’attività di rilievo è stata disposta tramite un decreto di ispezione firmato da quattro pubblici ministeri: Napoleone, Civardi, De Stefano e Rizza. Il dispositivo prevedeva una serie di accertamenti tecnici precisi, tra cui misurazioni puntuali e rilievi fotografici ad alta definizione. Questi dati servono a ricostruire l’ambiente e documentare ogni dettaglio utile per la fase investigativa, sottolineando l’importanza del rigore scientifico negli atti.
Metodologie d’indagine
Le misure sono state condotte in modo meticoloso, seguendo procedure standard per non alterare nessun elemento presente nell’abitazione. Gli esperti hanno utilizzato strumentazioni calibrate per garantire la precisione delle indicazioni raccolte. Le immagini raccolte completano il quadro e possono essere usate in sede giudiziaria per illustrare condizioni e punti di interesse.
Questa fase rappresenta un momento essenziale dell’inchiesta, in quanto fornisce dati che potrebbero chiarire dinamiche non ancora del tutto comprese e alimentare gli accertamenti sulle responsabilità.
Le reazioni contrastanti alla notifica tardiva della famiglia Sempio
Il provvedimento di ispezione è stato notificato agli avvocati di Andrea Sempio solo ventiquattro ore prima dell’inizio dei rilievi. Questo ha suscitato reazioni negative soprattutto da parte dei legali che assistono la famiglia Poggi. La comunicazione arrivata in ritardo ha alimentato malumori, perché ha limitato la possibilità di un confronto preventivo e di preparazione adeguata.
Posizioni degli avvocati
Gli avvocati di Poggi e Preda, in particolare Angela Taccia e Massimo Lovati, hanno sottolineato come questo approccio abbia messo la famiglia in una condizione di disagio, considerata la delicatezza della situazione e l’emotività già presente. La tempestività nella notifica è fondamentale per garantire il diritto alla difesa e la trasparenza nelle operazioni.
Dal punto di vista giuridico si tratta di un’attività legittima ma la modalità di comunicazione ha avuto ripercussioni sul clima tra le parti coinvolte. La famiglia Poggi, assistita dal consulente Davide Radaelli, ha richiesto maggiori garanzie per i prossimi passaggi, per evitare tra l’altro che informazioni sensibili giungano all’ultimo momento e creino ulteriori tensioni.
Questi aspetti incideranno sulla prosecuzione dell’indagine e potrebbero influire sul dialogo tra le parti e gli inquirenti nei mesi a venire.