Rilascio della concessione per la rimozione dello scafo P430 nel porto di Civitavecchia

Rilascio della concessione per la rimozione dello scafo P430 nel porto di Civitavecchia

Il comitato di gestione dell’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale approva la concessione a Marine Goddess srl per rimuovere lo scafo P430 dall’ex cantiere Privilege, liberando spazi strategici nel porto di Civitavecchia.
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Il comitato dell’AdSP Mar Tirreno Centro Settentrionale ha approvato una concessione a Marine Goddess srl per la rimozione dello scafo P430 dall’ex cantiere Privilege a Civitavecchia, liberando così un’area portuale strategica entro il 2027. - Gaeta.it

Il comitato di gestione dell’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale si è riunito ieri a Roma, affrontando diverse questioni legate alla gestione del porto di Civitavecchia e delle aree limitrofe. Tra i temi al centro della seduta, spicca la delibera sull’assegnazione di una concessione demaniale marittima per permettere alla Marine Goddess srl di intervenire nella rimozione di materiali ingombranti, compreso lo scafo P430, all’interno dell’ex cantiere Privilege. Il provvedimento, approvato a maggioranza, segna una tappa fondamentale per liberare spazi portuali strategici, bloccati da tempo da questa presenza ingombrante.

Riunione e partecipanti del comitato di gestione dell’adsp mar tirreno centro settentrionale

La riunione del comitato ha visto la partecipazione di figure di rilievo nel settore marittimo e pubblico locale. Il commissario straordinario dell’AdSP, Pino Musolino, insieme al segretario generale, Maurizio Marini, ha coordinato i lavori. Erano presenti anche i comandanti delle capitanerie di porto di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, rispettivamente Michele Castaldo, Silvestro Girgenti e Biagio Mauro Sciarra. Per la parte istituzionale erano al tavolo anche Sergio Cozzi, delegato dalla Città metropolitana di Roma Capitale, e Emiliano Scotti, designato dal Comune di Civitavecchia.

Competenze e ruoli dei partecipanti

Questa composizione riflette il coinvolgimento multidisciplinare che caratterizza la gestione del porto, mettendo a confronto competenze tecniche, amministrative e di sicurezza marittima. I rappresentanti della Capitaneria di Porto hanno contribuito con osservazioni sulla gestione degli spazi demaniali e sul rispetto delle normative che regolano il traffico e le attività portuali. Il comitato coordina le strategie per l’uso e la valorizzazione delle aree portuali, in particolare quelle con nodi critici come l’area ex Privilege.

La presenza attiva degli enti territoriali testimonia l’attenzione della città e dell’area metropolitana verso il futuro del porto, sottolineando il ruolo chiave che Civitavecchia ricopre nel sistema marittimo del Mar Tirreno Centro Settentrionale. Ogni membro del comitato ha avuto modo di esprimere le proprie valutazioni sulle proposte all’ordine del giorno prima del voto, orientando il confronto verso un’azione condivisa e responsabile.

Concessione a marine goddess srl e obiettivi del progetto

Il comitato ha approvato la concessione demaniale marittima secondo quanto previsto dall’articolo 36 del Codice della Navigazione. La licenza autorizza Marine Goddess srl a occupare per 18 mesi circa 24.816 metri quadrati all’interno dell’ex cantiere Privilege. L’obiettivo è favorire la rimozione dei materiali di proprietà della società, tra cui lo scafo P430, da lungo tempo fermo in quell’area.

Marine Goddess, risultata in regola con il pagamento dei canoni demaniali, ha presentato un piano industriale dettagliato per completare i lavori necessari al trasferimento della nave in acqua. L’intenzione è vendere lo scafo a un possibile acquirente, ma solo dopo aver effettuato le ultime lavorazioni indispensabili per la sua messa in movimento e successiva rimozione dal porto. La concessione copre dunque un’operazione complessa, che implica interventi tecnici e logistiche precise.

Il progetto solleva un interesse pubblico rilevante: liberare un’area bloccata da anni e manutenere gli spazi portuali disponibili per altre attività o per future espansioni. La decisione si spiega soprattutto con la necessità di un’ultima opportunità affinché la società possa concludere la rimozione senza gravare sulle casse pubbliche, evitando così costi diretti allo Stato per la pulizia dell’area.

Piano industriale e strategia di rimozione

Misure di garanzia e controlli sulla concessione

Per non lasciare margini a rischi o abbandoni indesiderati, il comitato ha stabilito una serie di misure precauzionali. Marine Goddess dovrà infatti versare una cauzione pari a quanto stimato per i costi della rimozione, basandosi su perizie aggiornate. Il deposito servirà da garanzia nel caso in cui l’azienda non dovesse rispettare i tempi o le modalità previste dal piano industriale.

Inoltre, è stato previsto un controllo periodico delle attività, con un monitoraggio ogni sei mesi per verificare l’avanzamento dei lavori e l’effettiva rimozione dello scafo dal sito. Così si evitano situazioni di inerzia o di mancata pulizia dell’area, assicurando trasparenza e responsabilità nell’uso della concessione.

Se Marine Goddess non dovesse procedere come pattuito, l’AdSP potrà utilizzare la cauzione per finanziare la rimozione della nave in maniera autonoma, disimpegnando l’ente da oneri aggiuntivi. In ogni caso l’area dovrà essere completamente liberata e riconsegnata entro l’inizio del 2027, permettendo una nuova gestione e utilizzo di questo spazio portuale.

Rilascio dell’area e miglioramenti attesi

L’approvazione di questa concessione rappresenta un passo verso la riorganizzazione del porto di Civitavecchia, eliminando un ostacolo fisico e ambientale che ha condizionato la funzionalità del porto per anni. Il progetto consentirà anche un miglioramento dal punto di vista del decoro e della sicurezza, fondamentali per l’attrattività della struttura e per il normale svolgimento delle altre attività marittime.

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