Rilancio e ricostruzione nel cratere sismico dell'Aquila: un bilancio dopo 15 anni dal terremoto

Rilancio e ricostruzione nel cratere sismico dell’Aquila: un bilancio dopo 15 anni dal terremoto

A quindici anni dal terremoto del 2009, l’Aquila avanza nella ricostruzione con 268 progetti approvati, puntando su infrastrutture pubbliche e valorizzazione culturale per rilanciare la comunità.
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Rilancio e ricostruzione nel cratere sismico dell'Aquila: un bilancio dopo 15 anni dal terremoto - Gaeta.it

A quindici anni dal devastante terremoto del 2009, l’area del cratere sismico dell’Aquila continua a essere al centro di un ambizioso piano di ricostruzione pubblica, che coinvolge ben 56 comuni direttamente e ulteriori 120 che hanno subito danni. Lo stato dell’arte dei lavori è stato illustrato dall’ingegnere Raffaello Fico, titolare dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dei Comuni del Cratere . I dati diffusi offrono uno spaccato chiaro delle sfide e dei progressi in atto nella rinascita di questa importante regione.

Progetti di ricostruzione pubblica: un quadro generale

Nel complesso, sono stati approvati 268 progetti di ricostruzione pubblica, di cui 127 dedicati esclusivamente alle scuole, per un totale di finanziamenti pari a 128,4 milioni di euro. Queste cifre indicano un impegno significativo per ripristinare le infrastrutture educative e pubbliche nell’area colpita. Tuttavia, l’ingegnere Fico ha messo in evidenza una “doppia velocità” tra la ricostruzione pubblica e quella privata. Questo aspetto è legato alle diverse procedure di appalto che disciplinano i due ambiti: nella ricostruzione pubblica ci sono normative ordinarie da seguire, mentre nel settore privato ci sono margini di manovra maggiori che spesso portano a deroga ai regolamenti stabiliti.

Fico ha comunicato che una parte sostanziale di questi progetti si concentra sulla rigenerazione urbana, mirando a migliorare non solo gli edifici, ma anche gli spazi pubblici e i sottoservizi. Già 300 milioni di euro sono stati destinati a progetti preliminari che sono attualmente in attesa di attuazione. Con l’arrivo del 2025, si prevede di avviare almeno il 15% dei cantieri previsti, un segno di speranza per la comunità locale ma anche dell’urgente necessità di proseguire i lavori con celerità.

Sviluppo del settore turistico e culturale

In parallelo ai lavori pubblici, le iniziative di rilancio turistico e culturale stanno trovando spazio, anche se con un ritmo più lento rispetto alla ricostruzione di edifici. Questi progetti sono finanziati attraverso i fondi Restart, che rappresentano il 4% del budget complessivo destinato alla ricostruzione. Fico ha comunicato che tre delle otto aree omogenee hanno già ricevuto i fondi per il periodo 2022-2023. Queste aree comprendono la Baronia, il Pescarese e l’altopiano dei Navelli, attualmente impegnate nella fase attuativa dei progetti.

A titolo esemplificativo, nell’area del Pescarese si sta lavorando sulla valorizzazione del fiume Tirino, con la creazione di aree museali dedicate alla storia e alla cultura locale. Nella Baronia, invece, è stata introdotta una turbina che consente di liberare dalla neve la strada che unisce Castel del Monte agli altopiani del Gran Sasso, migliorando la viabilità e l’accesso agli spazi naturali della montagna. Deludenti, comunque, i tempi di attesa per le altre cinque aree omogenee, che non hanno ancora ricevuto finanziamenti, lasciando in sospeso molte aspettative di sviluppo.

Valorizzazione dei cammini: un progetto innovativo

Una delle iniziative più affascinanti in fase di sviluppo è il progetto di valorizzazione dei cammini, realizzato in collaborazione con l’Usrc e con l’Ufficio speciale per la ricostruzione del Comune dell’Aquila . Questo intervento si concentra su una rete sentieristica che si estende per ben 600 chilometri. Ma non si tratta solo di recuperare fisicamente i sentieri: l’obiettivo è anche offrire ai camminatori un’esperienza arricchita con contenuti multimediali, che comprendono video e testi. I visitatori potranno accedere a informazioni specifiche sui luoghi direttamente dai loro smartphone, grazie a un sistema di pop-up che si attiva durante la passeggiata.

Un gruppo di antropologi è stato coinvolto per sviluppare questo progetto innovativo, tagliato su misura per promuovere il patrimonio locale, le tradizioni e la cultura. Con questi programmi, l’area dell’Aquila non solo intende risollevarsi dalle macerie del terremoto ma anche regalare ai turisti un modo nuovo di scoprire il territorio, legando la valorizzazione culturale alla riqualificazione dei luoghi.

Il risveglio del cratere sismico dell’Aquila sembra essere in marcia, segnando per la comunità un momento di speranza e una nuova fase di sviluppo.

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