Monsegnor Antonio Di Donna, vescovo di Acerra, ha avviato un’iniziativa per richiamare i credenti all’impegno sociale e politico, senza tornare a un partito unico dei cattolici. L’incontro intitolato “Educhiamoci all’impegno socio-politico” si svolgerà giovedì 13 febbraio alle ore 18:30 nell’auditorium ‘Monsignor Antonio Riboldi‘. Questo evento rappresenta un primo passo verso la ricostruzione di un protagonismo cattolico all’interno del dibattito pubblico.
Un’iniziativa per risvegliare i cattolici
L’incontro prevede la partecipazione di figure di spicco, come don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Conferenza episcopale italiana. Monsegnor Di Donna ha espresso preoccupazione per il fatto che i cattolici siano latitanti nel campo dell’impegno socio-politico. La sua visione è chiara: è necessario ridare vita e importanza alla dottrina sociale della Chiesa, affinché possa influenzare non solo le comunità ecclesiali, ma anche la società civile più in generale.
Di Donna ha sottolineato che l’attuale situazione in cui versa la Chiesa italiana e campana richiede un rinnovato protagonismo dei cattolici in politica. Questo non deve essere inteso come un ritorno a un’unità politica monolitica, ma come un modo per arginare l’emarginazione dei valori cattolici nel dibattito pubblico. Un’azione che mira a recuperare il senso di responsabilità sociale e a far sì che “la vita buona del Vangelo” possa trovare il suo posto nei discorsi politico e civici.
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L’importanza della dottrina sociale della Chiesa
Il primo obiettivo dell’incontro è quello di ristabilire al centro della vita ecclesiale i principi della dottrina sociale della Chiesa. Questi principi offrono una base solida per affrontare le problematiche sociali e politiche contemporanee. Secondo una nota dell’ufficio delle Comunicazioni sociali della diocesi acerrana, è giunto il momento di valorizzare queste idee e tradurle in azioni concrete.
Il vescovo ha inoltre messo in guardia contro ogni tentativo di nostalgico ritorno a un partito unico, definendolo un approccio anacronistico. La Chiesa, ha affermato, non deve “scendere in campo” come un attore politico, ma deve piuttosto assolvere al proprio compito fondamentale di educare i fedeli all’impegno politico. Questo approccio educativo è essenziale per coltivare una cultura della partecipazione e della responsabilità tra i cattolici.
Un cammino diocesano verso la responsabilità
L’incontro di giovedì segna l’inizio di un percorso diocesano che pone l’accento sull’importanza dell’impegno politico da parte dei cattolici. Si tratta di un’iniziativa che mira a far emergere le competenze e le sensibilità necessarie per affrontare le sfide contemporanee in modo attivo e propositivo. Non si tratta solo di un ritrovato interesse per la politica, ma di un vero e proprio impegno alla promozione del bene comune avvalendosi dei principi dottrinali della Chiesa.
Il vescovo Di Donna e il suo team intendono mobilitare i cittadini e i fedeli verso una partecipazione informata e attiva, con l’obiettivo di contrastare l’insicurezza e la fragilità che caratterizzano il contesto attuale. Il richiamo alla responsabilità, sollecitato attraverso l’incontro, rappresenta una sfida per tutti i cattolici, chiamati a non restare indifferenti di fronte alle questioni del reale. Questo evento rappresenta un passo significativo per formare una coscienza politica che sia in sintonia con i valori cristiani e possa contribuire a un dibattito pubblico più significativo.