Rifiuti abbandonati nei dintorni di Manfredonia, scoperto discarica abusiva lungo la provinciale 76

Rifiuti abbandonati nei dintorni di Manfredonia, scoperto discarica abusiva lungo la provinciale 76

Nel foggiano, a Macchia Rotonda di Manfredonia, ispettori Civilis scoprono rifiuti industriali abbandonati; carabinieri forestali avviano indagini e misure per contrastare l’aumento degli scarichi illegali.
Rifiuti Abbandonati Nei Dintor Rifiuti Abbandonati Nei Dintor
Nella zona di Macchia Rotonda (Manfredonia), è stato scoperto un ingente accumulo di rifiuti abbandonati, inclusi scarti industriali, con le autorità impegnate in indagini e bonifiche per prevenire ulteriori danni ambientali. - Gaeta.it

Questa mattina, nella zona del Foggiano, è stato individuato un ingente accumulo di rifiuti abbandonati vicino alla frazione di Macchia Rotonda, nel comune di Manfredonia. Il ritrovamento è avvenuto durante un controllo dei territori da parte degli ispettori ambientali territoriali Civilis. L’area interessata si trova lungo la strada provinciale 76, un luogo abitualmente sorvegliato per prevenire episodi di inquinamento e scarichi illegali.

Rilevamento dei rifiuti e natura del materiale abbandonato

Gli ispettori ambientali hanno individuato cumuli di rifiuti che coprono ampie superfici ai margini della carreggiata. Questi depositi clandestini comprendono anche scarti di natura industriale, una componente che aumenta la gravità del problema per i rischi ambientali associati. Il comandante Giuseppe Marasco ha sottolineato che nell’area non risultavano rifiuti il giorno precedente al controllo, quindi l’abbandono è da collocarsi presumibilmente nella notte precedente il ritrovamento.

Un problema in aumento nella provincia di foggia

Il contesto rivela un aumento preoccupante di simili episodi in provincia di Foggia. La presenza di materiali industriali supera i limiti di un normale deposito abusivo, indicando forme di scarico non autorizzato di rifiuti potenzialmente pericolosi. Questo fenomeno, sempre più frequente sul territorio locale, compromette la salute del suolo e grava sulle attività di sorveglianza e pulizia ambientale.

L’intervento delle autorità e le misure in corso

A seguito della scoperta, gli ispettori ambientali hanno allertato tempestivamente i carabinieri forestali, incaricati di procedere con gli accertamenti necessari e di coordinare le azioni di sequestro e bonifica. Il comando forestale si occupa della repressione degli scarichi illegali nei territori rurali e di montagna, e la loro presenza è fondamentale per fermare il ripetersi di questi episodi.

Sanzioni e controlli più stringenti

I carabinieri forestali stanno raccogliendo elementi per individuare i responsabili e valutare le eventuali sanzioni penali e amministrative da applicare. Nel frattempo, le autorità territoriali stanno valutando strategie di controllo più stringenti per bloccare la proliferazione delle discariche abusive in provincia di Foggia. L’operato congiunto tra ispettori ambientali e forze dell’ordine mira a tutelare la qualità del territorio e contrastare gli abbandoni selvaggi, che compromettono anche la sicurezza pubblica.

Un territorio sotto pressione per scarichi illegali e rischi ambientali

Il fenomeno dell’abbandono di immondizia in aree rurali o poco frequentate rappresenta un problema crescente per molte province italiane, tra cui Foggia. La presenza di discariche abusive rende difficile mantenere sotto controllo il territorio, con ricadute negative sulla fauna locale, sulle coltivazioni e sul benessere dei cittadini.

Le aree come Macchia Rotonda, già esposte a rischi di degrado, rischiano di diventare punti critici, quando in realtà richiederebbero maggiore attenzione. I rifiuti industriali, per loro natura, possono contenere agenti contaminanti che inquinano la terra e le acque sotterranee. Il danno economico e ambientale per la provincia si moltiplica se simili episodi non vengono contrastati con fermezza.

L’allarme lanciato dal comandante Marasco riflette una crescente frustrazione delle autorità locali, impegnate a mantenere pulito un territorio che, se non tutelato, rischia di trasformarsi in una vera e propria pattumiera all’aperto. L’attenzione è alta, mentre la raccolta di prove e testimonianze è in corso.

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