La stagione estiva 2024 si chiude con un notevole ritorno verso le città italiane, segnato da un "controesodo" contrassegnato da un bollino rosso. Secondo un'analisi condotta da Coldiretti e Ixè, il bilancio delle vacanze estive evidenzia come gli italiani abbiano speso oltre 28 miliardi di euro in viaggio, pernottamenti, pasti e souvenir. Rispetto all'anno precedente, i costi sono aumentati di ben il 12%, indotto dalla ricerca di risparmi in determinate spese.
come gli italiani hanno speso le vacanze: il vitto
Risparmi e strategie alimentari
Entrando nel merito delle spese, la crisi economica ha spinto molti turisti a cercare opportunità di risparmio durante le loro vacanze, senza però rinunciare alla bellezza delle villeggiature. L'indagine ha rivelato che oltre l'11% dei vacanzieri ha optato per panini e pasti veloci, una scelta in crescita rispetto all'anno precedente. Questo trend evidenzia il desiderio di minimizzare i costi senza compromettere il piacere di mangiare fuori. Tuttavia, l'affluenza verso agriturismi e pizzerie è aumentata, il che suggerisce un rinnovato interesse per le specialità locali e per un'esperienza gastronomica autentica.
Confronto con il passato
Questa tendenza al risparmio rivela un cambio di abitudini nel settore alimentare, dove la qualità dei pasti rimane fondamentale. Con l'aumento dei costi generali, il turismo gastronomico apparentemente si sta adattando, spostandosi verso alternative più economiche ma ugualmente appetitose. Insomma, la ricerca di risparmi si sposa con un apprezzamento per l'offerta gastronomica, contribuendo a promuovere una cultura culinaria territoriale.
il numero di vacanzieri italiani: giorni trascorsi in ferie
Dati sul turismo estivo
Durante l'estate 2024, oltre 38 milioni di italiani hanno dedicato almeno un giorno di ferie, un incremento di circa mezzo milione rispetto al 2023. La tipologia di vacanza più comune è stata quella della settimana tradizionale, scelta dal 28% dei vacanzieri. A questa percentuale si aggiungono i turisti che hanno optato per periodi dallo uno ai tre mesi, mostrando una preferenza per soggiorni più prolungati, con un 25% che ha prenotato fra 8 e 14 giorni.
Diversificazione delle esperienze
Inoltre, un 14% degli italiani ha approfittato di tre settimane di vacanza, mentre solo il 7% si è concesso un mese intero. In controtendenza, un significativo 18% ha dovuto limitare la propria esperienza a soli tre giorni. Queste statistiche dimostrano non solo la continua voglia degli italiani di viaggiare, ma anche che le scelte sono influenzate dalla disponibilità economica e dalle necessità lavorative.
le mete preferite: mare e campagna in pole position
Destinazioni più gettonate
Il mare rimane la meta principale per le vacanze, seguito dalla campagna e dai parchi naturali. La cosiddetta "vacanza green" ha preso piede, indicano che i viaggiatori sono sempre più interessati a riconnettersi con la natura. Al terzo posto troviamo la montagna, seguita dalle città d’arte, tutte destinazioni quest'anno particolarmente ricercate.
Mobilità interna ed estera
Un italiano su tre ha trascorso le proprie ferie nella propria regione di residenza, rimanendo vicino a casa, mentre il 29% ha scelto destinazioni all’estero, con una preferenza pronunciata per i Paesi europei. Questi dati non solo mettono in risalto le preferenze dei turisti, ma evidenziano anche un trend verso un turismo più locale e consapevole, abbattendo le distanze tradizionali.
sistemazioni: le preferenze degli italiani
Le scelte di alloggio
Nel corso delle vacanze, alberghi e bed and breakfast hanno continuato a dominare le scelte di alloggio, seguiti da un 13% di vacanzieri che ha approfittato delle seconde case di proprietà. Anche l’ospitalità da amici e parenti è risultata popolare, coinvolgendo il 19% dei turisti, un aspetto che riflette le tradizioni italiane di accoglienza e convivialità.
Crescita dell’agriturismo
Ancora, gli agriturismi sono riusciti ad attrarre un numero crescente di visitatori, con quasi 26.000 strutture operative in tutta Italia. L'interesse verso forme di turismo più sostenibili ha portato a un aumento di attività esperienziali, adatte a sportivi e ambientalisti. Le iniziative culturali hanno del resto reso queste strutture appeal anche per coloro che cercano un’immersione autentica nella cultura italiana.