Il nuovo sistema di registrazione per i monopattini: il targhino sarà associato alla persona e non al mezzo

Il nuovo sistema di registrazione per i monopattini: il targhino sarà associato alla persona e non al mezzo

Il nuovo sistema assegna un targhino personale ai conducenti di monopattini elettrici, facilitando il tracciamento delle responsabilità e migliorando la sicurezza stradale senza targhe fisiche sui veicoli.
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Gli enti italiani introducono il "targhino" personale per i monopattini elettrici, un sistema di identificazione legato al guidatore anziché al veicolo, per migliorare la sicurezza stradale e la tracciabilità in assenza di targa e numero di telaio. - Gaeta.it

Gli enti preposti stanno cambiando il modo di controllare i monopattini elettrici sulle strade italiane. A differenza di auto e moto, questi mezzi non vengono associati a una targa fissa legata al veicolo. Da qui nasce l’idea di un sistema che assegni un “targhino” a chi usa il monopattino, non al mezzo stesso. La novità nasce dalla difficoltà di registrare questi veicoli in un archivio nazionale, poiché non hanno un numero di telaio. Vediamo in dettaglio cosa comporta questo approccio e quali vantaggi dovrebbe portare nella gestione della sicurezza stradale.

Come funziona il sistema del targhino associato alla persona

Il targhino per i monopattini sarà collegato unicamente all’identità del conducente che ne fa richiesta. Questo include un registro con le generalità di chi guida, senza però legare il codice al monopattino specifico. L’archivio nazionale dei veicoli infatti non può contenere mezzi senza numero di telaio, come sono appunto i monopattini, quindi non è possibile iscriverli come succede per auto o moto.

Tracciamento e responsabilità

Attraverso questa modalità verrà tracciato chi utilizza questi mezzi. In caso di infrazioni o incidenti, sarà più semplice risalire al responsabile, perché si collegherà l’infrazione al targhino richiesto da una persona precisa. Dunque, quel targhino diventa un sistema di identificazione personale e non stradale. Non ci saranno targhe apposte direttamente sul monopattino, ma un documento elettronico o digitale da mostrare o registrare in appositi sistemi di controllo.

Motivazioni e obiettivi dietro questa novità

I monopattini spesso coinvolgono problemi di sicurezza stradale e gestione delle responsabilità in caso di incidenti. Il targhino personale nasce come risposta a queste esigenze. Senza un codice che identifichi il veicolo, diventa difficile individuare chi ha violato regole come il limite di velocità o comportamenti pericolosi in città.

Il sistema mira anche a garantire che i risarcimenti possano essere riconosciuti al danneggiato. Se si sa chi ha guidato il monopattino nelle ore e nel luogo di un sinistro, è più facile procedere con la pratica di rimborso. Di conseguenza, il registro del targhino potrebbe servire anche come strumento per una maggiore responsabilizzazione degli utenti.

Un modello differente per la nuova mobilità

Questo modello di tracciamento di persone e non veicoli differisce dalle tradizionali norme di circolazione stradale, ma rispecchia la natura particolare dei monopattini, che sono più leggeri, spesso esonerati da iscrizioni ufficiali e non destinati a percorsi lunghi. Così si cerca una formula che tenga conto di queste caratteristiche speciali.

Implicazioni pratiche per gli utenti di monopattini

Per chi possiede o usa un monopattino, il nuovo sistema del targhino significa che sarà necessario effettuare una richiesta personale per ottenere il codice identificativo. Questo potrà avvenire tramite una procedura digitale o presso uffici designati. Una volta ottenuto, questo codice dovrà essere esibito se richiesto dalle forze dell’ordine durante controlli su strada.

Nessun monopattino sarà quindi “targato” fisicamente. Ciò comporta un cambiamento per gli utenti che saranno chiamati a rispettare nuove norme e forme di controllo. È possibile che servano anche aggiornamenti tecnologici che permettano di condividere o mostrare facilmente il targhino.

Questioni aperte su controlli e sanzioni

Al momento rimane da definire come sarà gestita la verifica degli utenti durante i controlli e quali sanzioni scatteranno in caso di mancata esibizione o uso illecito del codice. Il sistema, se pratico e ben organizzato, potrà aiutare a migliorare il senso di responsabilità e la sicurezza sulle strade urbane.

Confronti con altri mezzi e finalità del registro

Auto e moto sono iscritti a un archivio nazionale che permette di risalire al proprietario grazie a un numero di targa fisico e un telaio unico per il veicolo. Questo sistema funziona da decenni e rende efficaci i controlli e le indagini in caso di sinistri. Il monopattino invece, che non possiede queste caratteristiche, necessita di un’alternativa.

Associare il targhino a una persona risolve l’impasse dell’assenza del telaio e quindi della targa. Di conseguenza, si crea un registro unico dei guidatori, non dei mezzi. Questo può rappresentare un modello nuovo, che verosimilmente sarà replicato anche per altri mezzi simili o innovazioni sulla mobilità urbana.

Vantaggi per la sicurezza e la gestione del rischio

Sul piano pratico, il registro delle persone con targhino migliora la possibilità di intervento immediato da parte delle autorità. Si può identificare rapidamente chi non rispetta le regole, con risvolti importanti per la sicurezza e il rispetto della normativa stradale. Si evita così anche l’abbandono di monopattini non riconoscibili legati a incidenti o infrazioni.

In definitiva, l’affidamento del targhino alla persona si presenta come una risposta concreta alle difficoltà legate alla nuova mobilità elettrica leggera, con un occhio sulla gestione del rischio e la trasparenza nelle responsabilità.

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