La cerimonia di apertura dell’Anno giudiziario nelle Marche ha riportato dati interessanti sulla riduzione delle pendenze civili e penali, evidenziando un miglioramento significativo nelle tempistiche dei processi. Il presidente della Corte d’appello di Ancona, Luigi Catelli, ha illustrato i risultati durante l’evento tenuto alla Mole Vanvitelliana, a cui hanno partecipato autorità civili e militari, rimarcando il progresso raggiunto nell’ambito della giustizia nel distretto marchigiano.
Dati positivi nel settore civile
Le statistiche presentate dal presidente Catelli hanno indicato un calo del 25% nel numero delle cause pendenti alla fine dell’anno, passando da 3.442 a 2.506 casi. Questo fenomeno si inserisce in un contesto di trend positivo, dove la riduzione delle pendenze è accompagnata da un accorciamento della durata media dei procedimenti civili. Catelli ha descritto questa situazione come “estremamente soddisfacente”, in linea con gli obiettivi fissati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza .
Tuttavia, non mancano alcuni aspetti critici. Le cause ultra-biennali, sebbene in declino, si sono comunque stabilite a 840 al 30 giugno 2024, costituendo quasi il 34,2% delle pendenze finali. Questo indica la necessità di ulteriori interventi per affrontare l’arretrato patologico che affligge il sistema giudiziario. Un altro aspetto problematico è rappresentato dalle cause per equa riparazione, legate alla durata irragionevole dei processi, che hanno registrato 719 nuove iscrizioni a fronte delle 770 dell’anno precedente.
Leggi anche:
Nonostante questi dati negativi, vi è stata una riduzione dell’importo complessivo delle condanne, sceso a 3.503.462,85 euro rispetto ai 4.571.334 euro dell’anno precedente. Anche i pagamenti effettuati per tali cause hanno raggiunto un significativo ammontare, attestandosi a 3.703.224,55 euro nel periodo analizzato. Questo scenario suggerisce che, sebbene siano stati compiuti passi in avanti, la strada verso una giustizia più celere resti lunga.
Risultati incoraggianti nel settore penale
Nel settore penale, i dati esaminati segnalano una diminuzione del 16% delle nuove iscrizioni e una riduzione del 32% delle pendenze finali, con un totale di 2.441 casi pendenti. Queste cifre sono rally molto positive, grazie anche a un aumento del 5% nelle cause definite. Catelli ha definito questi risultati come “oltremodo positivi”, ritenendo soddisfacenti le tempistiche di definizione dei procedimenti.
Il tempo medio di definizione, o disposition time, si è ridotto passando da 371 giorni nel periodo precedente a 280 giorni nel primo semestre 2024. Questo miglioramento incide in maniera significativa sulla percezione dell’efficienza del sistema giudiziario penale nelle Marche. Inoltre, il numero di procedimenti penali chiusi per dichiarazione di prescrizione ha mostrato un trend favorevole, attestandosi ora al 13,6%, con 409 processi su 3.014, rispetto al precedente 20,6%. Questi dati suggeriscono che le riforme attuate stanno cominciando a dare i loro frutti, rendendo i processi più rapidi e efficaci.
Le indicazioni emerse durante la cerimonia di apertura dell’Anno giudiziario rappresentano un punto di riferimento importante per le autorità, i professionisti del diritto e i cittadini. Con un’attenzione costante al miglioramento della giustizia, si spera in un futuro in cui le tempistiche delle cause possano continuare a diminuire, contribuendo a un sistema più equo e accessibile per tutti.